martedì 27 aprile 2010

Schiavisti per bene


«Hanno trovato il coraggio e la forza di ribellarsi, di vincere la paura e hanno cominciato a raccontare. La loro collaborazione è stata fondamentale» racconta il capo della squadra mobile Renato Cortese. Mai come questa volta tre mesi di indagini hanno potuto raccontare il sistema della moderna schiavitù.

Claudia Fusani per l'Unita' spiega cosi' l'inchiesta nata dalla rivolta degli immigrati africani schiavizzati "come bestie" nei latifondi della piana di Rosarno, anelli terminali di una catena di cui i padroni conoscevano solo la faccia dei “caporali”, stranieri anch'essi. La paga per uno di questi schiavi moderni era di meno di 25 euro al giorno, 1 euro a cassetta per i mandarini e 50 centesimi a cassetta per le arance. Meno i 3 euro per il trasferimento trattenute dal caporale. 31 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della manodopera clandestina e alla truffa sono state arrestate ieri, 20 aziende e 200 terreni per un valore di 10 milioni di euro sono stati sequestrati.

lunedì 26 aprile 2010

Competenze

La barzelletta del secolo, grazie ad Augusto via Corriere della Sera:

domenica 25 aprile 2010

25 Aprile 2010


Caro papa’,

peccato che non ci saro’ piu’ il giorno della pace.

Ho sempre sperato di contribuire allora con tutta la mia forza ed energia alla ricostruzione, non soltanto materiale, ma anche spirituale.

Il nostro lavoro propriamente detto non comincia che dopo la guerra: eliminare l’odio fra i popoli. Perche’, solo quando questo non esiste piu’, la vera pace puo’ venire. Solo allora il fondamento della pace - la fiducia - puo’ fare il suo ingresso nel mondo.

Fa’ di contribuirvi anche tu come meglio potrai.

Per rendere migliore il mondo dobbiamo cominciare da noi stessi.

Henk

Da "Lettere di condannati a morte della resistenza europea", l'ultima lettera di Henk, partigiano Olandese

martedì 20 aprile 2010

Dubbio

Dice che non ha intenzione di stare zitto. Vedimo quanto dura...

lunedì 19 aprile 2010

Il bicchiere non proprio vuoto

Il grafico realizzato da informationisbeautiful mette a confronto l’inquinamento giornaliero in termini di C02 prodotto dal vulcano Eyjafjöll con quello prodotto dal traffico aereo europeo. Il triangolo nero rappresenta invece la quantità di C02 “risparmiato” grazie al blocco del traffico aereo:


Qua qualche altra foto dell'eruzione.

Update 20/4/10
Jacopo mi segnala che la figura era sbagliata, di un ricco fattore 10... qua la versione giusta, in cui resta davvero poca consolazione visto che il vulcano quasi pareggia il traffico aereo:

Conoscere i propri nemici

domenica 18 aprile 2010

Spigolature


Mentre sono bloccato fino a Giovedi' nel New Jersey, e ne approfitto per esplorare NY, il Suro mi scrive sulla cima dell'Empire State Building e mi segnala come il PD dell'opposizione che non esiste in realta' un pochetto ad esistere ci prova. Ma in gran segreto... tanto che si fa fatica a vederlo anche da quassu':

Lo sapevate? Il PD ha una proposta di legge per il sostegno ai lavoratori precari! L’Aula di Montecitorio esaminerà la prossima settimana la proposta di legge presentata dal PD per dare una risposta forte agli oltre tre milioni di lavoratori precari privi di qualsiasi tutela o ammortizzatori sociali. Si propone di estendere le tutele ai lavoratori a tempo determinato e indeterminato appartenenti ai settori e alle imprese che non risultano destinatari di alcun trattamento di integrazione salariale; ai dipendenti di imprese del settore artigiano; agli apprendisti e ai titolari di partita Iva con reddito inferiore ai 22mila euro. A questi soggetti vengono estese tutte le forme di tutela sociale al momento riconosciute a tutti gli altri lavoratori, vale a dire la cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, l’indennità di mobilità e l’indennità di disoccupazione. Si tratta di misure a favore di quanti, in questo momento di crisi, sono più deboli sul mercato del lavoro.
Se solo riuscissimo a comunicare...

sabato 17 aprile 2010

Eruzioni

In New Jersey, bloccato dalle ceneri: beffa.



