Il divieto
Un risultato storico? A Dublino, nel corso della Conferenza internazionale sulla messa al bando delle bombe a grappolo promossa dal governo Norvegese, e' stato raggiunto l'accordo per la messa al bando di questi ordigni micidiali e crudeli. Inventate nella seconda guerra mondiale, in seguito sviluppate anche in Italia, sono state impiegate massicciamente per la prima volta nel 1991 nella guerra del golfo. Poi in Kosovo nel 1999, in Afghanistan e in Iraq nel 2003, nel sud del Libano nel 2006 e via andare. In pratica si tratta di bombe che esplodono in volo rilasciando una gran quantita' di bombette, di usi diversi. Si va da ordigni anticarro a bombe incendiarie, da bombe chimiche a mine antiuomo. Comuque sia, non tutte le bombette esplodono al contatto col suolo, ma rimangono inesplose pronte ad uccidere al minimo contatto anche a distanza di anni. Con la loro forma curiosa e invitante, alcune sembrano palline colorate, causano come sempre piu' spesso accade il maggior numero di vittime tra i civili, spesso tra i bambini.
Per ovvi motivi dunque la diplomazia internazionale ha cercato di vietare l'uso e l'accumulo di questi ordigni. Recentemente il parlamento italiano ha votato all'unanimita' un ordine del giorno che impegna il governo a "sviluppare un'adeguata iniziativa diplomatica per coinvolgere la comunità internazionale nell'adozione di uno strumento giuridicamente vincolante che proibisca la produzione e l'impiego di tali munizioni". Oggi a Dublino tale iniziativa si e' realizzata con l'accordo che portera' alla ratifica da parte di 109 paesi il 2 Dicembre prossimo a Oslo. Decisiva a propiziare l'intesa la decisione della Gran Bretagna, che ha annunciato attraverso il primo ministro Gordon Brown che il paese eliminera' le scorte di quest'arma nei suoi arsenali, nonostante le spinte degli USA e delle lobby interne.
Tutto bellissimo, peccato che Usa, Cina, Russia, Israele, Pakistan, India e Brasile, praticamente tutti quelli che queste armi le usano e le producono davvero, non fossero presenti in quanto boicottavano la conferenza, giudicando "troppo utili" sul campo di battaglia queste armi. Evidentemente sterminare a distanza di anni dal conflitto vero e proprio civili e bambini inermi e innocenti e' strategicamente molto utile. Ma intanto, come per la pena di morte, un piccolo segno. Di questi tempi non e' poco.
2 commenti:
Ciao, volevo inserire un post nel mio blog su questo tema. Poi ho trovato il tuo, sintetico e chiarissimo, e ho pensato che la cosa migliore fosse fare un bel collegamento. Spero che non ti dispiaccia. Grazie
stef
www.stefaniaragusa.com
E di che? Anzi, e' un onore! Un saluto! G.
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