E' ormai nota
la storia del ministro tedesco dal nobile nome e cognome (respirare a fondo) Karl-Theodor Maria Nikolaus Johann Jacob Philipp Franz Joseph Sylvester Freiherr von und zu Guttenberg (pant pant), costretto alle dimissioni perche' dopo aver fatto saltare troppe teste nel suo ministero della difesa, e' stato travolto da uno scandalo: ha copiato
pezzi consistenti della sua tesi di Dottorato, spacciandoli per originali.
Per l'italiano medio abituato a puttanoni, corruzioni, telefonate in questura, avvocati Mills, turbative d'asta, societa' offshore, logiurosuimieifiglinonaveteunostracciodiprove" e "togherossegiudicicomunisti" pare davvero cosa di poco conto. In fondo
Brunetta scopiazzo' uno dei suoi pochi studi scientifici di cui va tanto fiero e non ha mai pagato alcun pegno. Invece in Germania e' scoppiato un vespaio. Il perche'
lo spiega Pilger, il nostro uomo a L'Avan... ehm in Baviera:
E' molto molto difficile spiegare agli italiani il perche' di cosi' tanto casino per una cosi' minuscola stronzata. Il fatto e' che qui il titolo non e' una cosa minuscola, proprio per niente.
Se in italia per diventare dottori e' sufficiente farsi tre anni di universita' o affidare la propria macchina ad un posteggiatore, in germania il titolo di Dottore sta a significare che sei sopravvissuto ad una vera e propria macchina stritolauomini. Devo farci ancora il post sul sistema scolastico, ma per il momento spero mi si creda sulla parola: arrivare alla laurea o al dottorato in baviera significa superare le forche caudine e raramente se ne esce con tutte le rotelle a posto. Il titolo quindi diventa l'equivalente di una medaglia al valore o di una ferita di guerra. Diventa il messaggio con cui si dice al mondo e ai non dottorati: "io ce l'ho fatta, voi no". So che e' difficile da comprendere per i volemosebbene italiani e io stesso nonostante l'osmosi germanica faccio fatica a digerire la questione. Sta di fatto che quando la personcina ammodo cercava casa, dopo frustranti telefonate, la situazione si e' bloccata dopo che un "Professore" (qui siamo oltre al Dottore) e' interceduto. dando alla trasnazione un aura di sacrale affidabilita'. Il nuovo paron di casa poi ha insistito perche' sul citofono, a sinistra del nome fosse posto l'agognato "Dr." perche' cosi' "avrebbe avuto molti meno problemi". Mai capito cosa volesse dire.
Pero' e' cosi', quando la personcina ammodo viene a contatto con la gente vera e alla presenza del titolo e' tutto una pioggia di salamelecchi, Frau Doktor qui, Frau Doktor la', prego Frau Doktor, di qua Frau Doktor. Imbarazzante per gli italiani, normalissimo per i tedeschi. Il titolo qui e' cosi' serio che "Doktor" diventa sinonimo di serieta', affidabilita', efficienza e persino qualita'.Per anni mi sono tenuto lontano dai prodotti che in italia hanno il marchio Cameo perche' qui si chiamano "Dr. Oetker", roba che, oltre al nome impossibile da pronunciare per un novizio, suona come una medicina.
Sempre il
buon Pilger nota poi con amarezza in un bel post successivo che alla fin fine tutta questa storia e' poi una conseguenza dell'elitarismo tedesco che cerca di autoconservarsi, mentre ormai da noi sarebbe impensabile dato che l'elite e' stata sconfitta dall'uomo comune che si e' fatto tutto da solo e dalle sue televisioni massimizzanti.