Qualche simpaticone americano suggerisce che il Cardinal Bertone (lo conoscono anche qui...) dira' che il tutto e' dovuto all'omosessualita' della primo ministro Islandese.
Pare che la protezione civile stia per sicurezza evacuando anche la Puglia.

(foto di Brynjar Gaudi via Concausa)

giovedì 15 aprile 2010

Contro il futuro


Corrado Tuffi commenta cosi' l'approvazione della mozione anti-ambientale approvata dal Senato, dove la maggioranza si e' ispirata al dato inoppugnabile dei raffreddori del premier per valutare l'attendibilita' del riscadamento globale:

Alla fine, dopo una animata discussione, il Senato ha approvato la mozione anti ambientale della destra, in una versione che non riduce il furore ideologico della mozione originariamente presentata da D’Alì (n. 248), ma si limita ad evitare alcuni riferimenti nominativi a funzionari dell’ICCP.
La chiarissima e ben argomentata mozione proposta dal PD e respinta dalla maggioranza impegnava il governo:

- ad assumere misure concrete per accelerare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, che sia fondata su una crescita sostenibile e rifletta la necessità di diminuire la dipendenza dalle fonti tradizionali di energia;

- a utilizzare al meglio le misure di stimolo economico e fiscale per la realizzazione di una nuova economia più pulita che creerà nuovi posti di lavoro e porterà ad una ripresa sostenibile;

- a promuovere, in seno all’Agenzia internazionale per l’energia (AIE), una precisa proposta per una piattaforma tecnologica internazionale per le energie a basse emissioni di carbonio;

- a cooperare con i Paesi in via di sviluppo per migliorare le capacità tecniche e umane per promuovere la messa in opera, la diffusione, la dimostrazione ed il trasferimento di tecnologie verdi ed ambientali;

- ad aumentare gli investimenti nella ricerca fondamentale ed applicata e nello sviluppo delle tecnologie pulite;

- a definire ed attuare politiche efficaci per migliorare l’efficienza energetica in tutti i principali settori della nostra economia e a promuovere attivamente tra i consumatori l’uso razionale dell’energia e l’efficienza energetica;

- a promuovere la ricerca e lo sviluppo delle “reti intelligenti” (smart grids) e gli investimenti in questo settore, come strumento per accelerare l’integrazione efficiente e sicura delle fonti di energia rinnovabile e della generazione distribuita nel sistema elettrico e per migliorare l’efficienza energetica;

- ad accelerare la definizione di politiche, contesti regolatori e piani di incentivi focalizzati sullo sviluppo e sulla diffusione della tecnologia CCS (Carbon Capture and Storage).

Quel che è stato approvato, invece, dice tra l’altro che il governo deve:

- proseguire nell’azione di analisi derivanti dalle conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2008 nel senso di prevedere l’opportunità anche di una revisione dell’Accordo 20-20-20 e comunque come già fatto in occasione del recente vertice italo-francese di escluderne con assoluta certezza il possibile inasprimento verso livelli di maggior impegno;
- adoperarsi affinché la politica ambientale dell’Unione europea abbandoni la linea sinora imposta in particolare dagli inglesi, dai tedeschi e dai Commissari europei all’ambiente succedutisi nel tempo, anch’essa basata sui dati rivelatisi inesatti dell’IPCC e che ha condotto ai trattati di Kyoto e del 20-20-20 ed al fallimento della Conferenza COP 15, linea peraltro già ufficialmente censurata dal Senato in sede di esame di specifiche mozioni sul clima e non adeguatamente seguita in occasione di molti incontri internazionali.

