Oggi Firenze si e' scoperta incredula di fronte alla
tragedia consumatesi ieri a piazza Dalmazia e a San Lorenzo. "Non non siamo cosi'", "e' stato il gesto di un folle" i commenti piu' frequenti e forse troppo tranquillizzante. Senz'altro solo un folle poteva fare quello che ieri e' stato fatto, ma un folle che ha trovato terreno fertile nelle realta' che anche nella nostra citta' propagandano odio e violenza, nonche' nel clima
sociale, politico e mediatico che continua a mettere in competizione la sicurezza con i diritti, l'appartenenza con l'accoglienza. L'emergenza nazionale che questo blog da anni denuncia continua a crescere e ha fatto, speriamo solo per un giorno, di Firenze la propria capitale. Di seguito la lettera alla comunita' Senegalese, a cui Beffatotale virtualmente si stringe, dallo Scoutismo fiorentino. L'appuntamento e' per tutti alla manifestazione di Sabato 17.
Alla Comunita' Senegalese di Firenze
Al presidente dell'Associazione Senegalese Pape Diaw
Gli scout fiorentini in questo giorno di lutto vogliono essere vicini al dolore e allo sgomento di tutta la comunita' sengalese, in particolare degli amici e dei familiari di Samb Modou e di Diop Mor, e a Moustapha Dieng, Sougou Mor e Mbenghe Cheike, ancora ricoverati in ospedale per le gravissime conseguenze delle ferite ricevute.
I tragici fatti di ieri devono interrogare tutta la nostra citta', soprattutto chi come la nostra associazione si occupa di educazione, per ricordarci che l'odio e l'intolleranza ancora avvelenano cosi' profondamente la nostra comunita', sostenuti dal persistente clima sociale, politico e mediatico che continua a mettere in competizione la sicurezza con i diritti, l'appartenenza con l'accoglienza.
Come recita il nostro Patto Associativo, "ci impegniamo a rifiutare decisamente, nel rispetto delle radici storiche e delle scelte democratiche e antifasciste espresse nella Costituzione del nostro Paese, tutte le forme di violenza, palesi ed occulte, che hanno lo scopo di uccidere la libertà e di instaurare l'autoritarismo e il totalitarismo a tutti i livelli, di imporre il diritto del forte sul debole, di dare spazio alle discriminazioni razziali".
Ci impegnamo inoltre a portare avanti con convinzione ancora maggiore la nostra azione educativa per una proposta che "superi le differenze di razza, nazionalità e religione, imparando ad essere cittadini del mondo e operatori di pace, in spirito di evangelica nonviolenza, affinché il dialogo ed il confronto con ciò che è diverso da noi diventi forza promotrice di fratellanza universale", mai motivo di odio e di violenza.
AGESCI - Comitati di Zona Firenze Ovest e Firenze Est
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