martedì 17 marzo 2015
giovedì 12 marzo 2015
AGESCI e Marina Militare
Di seguito il testo della lettera inviata ai Presidenti di AGESCI in seguito alla firma di un Accordo di Collaborazione con la Marina Militare. La lettera puo' essere sottoscritta qua.
Cari Presidenti, e per conoscenza al Capo Scout e alla Capo Guida,
abbiamo appreso con sorpresa dal sito e dagli organi della Marina Militare e del Ministero della Difesa di un Accordo di Collaborazione firmato dalla Marina Militare e da Voi a nome di AGESCI.
I contenuti dell'Acccordo sono incentrati sulla promozione dell’ambiente acqua, uscite in mare, “manifestazioni a carattere sportivo”, corsi e lezioni di tecniche. Tali attività dovrebbero essere finalizzate a “trasmettere un modello esistenziale basato sui principi dell’etica, della solidarietà, dell’amore per lo sport e per il mare”, e a “sviluppare legami di colleganza ideale fra il personale in servizio della Marina Militare e gli appartenenti all’AGESCI”.
Non ci sfuggono certo le potenzialità di un simile accordo, in particolare l’opportunità di accedere alle strutture e alle competenze della Marina Militare per le attività in ambiente acqua dei nostri ragazzi.
Riteniamo tuttavia controversa dal punto di vista educativo la scelta di firmare un Accordo di Collaborzione con una Forza Armata, impegnata in azioni di guerra anche offensiva, soprattutto se uno degli obiettivi dell'Accordo e’ la formazione e l’educazione dei giovani.
Ricordiamo infatti che il nostro Patto Associativo sottolinea che “Capi e ragazzi dell'AGESCI, nel legame coi loro fratelli nel mondo, vivono la dimensione della fraternità internazionale, che supera le differenze di razza, nazionalità e religione, imparando ad essere cittadini del mondo e operatori di pace”, e che con l’adesione al Patto Associativo “ci impegniamo a formare cittadini del mondo ed operatori di pace, in spirito di evangelica nonviolenza”. Alla luce di queste parole, i Capi dell’Associazione sono stati da sempre protagonisti di iniziative di obiezione di coscienza e di promozione di corpi di pace nonviolenti.
Ci pare quindi che “la colleganza ideale” di cui si parla nell'Accordo appaia molto lontana, e che risulti poco chiara quale sia l’etica di riferimento sulla quale AGESCI e Marina Militare vogliono collaborare a “trasmettere un modello esistenziale alle giovani generazioni”. I modelli di riferimento appaiono infatti in forte contrasto. Già B.P. scriveva nel 1925 ("Taccuino") a proposito della differenza tra educazione Scout e militare: "l'addestramento e la disciplina militare sono esattamente l'opposto di quello che insegniamo nel Movimento scout. Essi tendono a produrre macchine invece di individui, a sostituire una vernice di obbedienza alla forza del carattere".
Alla luce di queste riflessioni, si evidenzia come sia fortemente discutibile il metodo che ha portato alla firma dell’Associazione a un Accordo di Collaborazione che chiaramente pone allo stesso tempo da un lato opportunità per le nostre attività, dall’altro problemi e contraddizioni educative. Ci risulta infatti che il percorso che ha portato a questa firma non sia stato condiviso in alcun modo con le strutture democratiche dell’Associazione: l’intenzione di potenziare le collaborazioni per lo sviluppo dell’ambiente mare non e’ infatti presente nel Progetto Nazionale, e un eventuale Accordo di Collaborazione con un Corpo Armato non e’ mai stato preventivamente discusso ne’ in Consiglio Generale, ne’ agli altri livelli dell’Associazione. Lo Statuto dell’Associazione sottolinea che il livello nazionale debba “definire l’indirizzo politico dell’Associazione, sviluppando i contenuti del Patto associativo e rappresentando il sentire comune degli associati”: ci pare che in questo caso non sia scontata la coerenza con il Patto Associativo, mentre certamente non si rappresenta il sentire comune degli Associati.
Esprimiamo quindi la nostra viva preoccupazione per le modalità con cui siamo giunti a questa decisione, molto divisiva per i Capi e i Ragazzi dell’Associazione, e invitiamo i Presidenti a un chiarimento sia sul percorso che ha portato alla firma, sia sui contenuti del Protocollo di Intesa e sul “modello esistenziale” che si vuole trasmettere con l’aiuto di una Forza Armata, auspicando in merito un ampio confronto Associativo.