Insomma, l’obiettivo è ridurre l’impegno verso le energie rinnovabili e il risparmio energetico, e sopratutto ridurre il costo derivante dagli accordi internazionali non rispettati dall’Italia. Invece di affrontare il problema, abolirlo. Invece di provare ad agganciare il treno della possibile ripresa mondiale investendo nei nuovi mercati “verdi” e in nuove energie, rinchiudersi nella nostra bella Padania super inquinata dei capannoni, sperando che quei capannoni possano riprendere a produrre come un tempo le stesse cose di un tempo…

Ecco, l’approvazione di questa mozione non è tanto e soltanto l’ennesimo esempio di incompetenza ambientale dei nostri governanti. E’ sopratutto una ulteriore dimostrazione che la destra italiana è prima di tutto contraria al futuro. Propone di cacciare gli immigrati non tanto per razzismo, quanto per ritornare al bel mondo antico. Propone di tornare al nucleare perché non si fida delle nuove tecnologie rinnovabili. Immagina comunità chiuse e tradizionali, famiglie “non trasversali”, piccole patrie che possano farcela da sole. Propone passato, nega il futuro.

Ma, dato che il futuro è oscuro, e che il PD (e del resto un po’ tutta la sinistra europea) un racconto del futuro non lo riesce a immaginare o, se lo immagina, non lo riesce a rendere credibile, questa destra che vende il passato, vince e convince.

Per ora e non per sempre, speriamo.

martedì 13 aprile 2010

Parole, e fatti


La lettera di un cittadino di Adro (Brescia) che ha saldato ieri il debito di quaranta famiglie in maggioranza immigrate con il sistema di refezione scolastica, che la giunta leghista aveva escluso dal servizio:

Io non ci sto

Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i miei primi anni di vita in una cascina come quella del film “L’albero degli zoccoli”. Ho studiato molto e oggi ho ancora intatto tutto il patrimonio di dignità e inoltre ho guadagnato i soldi per vivere bene. E’ per questi motivi che ho deciso di rilevare il debito dei genitori di Adro che non pagano la mensa scolastica.

A scanso di equivoci, premetto che:
- Non sono “comunista”. Alle ultime elezioni ho votato per FORMIGONI. Ciò non mi impedisce di avere amici dì tutte le idee politiche. Gli chiedo sempre e solo la condivisione dei valori fondamentali e al primo posto il rispetto della persona.
- So perfettamente che fra le 40 famiglie alcune sono di furbetti che ne approfittano, ma di furbi ne conosco molti. Alcuni sono milionari e vogliono anche fare la morale agli altri. In questo caso, nel dubbio sto con i primi. Agli extracomunitari chiedo il rispetto dei nostri costumi e delle nostre leggi, ma lo chiedo con fermezza ed educazione cercando di essere il primo a rispettarle. E tirare in ballo i bambini non è compreso nell’educazione.

Ho sempre la preoccupazione di essere come quei signori che seduti in un bel ristorante se la prendono con gli extracomunitari. Peccato che la loro Mercedes sia appena stata lavata da un albanese e il cibo cucinato da un egiziano. Dimenticavo, la mamma è a casa assistita da una signora dell’Ucraina.

Vedo attorno a me una preoccupante e crescente intolleranza verso chi ha di meno. Purtroppo ho l’insana abitudine di leggere e so bene che i campi di concentramento nazisti non sono nati dal nulla, prima ci sono stati anni di piccoli passi verso il baratro. In fondo in fondo chiedere di mettere una stella gialla sul braccio agli ebrei non era poi una cosa che faceva male.

I miei compaesani si sono dimenticati in poco tempo da dove vengono. Mi vergogno che proprio il mio paese sia paladino di questo spostare l’asticella dell’intolleranza di un passo all’anno, prima con la taglia, poi con il rifiuto del sostegno regionale, poi con la mensa dei bambini, ma potrei portare molti altri casi.

Quando facevo le elementari alcuni miei compagni avevano il sostegno del patronato. Noi eravamo poveri, ma non ci siamo mai indignati. Ma dove sono i miei compaesani, ma come è possibile che non capiscano quello che sta avvenendo?
Che non mi vengano a portare considerazioni “miserevoli”. Anche il padrone del film di cui sopra aveva ragione. La pianta che il contadino aveva tagliato era la sua. Mica poteva metterla sempre lui la pianta per gli zoccoli. (E se non conoscono il film che se lo guardino..)

