mercoledì 30 marzo 2011

I responsabili e gli evirati arabi

"Per limitare l'afflusso degli africani, quasi tutti giovani e baldi maschi, serve il deterrente psicologico. Basterebbe diramare il seguente comunicato: 'al fine di prevenire squilibri demografici e prevedibili reati sessuali, le Autorita' italiane, nei luoghi degli sbarchi, hanno allestito presidi sanitari, per l'immediata castrazione chimica dei migranti'. Certo che non lo faremo, tuttavia non sarebbe male agitare lo spauracchio della Penisola come regione degli Evirati Arabi''.

Giancarlo Lehner, Pdl/Responsabili (fonte ASCA)

martedì 22 marzo 2011

La storia del mondo in 100 secondi

La storia del mondo visualizzata sulla base di 15500 eventi estratti da Wikipedia

A History of the World in 100 Seconds from Gareth Lloyd on Vimeo.

Voce terribile ma paterna

Roberto De Mattei, vice direttore del CNR e già famoso per le sue uscite sull'evoluzione,  regala a Radio Maria una perla del suo punto di vista di scienziato sul terremoto in Giappone, "dono di Dio". Il De Mattei riporta il pensiero di Monsignor Mazzella, arcivescovo illuminato di Rossano Calabro: 

Le catastrofi sono talora esigenza della giustizia di Dio, della quale sono giusti castighi 

Anzi,
Il terremoto è un battesimo di sofferenza che ha purificato la loro anima perché Dio ha voluto risparmiare un triste avvenire. “


Consiglio a De Mattei e a Rado Maria, rimasti al Dio vendicativo dell'Antico Testamento, di rileggersi le parole di Gesu' del Vangelo Luca (13,1-5)...

Come suggerisce il mio collega Gianni, non sappiamo che colpe hanno i giapponesi per quel che è successo, ma se Dio ha voluto così un buon motivo per De Mattei ci deve essere. Tremiamo allora per quel che succederà prossimamente in Italia, se Dio ha un minimo di senso della giustizia...

giovedì 17 marzo 2011

150

lunedì 14 marzo 2011

New York 2018: parchi e piste

Ricevo e volentieri pubblico questo esclusivo materiale intercettato da Mark Surace, detto Suro, tra gli ambienti democratici Newyorkesi. Ogni riferimento a persone o eventi toscani e' del tutto casuale...



New York 2018, primarie per il candidato sindaco democratico. Il giovane Mick Randy si sta recando ad un comizio
  • Ehi Jack!
  • Dimmi capo…
  • Quando abbiamo l’incontro con tutti gli industriali della East Coast?
  • Venerdì, Sala Grande del Carnegie Hall, sulla Settima, fra tre giorni.
  • Bene, ho l’idea giusta. Comincerò a parlare della situazione economica stagnante, del rischio recessione, della necessità di rilanciare lo sviluppo della Grande Mela, et voilà: se mi eleggono sindaco prometto che costruirò un aeroporto a Central Park, una bella pista da 4000 m al centro del parco.
  • Ma capo…
  • Ascolta, non ti pago per parlare. Ora vai, chiedi il parere degli ingegneri, dei piloti, degli architetti, dei geologi, di chi ti pare e portami il resoconto venerdì mattina.
Dopo tre giorni
  • Ehi Jack!
  • Dimmi capo…
  • Forza spara, sono tutt’orecchi!
  • Non vorrei deluderti capo, ma secondo me…
  • Non ti pago per darmi le tue opinioni, riferisci!
  • Ok capo, come vuoi. Per fare una pista a Central Park è necessario rinforzare per 5 km l’argine sud dell’Hudson, rialzare tutta la Fifth Avenue di 3 m, ripensare il sistema fognario di Manhattan a causa del mancato drenaggio delle piogge da parte del parco (e lo sai che dopo la storia dei coccodrilli degli anni ‘90 nessuno vuole più lavorare lì sotto), infine tagliare il frontone del Metropolitan. Ci vorrebbe un fantastiliardo, per non parlare delle proteste popolari e del permesso del Governatore dello Stato, che è un democratico vecchio stampo e quindi non te lo darà mai. Insomma, sono tutti concordi che è impossibile. Mi dispiace…
  • Ma come ti dispiace, è perfetto! Non capirai mai niente di politica tu... Era proprio quello che speravo: è una follia pazzesca asfaltare Central Park, solo un idiota può pensarlo sul serio, mi serviva solo la certezza che fosse anche tecnicamente impossibile! Ti spiego: ora io vado dagli industriali e propongo questa storia del CPA, Central Park Airport, con la prospettiva di un grande investimento per lo sviluppo etc etc etc
  • Ma se non ci cascano?
  • Sanno benissimo che non serve per quello, ma per muovere una quantità enorme di quattrini di lavori pubblici, che in qualche modo sperano di farsi dare dal loro amico presidente. Solo che non hanno fatto bene i conti.
  • Non capisco…
  • Meglio, ascolta. Lunedì fissami una cena con i commercianti di Manhattan. A loro spieghiamo che una nuova pista permetterà ai turisti di scendere dall’aereo e dopo 5 minuti passeggiare liberamente tra i loro negozi, raccontiamogli che i mariti californiani atterreranno, correranno da Tiffany a comprare un gioiello alle mogli e torneranno a casa in 3 ore e altre storielle simili, fai preparare qualche slide e luci strobo.
  • Ok, come vuoi
  • Mercoledì voglio parlare con i lavoratori edili, quelli che si spaccano la schiena 10 ore al giorno col caschetto giallo in testa
  • E a loro cosa gli dici?
  • Che Central Park è un posto da avvocati fighetti che fanno jogging, che chi lavora sul serio non ha tempo di saltellare vestito da spider-man con le scarpette bianche, e che una nuova pista equivale a nuovi cantieri e più soldi per tutti. (questa l’ho già sentita, ma dove?)
  • Sei un genio, ho capito.
  • Bravo, ci sei arrivato anche tu. Facciamo contenti tutti promettendo una roba infattibile e irrazionale, vendiamo un sogno e non spendiamo nemmeno un cent! Portiamo dalla nostra parte i conservatori ricchi, i democratici poveri, gli industriali, quelli che non ne possono più degli ambientalisti del no… Quanto mi piace questo XXI secolo!

