Caste, Parlamento e specchietti
Non soddisfatto nonostante un parlamento totalmente asservito, Berlusconi lo ha definito “inutile” ("quando ho fatto il paradosso del capogruppo che vota per tutti era per dire che gli altri sono veramente lì non per partecipare ma per fare numero") e si è pronunciato in favore di una drastica riduzione a 100 membri, mentre i poteri del premier verrebbero accresciuti. nonostante il potere legislativo in mano alla sua maggioranza nell'inutile parlamento, ha poi incoraggiato “un'iniziativa popolare” per raccogliere 500 mila firme per questa proposta. Peccato pero' che questo stesso tema sia anche affrontato in un disegno di legge gia' presentato a Novembe dall’onorevole Zanda del PD, per il quale oggi il capogruppo al Senato del Pd Angela Finocchiaro ha chiesto la calendarizzazione: «Per il Pd la questione è politica. Noi chiediamo la calendarizzazione del ddl sul taglio del numero dei parlamentari nella settimana tra il 9 e l’11 giugno. Fino a quando il ddl non sarà calendarizzato noi non voteremo più alcun calendario deciso dalla Conferenza dei capigruppo». Il Senato, nonostante i proclami di Berlusconi, ha bocciato la proposta per alzata di mano. Spiega la Finocchiaro: «Tutti a parole sono d’accordo sulla necessità di procedere rapidamente all’esame della riforma per la riduzione del numero dei parlamentari, ma alla prova dei fatti votano no. Si dimostra che come sempre raccontano balle agli italiani, ma questa volta a Harry Potter, cioè a Berlusconi, abbiamo scoperto il trucco. Il PD non voterà più il calendario d’aula finché non sarà calendarizzata la discussione del ddl Zanda. C’è un limite a fare gli imbonitori, ma gli italiani devono aprire gli occhi e capirlo. Provo infine umana vicinanza a Gasparri che si trova a difendere l’indifendibile…».
evidentemente anche la riuzione della "Casta" non e' altro che uno dei soliti specchietti per le allodole, con l'obiettivo non di semplificare la legiferazione e abbassare i costi della politica, ma di sviare l'attenzione dal caso Mills e dal Noemigate. Il tutto visto che la manovra del Giornale di porre 10 domande anche a Franceschi si e' rivelata un autogol niente male, visto che questo ha subito risposto...
1 commento:
Belle parole.
Peccato che le abbia pronunciate la Finocchiaro: la Casta Diva.
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