Ma dove sono i miei sacerdoti. Sono forse disponibili a barattare la difesa del crocifisso con qualche etto di razzismo. Se esponiamo un bel rosario grande nella nostra casa, poi possiamo fare quello che vogliamo?
Vorrei sentire i miei preti “urlare”, scuotere l’animo della gente, dirci bene quali sono i valori, perché altrimenti penso che sono anche loro dentro il “commercio”.

Ma dov’è il segretario del partito per cui ho votato e che si vuole chiamare “partito dell’amore”. Ma dove sono i leader di quella Lega che vuole candidarsi a guidare l’Italia.
So per certo che non sono tutti ottusi ma che non si nascondano dietro un dito, non facciano come coloro che negli anni 70 chiamavano i brigatisti “compagni che sbagliano”.

Ma dove sono i consiglieri e gli assessori di Adro? Se credono davvero nel federalismo, che ci diano le dichiarazioni dei redditi loro e delle loro famiglie negli ultimi 10 anni. Tanto per farci capire come pagano le loro belle cose e case.
Non vorrei mai essere io a pagare anche per loro. Non vorrei che il loro reddito (o tenore di vita) Venga dalle tasse del papa di uno di questi bambini che lavora in fonderia per 1200 euro mese (regolari).

Ma dove sono i miei compaesani che non si domandano dove, come e quanti soldi spende l’amministrazione per non trovare i soldi per la mensa. Ma da dove vengono tutti i soldi che si muovono, e dove vanno?
Ma quanto rendono (o quanto dovrebbero o potrebbero rendere) gli oneri dei 30.000 metri cubi del laghetto Sala. E i 50.000 metri della nuova area verde sopra il Santuario chi li paga? E se poi domani ci costruissero? E se il Santuario fosse tutto circondato da edifici? Va sempre bene tutto?
Ma non hanno il dubbio che qualcuno voglia distrarre la loro attenzione per fini diversi. Non hanno il dubbio di essere usati? E’ già successo nella storia e anche in quella del nostro paese.

Il sonno della ragione genera mostri.

Io sono per la legalità. Per tutti e per sempre. Per me quelli che non pagano sono tutti uguali, quando non pagano un pasto, ma anche quando chiudono le aziende senza pagare i fornitori o i dipendenti o le banche. Anche quando girano con i macchinoni e non pagano tutte le tasse, perché anche in quel caso qualcuno paga per loro.
Sono come i genitori di quei bambini. Ma che almeno non pretendano di farci la morale e di insegnare la legalità perché tutti questi begli insegnamenti li stanno dando anche ai loro figli.

E chi semina vento, raccoglie tempesta!

I 40 bambini che hanno ricevuto la lettera di sospensione servizio mensa, fra 20/30 anni vivranno nel nostro paese. L’età gioca a loro favore. Saranno quelli che ci verranno a cambiare il pannolone alla casa di riposo. Ma quei giorno siamo sicuri che si saranno dimenticati di oggi?
E se non ce lo volessero più cambiare? Non ditemi che verranno i nostri figli perché il senso di solidarietà glielo stiamo insegnando noi adesso. E’ anche per questo che non ci sto.

Voglio urlare che io non ci sto. Ma per non urlare e basta ho deciso di fare un gesto che vorrà dire poco, ma vuole tentare di svegliare la coscienza dei miei compaesani.

Ho versato quanto necessario a garantire il diritto all’uso della mensa per tutti i bambini, in modo da non creare rischi di dissesto finanziario per l’amministrazione, in tal modo mi impegno a garantire tutta la copertura necessaria per l’anno scolastico 2009/2010.
Quando i genitori potranno pagare, i soldi verranno versati in modo normale, se non potranno o vorranno pagare il costo della mensa residuo resterà a mio totale carico. Ogni valutazione dei vari casi che dovessero crearsi è nella piena discrezione della responsabile del servizio mensa.