Miami 2021, Mick Randy è sindaco di New York da 2 anni
  • Capo, scusa se ti disturbo sul cellulare...
  • Si, mi disturbi Jack, tra 4 minuti salgo sul palco a Miami Beach, ci sono 5000 ragazzi e ragazze - in bikini tra l’altro – venute ad ascoltare me che presento il nuovo libro. E ovviamente la CNN, AOL, ABC, Sky, ecc. Che vuoi? Svelto!
  • C’è un problema capo. Ti passo il Governatore del New Jersey.

  • Ciao Mick, come va? Bella vita in Florida eh, my friend? Che stai facendo?
  • Ciao Ed, sono qui per la presentazione del mio nuovo libro, Out.
  • Ma come Mick, un giovane moderno come te non lo sa che nessuno legge più libri?
  • (ma guarda te se mi tocca prendere lezioni di comunicazione da questo rincoglionito…) Lo so Ed, infatti non voglio che lo leggano, tra l’altro non è niente di che e non l’ho scritto io. Solo che tutte le TV del pianeta seguono l’evento del sindaco che presenta libri sulla spiaggia, e la TV la guardano tutti…
  • Grande Mick, sei sempre un passo avanti tu. Senti ti chiamo per darti una grande notizia… sei pronto?
  • Sono in costume e infradito, fai tu.
  • Tieniti forte…facciamo la pista a Central Park!
  • Come???
  • Da non crederci, vero? Abbiamo approvato una variante urbanistica nel piano delle infrastrutture dello Stato di New York, tempo due mesi lo approviamo e poi si decolla dalla fifth avenue! Una tua idea grandiosa trova applicazione grazie alla nostra volontà politica. E solo 40 ettari su 320 saranno occupati dalla pista, il resto bosco. Allora, che ne dici?
  • Sei rimasto senza parole, lo sapevo! Contento, eh?
  • Certo.
  • Ovviamente darò risalto a te che hai lanciato questa suggestione 3 anni fa!
  • Ok. Passami Jack. Ciao
  • JACK!!!
  • Dimmi... capo
  • JACK!!! Ma che cazzo combinano? Ma sono pazzi? Mi asfaltano Central Park, spaccano tutta Manhattan per far decollare gli aero-modelli davanti al Guggheneim? Ma io non lo so, che cosa c’hanno in testa? Avevamo fatto tutte le verifiche di infattibilità, potevo mai pensare che proprio un democratico che viene dalla sinistra… Tu quoque, diceva quello, e aveva ragione! Ma guarda te, uno lancia una boiata pazzesca e gira gira trovi uno così pazzo da volerla mettere in pratica! Jack, Jack, senti, dimmi una cosa.
  • Si, capo.
  • Lo ricattano, hanno delle foto compromettenti?
  • No, capo.
  • Lo hanno corrotto, gli hanno regalato un appartamento a San Francisco, un jet privato?
  • No, capo.
  • Ma allora è proprio un #^$##
  • Come?
  • Niente. Ma dico io, proprio da questi nostalgici del comunismo mi dovevo far fregare? E ora chi li sente i cittadini, gli ambientalisti, gli industriali che non hanno i soldi per investire, il Presidente. Ma Jack, possibile che nessuno gli dia contro? Ma scusa, il Capo-quartiere di Manhattan, Jimmy Jennis? Quello è preparato, un democratico d’altri tempi, c’ha tutte le carte, gli studi degli interventi idraulici, le mappe di volo, sono cresciuti insieme con Ed, lui lo convincerà a ripensarci, no?
  • No, ci ha provato ma non c’è niente da fare, tutti si sono innamorati della tua idea e non sentono ragioni. Al cuor non si comanda.
  • Senti ora devo andare sul palco sulla spiaggia, porca paletta, ci vediamo domattina alle 8 da me.

