martedì 28 agosto 2007

Lezioni di incivilta'


Gia' impegnato a digerire che Veltroni reputi degna di stima, fra gli altri, Letizia Moratti, il fatto che Firenze si metta a fare scuola di incivilta' proprio non mi va giu'.

Lunedi' il Comune ha emanato un'ordinanza "urgente", voluta dall'assessore alla sicurezza e alla vivibilità urbana Graziano Cioni, detto "lo sceriffo", per arginare la piaga del "mestiere girovago di lavavetri" sulle strade della citta', che evidentemente stava mettendo a "repentaglio l'incolumità personale propria e altrui". Fino al 27 Ottobre chiunque venga colto sul fatto ai semafori finisce davanti al giudice e rischia, oltre al sequestro degli attrezzi e alla schedatura con tanto di foto segnaletica, una pena che può arrivare fino a tre mesi d'arresto o una multa da 206 euro.

L'ordinanza stessa rasenta il ridicolo. D'accordo che i lavavetri possano talvolta risultare molesti e causa di nervosismo e battibecchi, ma stando a Cioni intralcerebbero gravemente anche la circolazione veicolare e pedonale (!?) e creerebbero "nocumento (!?) all'igiene delle strade" (probabilmente se gocce di acqua saponata cadono a terra si evidenzia il fitto strato di sudiciume che affligge le vie cittadine). Giustamente molti fanno poi notare che l'amministrazione comunale ha utilizzato l'espediente di considerare il lavavetri un "mestiere girovago" e cavilli legali per creare un nuovo tipo di "reato comunale", scavalcando le normative nazionali.
Cioni spiega che negli ultimi tempi i lavavetri (tutti?) "ti mettono direttamente la spugna sul parabrezza e a volte nascono discussioni e alterchi, che nel caso di donne sole in auto possono diventare pericolosi e vere e proprie molestie". Ma allora perche' non perseguire le molestie e i soprusi anziche' cercare preventivamente di rimuovere il problema con metodi populisti, spicci e per questo del tutto inefficaci a lungo termine? Sono gia' 15 le denunce, e i vigili urbani riferiscono che ormai in citta' i lavavetri sono introvabili: oltretutto, cosa faranno da domani per guadagnarsi il pane? Siamo certi che sara' qualcosa di meno "molesto" per i cittadini?
Da segnalare la provocatoria battuta del leghista Roberto Calderoli, che vorrebbe assegnare una tessera di socio sostenitore della Lega al responsabile diessino della Sicurezza del Comune: "La tessera a Cioni non gliela leva nessuno". Giustamente.

La cosa pero' che piu' mi preoccupa (oltre al fatto che quando tornero' a Firenze dovro' cercare Cioni per farmi lavare il vetro, sempre laido, della Panda) e' che gia' la scuola di non-pensiero fa seguaci: Milano, Bari, Torino e Verona sono pronti a copiare l'ordinanza, e i sondaggi sui maggiori quotidiani danno il gradimento della normativa a piu' dell'85%. Come sempre, le soluzioni apparentemente facili sono certe, a conti fatti, di avere seguaci ma mai ragione.

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