martedì 31 luglio 2012

L'eutanasia della Ricerca

Tra tagli, controtagli, valutazioni non valutate, precariato e innegabili successi scientifici, oggi in commissione Bilancio i senatori Adriana Poli-Bortone (Io Sud, professore universitario (!!??!!) e vicesindaco di Lecce) e Salvo Fleres (Io Sud, Giornalista) hanno proposto la soluzione finale per la Ricerca in Italia: la soppressione di tutti gli Enti Pubblici di Ricerca, e l'inquadramento dei dipendenti nei ministeri, immagino a fare fotocopie. Geniale.  L'emendamento (riportato sotto) e' stato inspiegabilmente bocciato...

G/3396/9/5
FLERES, POLI BORTONE
RESPINTO
Il Senato,
            in sede d'esame del disegno di legge di conversione del decreto-Iegge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini,
        impegna il Governo:
            a valutare la possibilità che:
                tutti gli istituti di ricerca, interamente finanziati con risorse pubbliche, esclusi quelli in materia sanitaria e ambientale, siano soppressi;
                le funzioni svolte dagli istituti di ricerca siano trasferite, rispettivamente con uno o più decreti di natura non regolamentare del Ministro dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione o mediante un decreto regionale;
                con gli stessi decreti vengano stabilite le date di effettivo esercizio delle funzioni trasferite e individuate le risorse umane, strumentali e fmanziarie riallocate;
                i dipendenti a tempo determinato vengano inquadrati, nei ruoli del Ministero o della regione sulla base di apposita tabella di corrispondenza approvata con uno dei decreti di cui al presente comma;
                le amministrazioni provvedono conseguentemente a rideterminare le proprie dotazioni organiche;
                i dipendenti trasferiti mantengano il trattamento economico fondamentale e accessorio, limitatamente alle voci fisse e continuative, corrisposto al momento dell'inquadramento. Nel caso in cui tale trattamento risulti più elevato rispetto a quello previsto per il personale del Ministero o della regione, è attribuito per la differenza un'assegno ad personam riassorbibile, con i successivi miglioramenti economici a qualsiasi titolo conseguiti;
                per i restanti rapporti di lavoro le amministrazioni di destinazione subentrino nella titolarità dei rispettivi rapporti.

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