Grazie mille per la Vostra risposta,
I Firmatari
Pubblicato da beffatotale alle 10:54 0 commenti
Categorie: agesci, democrazia, marina militare, nonviolenza, pace, scout
giovedì 11 settembre 2014
Por otros medios
Fui amigo del comandante Ernesto Che Guevara. Me regaló el segundo ejemplar de su libro Guerra de Guerrillas; el primero se lo dio a Fidel. Yo estaba en Cuba cuando salió, y en la dedicatoria que me puso dice lo siguiente: A Salvador Allende, que por otros medios trata de obtener lo mismo
Salvador Allende, Discurso en Universidad de Guadalajara, (1972)
lunedì 21 ottobre 2013
Goduria Viola
Ho visto le facce tese dei tifosi prima dell'inizio, perche' questa non e' una partita normale. Anzi, non e' una partita, punto. Ho visto i palloncini, le bandierine, la coreografia col giglio. Ho visto cantare l'inno di Narciso a 40000 voci. Ho visto la Fiorentina dominare per meta' del primo tempo ma non riuscire a trovare un solo varco nel muro bianconero. Ho visto Cuadrado non saltare mai difensori come birilli e creare superiorita' come suo solito. Ho visto una Juve rocciosa pronta a ripartire, e una Fiorentina perdere fiducia di sfondare minuto dopo minuto. Ho visto due ingenuita' una dopo l'altra portare i gobbi sul due a zero, e ho visto il Franchi afflosciarsi come un palloncino bucato. Ho visto due giocatori a strisce fare la brutta copia del Bati mitragliante che stese la Juve a Firenze l'ultima volta 15 anni fa, sperando di irridere Firenze. Ho visto scene di disperazione nell'intervallo, con tifosi che minacciano di tornarsene a casa per non rivivere il 0-5 di due anni fa. Ho visto SapoNeto volare a salvare il risultato tre volte di seguito nel momento migliore della Juve, con la Fiorentina per terra. Ho visto un lampo di Mati procurasi un rigore e la freddezza di Pepito depositarlo dietro Buffon.
Ho visto Rossi fiondarsi a riprendere la palla in fondo al sacco e incitare la curva prima e lo stadio poi trasformando il Franchi di nuovo in una bolgia viola. Ho visto pochi minuti dopo lo stesso Rossi infilare Buffon con un tiro incredibile. Ho visto esultare come matti tutti quelli intorno a me per un pareggio insperato. Ho visto gente che ancora non si era ripresa finire 3 o 4 file sotto al gol del neo entrato Jaquin che ribaltava incredibilmente il risultato, con gli occhi gonfi di lacrime. Ho visto i gobbi arrivati al Franchi zittirsi inebetiti per le sberle, ho visto l'ennesimo contropiede affondare una Juve sbandata in avanti e regalare la tripletta a Rossi e l'orgasmo a Firenze. Ho visto uno di fronte a me accasciarsi il lacrime levando al cielo una fototessera. Ho visto tifosi increduli, con gli occhi pieni di Rossi e la testa piena di goia, che una roba cosi' non osavano nememno sognarla. Ho visto una citta' impazzita tra bandiere e caroselli, ho visto giornalisti commentare che abbiamo risparmiato solo il gatto (quello sulla testa di Conte). Ho visto un nuovo trending hastag su twitter, #algobbononfarsaperequantebbonoilcalcioconle4pere.
Ho visto la gente salutarsi con quattro dita stamani. Ho visto tutto, e mai come oggi, sotto un temporale battente, e' bello essere Viola!
Il miglior video di ieri e' qui: https://www.facebook.com/photo.php?v=604195886310928
Pubblicato da beffatotale alle 11:01 1 commenti
Categorie: calcio, delirio, fiorentina, godo, juvemerda
venerdì 26 luglio 2013
Spero che ci sia chiasso
Papa Francesco ai giovani Argentini nel corso della Giornata Mondiale della Gioventu' a Rio de Janeiro
http://www.vatican.va/holy_father/francesco/speeches/2013/july/documents/papa-francesco_20130725_gmg-argentini-rio_it.html
giovedì 25 luglio 2013
Tutto passa
Pubblicato da beffatotale alle 14:48 0 commenti
Categorie: calcio, fiorentina, ilicic, jovetic
giovedì 9 maggio 2013
Una missione da compiere
"Quando Cristo mi giudicherà, io so di certo che Egli mi farà questa domanda: Come hai moltiplicato, a favore dei tuoi fratelli, i talenti privati e pubblici che ti ho affidato? Cosa hai fatto per sradicare dalla società la miseria dei tuoi fratelli e, quindi, la disoccupazione che ne è la causa fondamentale?Nè potrò addurre, a scusa della mia inazione o della mia inefficace azione, le ragioni "scientifiche" del sistema economico. Abbiamo una missione trasformante da compiere: dobbiamo mutare - quanto è possibile - le strutture di questo mondo per renderle al massimo adeguate alla vocazione di Dio. Siamo dei laici: padri di famiglia, insegnanti, operai, impiegati, industriali, artisti, commercianti, militari, uomini politici, agricoltori e così via; il nostro stato di vita ci fa non solo spettatori, ma necessariamente attori dei più vasti drammi umani. Si resta davvero stupiti quando, per la prima volta, si rivela alla nostra anima l'immenso campo di lavoro che Dio ci mette davanti... Il nostro piano di santificazione è sconvolto: noi credevamo che bastassero le mura silenziose dell'orazione! Credevamo che chiusi nella fortezza interiore della preghiera, noi potevamo sottrarci ai problemi sconvolgitori del mondo; e invece nossignore... L' "elemosina" non è tutto: è appena l'introduzione al nostro dovere di uomini e di cristiani; le opere anche organizzate della carità non sono ancora tutto; il pieno adempimento del nostro dovere avviene solo quando noi avremo collaborato, direttamente o indirettamente, a dare alla società una struttura giuridica, economica e politica adeguata al comandamento principale della carità.Abbiamo veramente compreso che la perfezione individuale non disimpegna da quella collettiva? Che la vocazione cristiana è un carico che comanda di spendersi, senza risparmio, per gli altri? Problemi umani, problemi cristiani; niente esonero per nessuno"
Pubblicato da beffatotale alle 09:39 0 commenti
Categorie: citazioni, giorgio la pira, politica