L'aria salata e il PD dall'estero
Oggi giornata intensa. Nel primo pomeriggio incontro organizzato dalla sezione DS di Monaco "Alex Langer" con l'Onorevole Claudio Micheloni, senatore eletto nella circoscrizione Europa. Gran parte dell'incontro e' giustamente dedicato ai problemi degli italiani residenti a Monaco definitivamente, e dei figli degli immigrati. Comunque molto interessante vedere il punto di vista di chi condivide con me le stesse difficolta' di integrazione e di identita', seppure estremizzate da un ottica di permanenza che non ho. E scopro poi con sorpresa che gli stessi italiani all'estero, e chi da loro e' stato eletto, sono scettici sull'utilita' e sull'opportunita' del voto dall'estero. Visto come un'ostacolo all'integrazione nel paese di adozione e nella sua vita politica, ha pero' delle potenzialita' e delle necessita' a cui rispondere da non perdere, casomai da riformare.
Per il resto, uno schietto punto di vista dall'interno del Senato per confermare quello che mi e' sempre sembrato: il problema sono si' i numeri risicati che esasperano i litigi, la ricerca di riflettori e di poltrone, i ricatti. Ma soprattutto che non si discute piu' dei problemi del paese, ma si pensa solo a difendere le alleanze e il proprio orto di partito. Non si discute di scuola, ma della Moratti o di Fioroni, per citare un esempio fatto oggi. Se manca il senso delle istituzioni e del loro compito nel Senato della Repubblica, siamo proprio all'ultima spiaggia. Che Micheloni vede nel Partito Democratico, per salvare non solo al sinistra, ma tutta la politica italiana.
Dopo un rapido giro all'Oktoberfest, come sempre caotica, mi vado a godere un film italiano nell'ambito di una rassegna organizzata dal museo del cinema di Monaco. Sara' che forse e' uscito nel 2007 quando ormai ero tedesco, ma questo film proprio me l'ero perso in Italia nei weekend Fiorentini. Eppure e' molto bello. Esordio del regista Alessandro Angelini, racconta senza ipocrisia e retorica una storia di padre e figlio, di colpa e di sforzo di capire, di abbandono e di ritrovamento. Mi colpiscono alcune inquadrature quasi rubate all'intimita' del padre e del figlio, che inaspettatamente si ritrovano prima di essere pronti a farlo. In un finale che appare senza scampo, c'e' spazio per il riconoscersi e il riuscire a guardarsi indietro. Lo consiglio. Sulla rotta, anche se non ancora agli stessi livelli, dello splendido "Ladro di bambini" di Amelio che ho visto qualche settimana fa.
4 commenti:
singolare che una sezione ds sia intitolata ad un leader verde. un op' come se a parigi ci fosse stata la sezione ds "degasperi".
Singolare, ma bello. Per una volta si guarda a quello che unisce invece di cio' che divide. E poi trovo molto significativo che una sezione di un partito italiano si chiami Langer in Germania.
ho scritto qualche settimana fa un post su langer, e mi era capitato di notare di come langer sia più apprezzato fuori dall'altoadige che "a casa".
L'avevo letto.. nemo profeta in patria!
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