Sottolineo per inciso che in Germania, come nel resto del mondo evoluto, e' Dr. solo chi consegue un Dottorato di Ricerca, non chi consuegue soltanto la laurea. E che tra un Dottorato e una Laurea Specialistica, in Germania come (sorpresa!) in Italia ci sono almeno altri tre anni di studio, ricerca, lacrime e sangue (giusto per tirarmela un pochetto). Peccato che poi da questa parte delle Alpi non si sappia neppure cosa sia un Dottorato, tanto e' inutile conseguirlo: le aziende ti guardano storto e ti scartano subito manco avessi la peste invece di un PhD, in nessun modulo che ho mai compilato nella casella titolo di studio c'e' qualcosa oltre la laurea, nei sondaggi telefonici sento silenzi smarriti delle gentili operatrici che si informano sul mio livello di istruzione... ormai diventi dottore dopo tre anni di Universita' e una tesina da completarsi in un mesetto o due, il resto e' fuffa per sfigati o per chi non ha di meglio da fare (e forse e' vero!). L'unica cosa in cui mi si riconosce il titolo di PhD e' la tessera Miles and More della Lufthansa, e infatti gli operatori del call center o del check in tedesco si prodigano sempre in un sacco di salamelecchi Herr Doktor di qua Herr Doktor di la'.
E' in questo contesto che arriva nel Belpaese lo scandalo "zu Googleberg": da giorni i giornali, le TV e i radiogiornali continuano a confondere senza ritegno la laurea e il dottorato. I TG sparano il titolone "Ministro tedesco copia tesi di Laurea", giornali sfottono i tedeschi senza sapere di che parlino, le radio parlano di laurea truccata. Ultimo della lista il fustigatore dei costumi italici comparati con il resto del mondo
Beppe Severgnini, che sul Corriere fa dell'ironia su quello che sarebbe successo in Italia a un Ministro che avesse copiato la sua tesi di Laurea. Ok, magari ritiene inconcepibile che un ministro italiano possa conseguire un Dottorato seppur barando, poi leggi e capisci che per lui laurea e dottorato sono sinonimi, che infatti usa indifferentemente:
Il ministro Carlo T. Gutti - nome di fantasia - viene accusato d’aver copiato la tesi di laurea [...] “Gutti? Ma sarebbe stato bocciato anche al Cepu! Un dottorato? Impossibile" Il titolo di studio è però visibile dietro la scrivania ministeriale, tra le foto con cardinali, capi di Stato e Francesco Totti. L’on. Gutti deve spiegare: ha preso la laurea? L’ha copiata? L’ha comprata?
Disperato per aver sprecato tre anni e qualcosa per un pezzo di carta che nel proprio paese nessuno sa che cosa sia, ho provato almeno a spiegarlo a Severgnini, visto che da buon Dottorato non ho un cavolo di meglio da fare:
Gentile Sig. Severgnini,
a riferimento del suo articolo apparso sulla rubrica Italians del Corriere riguardo all'immaginario Ministro Carlo T. Gutti (ispirato alla vicenda del ministro tedesco dimessosi per aver copiato parte della sua tesi di Dottorato), faccio notare che la Laurea e il Dottorato sono due cose distinte, seppure utilizzate nel suo testo in modo indifferente e dunque scorretto.
In particolare, per conseguire in italia il Dottorato di Ricerca occorrono al momento almeno tre anni di studio e di ricerca ulteriori rispetto alla laurea specialistica. Si tratta poi di posti a numero chiuso a cui si accede tramite concorso.
Mi pare un'ulteriore dimostrazione della pochezza italiana, che, sia sui giornali sia nei telegiornali e radiogiornali, non e' stata in grado non dico di indignarsi per la condotta di Zu Guttemberg, ma neppure di comprendere appieno quale sia stata la colpa di un ministro poi costretto alle dimissioni. Sconsolatamente, mi chiedo a cosa siano valsi tutti questi anni di formazione per ottenere qualcosa che neppure si sa bene cosa sia nel proprio paese. E pensare che in Germania il vespaio si e' levato proprioo perche' lassu' fregiarsi del titolo di PhD significa essere sopravvissuto a una selezione durissima e poter dire di avercela fatta...
Distinti Saluti,
Giovanni Cresci, PhD