New York, la mattina dopo, ufficio del sindaco
  • Jack
  • Si, capo
  • Sono depresso, ho bisogno di stimoli nuovi.
  • Io penso…
  • Non ti pago per pensare Jack, ascolta. Quanto manca alle presidenziali?
  • Due anni
  • Bene, vendi tutte le mie proprietà a New York e comprami una casa a Washington, io voglio andare via da questa città.
  • Ma sei il sindaco.
  • Non per molto. Metti su lo staff per la campagna delle presidenziali, riprendi gli appunti del 2018 e rifacciamo tutto uguale ma più in grande, chiama i finanziatori, ecc. ecc. Tu sai.
  • E cosa promettiamo?
  • Qualcosa di incredibile, per lo sviluppo, il lavoro, il futuro, per garantire un sogno… Un ponte tra Cuba e la Florida!
  • Già proposto 5 anni fa, un flop colossale, sono il 52esimo stato ma non li vuole nessuno i cubani.
  • Ok, più in grande allora… Ho trovato, un Tunnel sottomarino tra Shangai e Los Angeles, 10000 km, Treno superveloce a levitazione magnetica, in 12 ore sposti merci e persone da un continente all’altro che nemmeno 1000 aerei…
  • Ok, capo ma a Shangai ci sono i comunisti veri, ti fidi?
  • Certo, meglio quelli veri. Lo diceva anche la TV, diffida delle imitazioni…

Tutta colpa del '68

L'incredibile intervista di Mariastellasenzacielo a Che tempo che fa, in cui sfoggia le sue capacita' di arrampicarsi sugli specchi difendendo l'attacco alla scuola del premier, e cercando di conciliare potenziamento della scuola con i tagli selvaggi. Il problema della scuola non sono i soldi, ma il '68 e l'uso di questa come ammortizzatore sociale (??)!






"Gli insegnanti di sostegno non sono stati tagliati ma sono 3500 in piu', e' un problema di distribuzione e di eccessiva superficialita' in alcune regioni di riconoscere disabilita' che non esistono": geniale. Qualcuno poi mi spiega perche' secondo il Ministro la sciuola "paritaria" sarebbe "pubblica" se non e' di proprieta' dello stato?

martedì 8 marzo 2011

Patente Padana

Da Giornalettismo:

Un uomo, fermato per sorpasso in provincia di Padova, ha esibito il documento secessionista invece di quello italiano
La vicenda è avvenuta a Padova, città ad alta concentrazione leghista. Supera un’auto in modo non regolamentare e quando i Carabinieri di Campodarsego gli contestano la multa esibisce una carta di circolazione veneta anziche’ italiana, con tanto di timbri dell’Onu, ottenuta nella sua qualita’ di presidente dello ‘Stato di Padova della Repubblica veneta’. Per tutta risposta i militari, come riportano i giornali locali, portano Gabriele De Pieri, 43 anni, in caserma, per contestargli una serie di verbali di multa, oltre a una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.
"Ho esibito la nuova patente veneta – racconta l’uomo – non valida, dicono. Ma io ribatto che a casa nostra è validissima e che qui loro non hanno sovranità". De Pieri e’ talmente convinto della sua tesi da aver fatto verbalizzare ai Carabinieri di dichiararsi ‘cittadino del popolo veneto e titolare di sovranità originaria’ e in quanto tale non asservito ‘all’autorità dello Stato italiano’. I verbali di multa sono stati scritti, ovviamente, in italiano, lingua che il venetista dichiara di non saper leggere e per questo di aver richiesto una traduzione in veneto. Anche per questo De Pieri, annuncia di volersi rivolgere alla Corte Europea dei diritti umani, che, si spera, darà il giusto rilievo alla faccenda. (AMSA)

giovedì 3 marzo 2011

Dottorato? Si mangia?


E' ormai nota la storia del ministro tedesco dal nobile nome e cognome (respirare a fondo) Karl-Theodor Maria Nikolaus Johann Jacob Philipp Franz Joseph Sylvester Freiherr von und zu Guttenberg (pant pant), costretto alle dimissioni perche' dopo aver fatto saltare troppe teste nel suo ministero della difesa, e' stato travolto da uno scandalo: ha copiato pezzi consistenti della sua tesi di Dottorato, spacciandoli per originali.
Per l'italiano medio abituato a puttanoni, corruzioni, telefonate in questura, avvocati Mills,  turbative d'asta, societa' offshore,  logiurosuimieifiglinonaveteunostracciodiprove" e "togherossegiudicicomunisti" pare davvero cosa di poco conto. In fondo Brunetta scopiazzo' uno dei suoi pochi studi scientifici di cui va tanto fiero e non ha mai pagato alcun pegno. Invece in Germania e' scoppiato un vespaio. Il perche' lo spiega Pilger, il nostro uomo a L'Avan... ehm in Baviera:

E' molto molto difficile spiegare agli italiani il perche' di cosi' tanto casino per una cosi' minuscola stronzata. Il fatto e' che qui il titolo non e' una cosa minuscola, proprio per niente.
Se in italia per diventare dottori e' sufficiente farsi tre anni di universita' o affidare la propria macchina ad un posteggiatore, in germania il titolo di Dottore sta a significare che sei sopravvissuto ad una vera e propria macchina stritolauomini. Devo farci ancora il post sul sistema scolastico, ma per il momento spero mi si creda sulla parola: arrivare alla laurea o al dottorato in baviera significa superare le forche caudine e raramente se ne esce con tutte le rotelle a posto. Il titolo quindi diventa l'equivalente di una medaglia al valore o di una ferita di guerra. Diventa il messaggio con cui si dice al mondo e ai non dottorati: "io ce l'ho fatta, voi no". So che e' difficile da comprendere per i volemosebbene italiani e io stesso nonostante l'osmosi germanica faccio fatica a digerire la questione. Sta di fatto che quando la personcina ammodo cercava casa, dopo frustranti telefonate, la situazione si e' bloccata dopo che un "Professore" (qui siamo oltre al Dottore) e' interceduto. dando alla trasnazione un aura di sacrale affidabilita'. Il nuovo paron di casa poi ha insistito perche' sul citofono, a sinistra del nome fosse posto l'agognato "Dr." perche' cosi' "avrebbe avuto molti meno problemi". Mai capito cosa volesse dire.
Pero' e' cosi', quando la personcina ammodo viene a contatto con la gente vera e alla presenza del titolo e' tutto una pioggia di salamelecchi, Frau Doktor qui, Frau Doktor la', prego Frau Doktor, di qua Frau Doktor. Imbarazzante per gli italiani, normalissimo per i tedeschi. Il titolo qui e' cosi' serio che "Doktor" diventa sinonimo di serieta', affidabilita', efficienza e persino qualita'.Per anni mi sono tenuto lontano dai prodotti che in italia hanno il marchio Cameo perche' qui si chiamano "Dr. Oetker", roba che, oltre al nome impossibile da pronunciare per un novizio, suona come una medicina.
Sempre il buon Pilger nota poi con amarezza in un bel post successivo che alla fin fine tutta questa storia e' poi una conseguenza dell'elitarismo tedesco che cerca di autoconservarsi, mentre  ormai da noi sarebbe impensabile dato che l'elite e' stata sconfitta dall'uomo comune che si e' fatto tutto da solo e dalle sue televisioni massimizzanti.
Sottolineo per inciso che in Germania, come nel resto del mondo evoluto, e' Dr. solo chi consegue un Dottorato di Ricerca, non chi consuegue soltanto la laurea. E che tra un Dottorato e una Laurea Specialistica, in Germania come (sorpresa!) in Italia ci sono almeno altri tre anni di studio, ricerca, lacrime e sangue (giusto per tirarmela un pochetto). Peccato che poi da questa parte delle Alpi non si sappia neppure cosa sia un Dottorato, tanto e' inutile conseguirlo: le aziende ti guardano storto e ti scartano subito manco avessi la peste invece di un PhD, in nessun modulo che ho mai compilato nella casella titolo di studio c'e' qualcosa oltre la laurea, nei sondaggi telefonici sento silenzi smarriti delle gentili operatrici che si informano sul mio livello di istruzione... ormai diventi dottore dopo tre anni di Universita' e una tesina da completarsi in un mesetto o due, il resto e' fuffa per sfigati o per chi non ha di meglio da fare (e forse e' vero!). L'unica cosa in cui mi si riconosce il titolo di PhD e' la tessera Miles and More della Lufthansa, e infatti gli operatori del call center o del check in tedesco si prodigano sempre in un sacco di salamelecchi Herr Doktor di qua Herr Doktor di la'.
E' in questo contesto che arriva nel Belpaese lo scandalo "zu Googleberg": da giorni i giornali, le TV e i radiogiornali continuano a confondere senza ritegno la laurea e il dottorato. I TG sparano il titolone "Ministro tedesco copia tesi di Laurea", giornali sfottono i tedeschi senza sapere di che parlino, le radio parlano di laurea truccata. Ultimo della lista il fustigatore dei costumi italici comparati con il resto del mondo Beppe Severgnini, che sul Corriere fa dell'ironia su quello che sarebbe successo in Italia a un Ministro che avesse copiato la sua tesi di Laurea. Ok, magari ritiene inconcepibile che un ministro italiano possa conseguire un Dottorato seppur barando, poi leggi e capisci che per lui laurea e dottorato sono sinonimi, che infatti usa indifferentemente:
Il ministro Carlo T. Gutti - nome di fantasia - viene accusato d’aver copiato la tesi di laurea [...] “Gutti? Ma sarebbe stato bocciato anche al Cepu! Un dottorato? Impossibile" Il titolo di studio è però visibile dietro la scrivania ministeriale, tra le foto con cardinali, capi di Stato e Francesco Totti. L’on. Gutti deve spiegare: ha preso la laurea? L’ha copiata? L’ha comprata?
Disperato per aver sprecato tre anni e qualcosa per un pezzo di carta che nel proprio paese nessuno sa che cosa sia, ho provato almeno a spiegarlo a Severgnini, visto che da buon Dottorato non ho un cavolo di meglio da fare:

Gentile Sig. Severgnini,

a riferimento del suo articolo apparso sulla rubrica Italians del Corriere riguardo all'immaginario Ministro Carlo T. Gutti (ispirato alla vicenda del ministro tedesco dimessosi per aver copiato parte della sua tesi di Dottorato), faccio notare che la Laurea e il Dottorato sono due cose distinte, seppure utilizzate nel suo testo in modo indifferente e dunque scorretto.
In particolare, per conseguire in italia il Dottorato di Ricerca occorrono al momento almeno tre anni di studio e di ricerca ulteriori rispetto alla laurea specialistica. Si tratta poi di posti a numero chiuso a cui si accede tramite concorso.
Mi pare un'ulteriore dimostrazione della pochezza italiana, che, sia sui giornali sia nei telegiornali e radiogiornali, non e' stata in grado non dico di indignarsi per la condotta di Zu Guttemberg, ma neppure di comprendere appieno quale sia stata la colpa di un ministro poi costretto alle dimissioni. Sconsolatamente, mi chiedo a cosa siano valsi tutti questi anni di formazione per ottenere qualcosa che neppure si sa bene cosa sia nel proprio paese. E pensare che in Germania il vespaio si e' levato proprioo perche' lassu' fregiarsi del titolo di PhD significa essere sopravvissuto a una selezione durissima e poter dire di avercela fatta...

Distinti Saluti,
Giovanni Cresci, PhD