Sono certo che almeno uno di quei bambini diventerà docente universitario o medico o imprenditore o infermiere e il suo solo rispetto varra la spesa.
Ne sono certo perché questi studieranno mentre i nostri figli faranno le notti in discoteca o a bearsi con i valori del “grande fratello”.

Il mio gesto è simbolico perché non posso pagare per tutti o per sempre e comunque so benissimo che non risolvo certo i problemi di quelle famiglie.
Mi basta sapere che per i miei amministratori, per i miei compaesani e molto di più per quei bambini sia chiaro che io non ci sto e non sono solo.

Molto più dei soldi mi costerà il lavorio di diffamazione che come per altri casi verrà attivato da chi sa di avere la coda di paglia. Mi consola il fatto che catturerà soltanto quelle persone che mi onoreranno del loro disprezzo.
Posso sopportarlo. L’idea che fra 30 anni non mi cambino il pannolone invece mi atterrisce.

Ci sono cose che non si possono comprare. La famosa carta di credito c’è, ma solo per tutto il resto.

Un cittadino di Adro


Le code di paglia sono gia' in azione...

lunedì 12 aprile 2010

Scemo e piu' scemo


Ricevo dal Suro un'ottima sintesi delle imbarazzanti dichiarazioni a caldo sulla frana che ha travolto un treno presso Merano.

Tragedia di Merano, ennesima dimostrazione che i politici dovrebbere studiare prima di parlare, o in alternativa stare zitti...
On. Michaela Biancofiore, PdL, chiede «se le società di trasporto locale abbiano la necessaria esperienza per la gestione dei trasporti su rotaia e la relativa manutenzione». Figuriamoci, per vincere il bando di gara basta saper scrivere FS in stampatello.
On.
Michele Meta, PD, chiede di «approvare la nostra proposta di legge depositata in Parlamento che istituisce un'Authority indipendente sui trasporti, con funzioni di controllo e vigilanza, tali da spezzare quello strano meccanismo italiano dove il controllato è anche controllore». Solito ritornello, approva una legge quando non sai che fare.
Ing.
Helmuth Moroder, direttore di esercizio della linea: "l'impianto è munito di un sistema di sicurezza che provvede a un blocco automatico nel caso della caduta di una frana sulla massicciata. La fatalità ha voluto che la frana si sia staccata proprio mentre passava il treno, che così è stato investito in pieno"

E poi dice che gli italiani non si fidano dei politici...

Liberta' di espressione


Stanno gia' alzando la testa: a Montichiari, cittadina del Bresciano a pochi chilometri dal paesello nativo di mia mamma e famoso per la squadra di pallavolo, la sindaco Leghista (che sorride soddisfatta nella foto) nega di tenere le manifestazioni per il 25 Aprile e 1 Maggio "come prassi consolidata negli ultimi dieci anni". Alla faccia della liberta' di espressione garantita nella Costituzione e della prassi consolidata nel resto d'Italia negli ultimi 65 anni. Evidentemente a qualcuno la' nel nord piaceva piu' la prassi ventennale in vigore precedentemente... Da Repubblica:

Celebrare il 25 aprile? Non si può. E il primo maggio? Nemmeno. Perché le manifestazioni «politiche» sono autorizzate solo durante la campagna elettorale. Sembra uno scherzo ma non lo è. Succede davvero. A Montichiari, una cittadina di 22mila abitanti a 20 chilometri da Brescia, dove il sindaco Elena Zanola, una maestra elementare che da dieci anni governa a capo di una lista civica di ispirazione leghista, ha negato al Pd il permesso di tenere le due manifestazioni.

