mercoledì 19 dicembre 2007

Svolte


Bruxelles e' fredda di questi tempi, ma il Belgio non lesina piacevoli sorprese. Sia Bruxelles che Bruges si sono lasciate apprezzare. Meno apprezzabile la drammatica tastiera da cui sto scrivendo, con le lettere disposte praticamente a caso. Invece al di sotto delle gia' basse aspettative la visita al Parlamento Europeo. Ho almeno scoperto perche' ci sono tre sedi di lavoro, Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo, e come sempre e' colpa dello sciovinismo Francese. Mi porto pero' a casa il termine "flessicurezza", geniale, di cui si discuteva in aula. E' gia' qualcosa. Senza contare la buona compagnia, qualche piacevole discussione sul PD, e la possibilita' di riallacciare i rapporti con un caro amico.
I giornali italiani arrivano fortunatamente anche qua, e prima di ammirare Magritte al Museo delle belle arti leggo che e' stata finalmente approvata la moratoria sulla pena di morte. Ancora tanti, troppi, i paesi contrari, 54, ma i 104 favotrevoli fanno capire che il vento sta cambiando. La moratoria non e' vincolante, ma certo portare qualcuno davanti al boia adesso avra' un significato diverso e costera' molto di piu' in termini di immagine.
E nel frattempo anche l'Europa fa un altro importante passo avanti. La cortina di ferro e' non solo caduta col muro di Berlino, ma adesso completamente spazzata via. I paesi "dell'altra parte" di quando ero bambino cominciano a entrare in Schengen, e stanotte spariranno i controlli fra Italia e Slovenia. Chi una volta era fuori, adesso diventa guardiano dei confini. Se i particolarismi vorrebbero oggi dividere molte zone d'Europa, compreso il Belgio, l'Unione riprende vita a Lisbona e si apre davvero all'est. Stanotte in Friuli si fa la storia, vediamo di non farla andare a ramengo di qui a poco.

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