lunedì 3 settembre 2007

Di tutto di piu' e la polizia mondiale


Oggi ho comprato la Repubblica, quella vera di carta, per modici 1.85 euro. Come si dice, l'hai voluta la Germania...
Lettura comunque interessante: Veltroni che dice che bisogna abbassare subito le tasse facendo venire il concreto sospetto che stia solo facendo campagna elettorale, Domenici spiega che arrestare i lavavetri e' leninista, Rutelli ricorda che non bisogna criticare la Chiesa perche' e' un fatto di popolo, la sinistra e' pronta a scendere in piazza contro se stessa cercando di emulare la Moratti a Milano, la Corea rinuncia al suo programma nucleare in cambio di non sa sa che, l'Iran invece non molla mentre Bush piange sulle spalle di Dio.
Fra una lacrima e l'altra il Pentagono, secondo il Times, avrebbe pero' gia' pronto un piano lampo per annullare le capacita' militari dell'Iran in 3 giorni. Ammesso e non concessa l'attendibilita' della notizia, i brividi scorrono copiosi lungo la schiena. Non e' bastato come sono stati ridotti i gia' martirizzati Afghanistan e Iraq. Non e' bastato aver cercato di ingannare il mondo per giustificare una guerra con ben altri fini. Si cercano gia' da tempo pretesti per scagliarsi contro l'Iran, per un completo controllo dell'area, diretto o indiretto, da parte degli USA. E il presidente Ahmadinejad ci mette certo del suo nel fornire pretesti.
Fatto e' che oggi sono gli Stati Uniti e i loro amici a decidere chi puo' e chi non puo' avere un arma nucleare, in base alla definizione di "stato canaglia". Mi resta un dubbio se la sicurezza mondiale sia in buone mani gestita da un paese che, lungi dall'essere definito canaglia, ha pero' rovesciato governi democraticamente eletti, addestrato terroristi e squadroni della morte, imposto sanguinari dittatori responsabili di genocidi; che da 40 anni cerca di rovesciare Cuba appoggiando anche attivita' terroristiche, pratica la tortura, la detenzione di migliaia di prigionieri di guerra senza processo e senza diritti in condizioni disumane; che ha sospeso elementari diritti civili in nome della lotta al terrorismo (che pure appoggia quando conviene), che si oppone alla Corte Internazionale per i crimini contro l'umanita', etc etc etc. Facesse meta' di queste cose l'Uzbekistan, avrebbe probabilmente gia' i Marines in casa.

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