Doppio porcellum
Tra meno di dieci mesi avremo l'opportunita' di votare per il nuovo parlamento europeo. Si tratterà di scegliere chi ci rappresenterà nella sede sovranazionale che ormai concorre a decidere molto della nostra politica economica, dei nostri diritti sociali, delle politiche ambientali e di sicurezza. “Scegliere” potrebbe pero' rivelarsi non piu' il verbo appropriato. Se verrà infatti davvero approvata la nuova legge elettorale per le europee voluta dal centrodestra non saranno i cittadini a decidere gli eletti, visto che si punta a riproporre anche per l'Europa le liste bloccate. Impedire la scelta dei propri candidati, oltre che evidentemente l'ennesima limitazione della democrazia, sarebbe davvero il colpo finale alla politica europea in Italia, gia' duramente utilizzata come capro espiatorio di tutto, dai prezzi all'immigrazione, dal nostro irresponsabile governo destrorso. Se la politica è distante dalle persone, allora quella dell'Europa lo e' gia' molto di piu', e una cosa del genere sarebbe fatale. Senza contare che i cittadini non potranno neppure farsi rappresentare da forze politiche che non superino uno sbarramento del 5 per cento. Peccato che pero' in questo caso i gruppi parlamentari non si formino su base nazionale, ma extranazionale, e non ha proprio senso premiare una coalizione e garantire la semplicita' del panorama politico su base nazionale. Se si vuole semplicemente assicurare ai partiti piu' grandi il maggior numero di poltrone possibili gestite direttamente, per innescare la solita oscena compravendita, lottizazione e imposizione dall'alto di personaggi quanto mai sconvenienti, lo vadano a fare da un'altra parte. Fateci scegliere. Fermiamo il Porcellum bis su scala Europea. Se il PD c'e' ancora, tra una lotta intestina e l'altra, batta un colpo piu' sonoro di cosi'.
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