Bacchette e Raiset
Mentre il Presidente del Consiglio fa le nomine della televisione di stato a casa sua, praticamente spostando un po' di suoi dipendenti e leccaculi vari da Mediaset a Raiset, ricomincia a soffiare nell'azienda di Viale Mazzini un vento Bulgaro. Un vento sospinto da chi ormai neppure si vergogna di minacciare pubblicamente i giornalisti come il suo amico Putin.
E le conseguenze sono tanto drammatiche quanto grottesche. Se il capo d'Italia dice ai terremotati "non ho la bacchetta magica", nessuno si scandalizza per la battuta. Se un mago col senso dello stato gliela fornisce, le lingue felpate delle vallette si srotolano come tappeti dopo una fase breve ma intensa di panico autentico. La misura e' colma: se tolgono Silvan dalla TV abbiamo un esercito di fans pronti a marciare sulla Rai per far sparire i leccaculo al grido di "Sim Sala Bim"
1 commento:
Io invece non ho la bacchetta magica, ma guardo nella mia boccia di cristallo e vedo...vedo...vedo...
vedo uno scatafascio di voti per la PDL alle europee...vedo le trasmissioni che generano ansia cancellate dai palinsesti rai...vedo l'ulteriore spaccatura del fronte sindacale...vedo gli italiani indifferenti a tutto cio' se non contenti...
spero di avere problemi di cataratta.
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