domenica 2 dicembre 2007

Fiorentina, Venezuela e Dalai Lama


Un bel primo tempo di calcio vibrante tra Fiorentina e Inter. Peccato che il doppio vantaggio tagli poi gambe e morale agli uomini di Prandelli, al rientro dopo il grave lutto a cui ha ancora una volta partecipato l'intero stadio. A nuova dimostrazione del rapporto speciale creatosi tra la citta' e il tecnico. L'Inter e' comunque apparsa di un altro livello, nonostante la bella gara per larghi sprazzi della compagine gigliata. Bello poi il gesto a fine gara, con i complimenti agli avversari su un tappeto viola. Ennesima testimonianza della sportivita' che sta contraddistinguendo sempre di piu' la Fiorentina, e che stava anche per essere sanzionata tanto stona nel calcio di oggi. Siamo forse troppo avanti, considerando anche che il settore ospiti, privo degli interisti bloccati dal Viminale, era pieno di scolaresche invitate gratis dalla societa' viola. Prove tecniche di un calcio diverso.
Arrivano poi i risultati del referendum sulla modifica della costituzione in Bolivia, passato dai media in Italia come il tentativo di Chavez di rinforzare la sua "dittatura", ma piuttosto un tentativo di svolta di stampo socialista del suo Bolivarismo. Sconfitto di misura, stavolta pero' pare che il presidente Venezuelano abbia fatto il passo piu' lungo della gamba. Tuttavia la calma placida con cui e' stata accettata la sconfitta dimostra ancora una volta che la sua presidenza di tutto si tratta tranne che un'aspra dittatura. Due commenti interessanti al riguardo, di Tito Pulsinelli e di Gennaro Carotenuto.
Si vota anche in Russia, una sorta di elezione bulgara per il premier Putin in cui il campione di scacchi Kasparov si e' improvvisato leader dell'opposizione. Le violazioni e i brogli avrebbero superato i "limiti accettabili". Personalmente il tutto mi preoccupa moltissimo, per il popolo russo e per l'equilibrio internazionale.
Per finire, tiene poi banco il dibattito sulla visita in Italia del Dalai Lama, che a parole tutti vogliono, ma nessuno poi vuol vedere. Un ospite scomodo per chi vuol restare in buoni rapporti con il gigante Cinese, che se ha acquisito un potere contrattuale enorme per il suo boom economico non brilla certo per rispetto dei diritti e della dignita' della persona umana. Al riguardo, sottoscrivo in pieno il bel post di Francesco Costa per Pennarossa. Con tutti i distinguo per il Dalai Lama, stiamo perdendo per vigliaccheria l'ennesima occasione di mettere avanti il dialogo e la diplomazia alla logica delle armi e della violenza del piu' forte.

1 commento:

beffatotale ha detto...

Momento di vanagloria personale: su http://refatti.blogspot.com/2007/11/libri-e-blog-30-11-07.html
"...Beffa Totale, che ne vale al pena...."