Il circolo locale del Pd aveva fatto una richiesta scritta per celebrare il 25 aprile nella piazzetta del Suffragio. Avrebbero voluto leggere i primi dodici articoli della Costituzione «accompagnati da alcuni brani musicali». Per il primo maggio invece avevano pensato, insieme a Rifondazione, a una manifestazione sul tema del lavoro nel «Parco della City», con l’esibizione di «numerosi complessi musicali giovanili». Il Sindaco ha negato l’autorizzazione, dando la stessa motivazione per ambedue le manifestazioni. «Come da prassi consolidatasi negli ultimi dieci anni - scrive al coordinatore del circolo del Pd, Luca de Cataldo - gli spazi pubblici non vengono utilizzati dai partiti per manifestazioni politiche di alcun genere, ad eccezione delle occupazioni per i comizi ed i gazebo in occasione della propaganda elettorale». «E’ incredibile che la Costituzione venga sospesa», commenta Stefano Mutti, vice coordinatore del Pd.

giovedì 8 aprile 2010

La nuova classe dirigente


In un lancio d'agenzia, la prova che la nuova classe dirigente in Italia c'e', e cammina sulle sue gambe:

(AGI) - Roma, 7 apr - Renzo Bossi, figlio di Umberto, ha preso la parola ieri al vertice di Arcore fra Pdl e Lega. Lo rende noto il Presidente della regione Piemonte, Roberto Cota. “Renzo ha preso la parola come tutti - dice Cota - ha detto delle cose interessanti sul suo argomento: lo sport, come aumentare lo sport di base”.(AGI)

mercoledì 7 aprile 2010

Sante y Girardengo



... the rewards for bravery are never enough ...

(da Chupadero!, il primo album della Barnetti Bros Band, cantata da Tom Russell)

lunedì 5 aprile 2010

Sacro e profano


Il comune di Sant'Onofrio, provincia di Vibo, era gia' stato sciolto l'anno scorso per infiltrazione mafiose. Ma oltre agli uffici del comune, e' per la tradizionale processione di Pasqua che i nuovi membri delle drine vengono "battezzati" portando sulle spalle la statua di San Giovanni, segno di forza e di comando. Il parroco don Franco Fragalà, supportato dal vescovo, quest'anno non si piega al volere delle cosche, e ne guadagna due colpi di pistola sul portone. L'articolo di Giuseppe Baldessarro per Repubblica:

SANT'ONOFRIO (VIBO VALENTIA) - Il ruolo di "portatori" era sempre stato in gran parte dei picciotti dei clan della 'ndrangheta. Erano loro a portare sulle spalle le statue della Madonna Addolorata, di San Giovanni e del Cristo Risorto la domenica di Pasqua. Per la tradizionale "Affruntata" gli uomini della 'ndrina si vestivano a festa e si presentavano in chiesa per la processione. Con la spavalderia di chi "chiama a sé" il consenso popolare. Per i "novizi" della cosche era una sorta di debutto in società. Un appuntamento importante per la comunità cattolica del paese, ma anche un'investitura di boss e gregari, di capi e killer. Tutti in strada, piegati sotto il peso del "Santo".
Era così a Sant'Onofrio, ed è così in molti comuni calabresi. Dove il sacro e il profano sono un'unica cosa. Era così fino ai giorni scorsi quando le regole sono cambiate, Fin quando il vescovo di Mileto, Luigi Renzo, ha deciso di far girare per le parrocchie della provincia un "direttorio", un regolamento interno, per le "buone pratiche" nelle manifestazioni pubbliche. E tra le "raccomandazioni" del vescovo proprio quella di tenere lontane dalle processioni le "persone discusse". Un'indicazione seguita dal parroco don Franco Fragalà e dal priore della confraternita che si occupa del sorteggio dei nomi dei portatori, Michele Virdò. Un elenco che non è piaciuto ai boss, come dimostrano i due colpi di pistola esplosi sabato notte contro il cancello d'ingresso del capo della confraternita del Santissimo Rosario. Virdò sabato notte ha chiamato i carabinieri e il parroco, e questi il vescovo, che dopo un breve consulto con i suoi collaboratori e con le forze dell'ordine ha deciso di sospendere la processione, "per evitare ulteriori tensioni". Tutto rimandato quindi, forse a domenica prossima, se vi saranno le condizioni.
A rivelare il ruolo della 'ndrangheta nelle manifestazioni religiose di San'Onofrio fu il pentito Rosario Michienzi, del luogo, autista del commando della strage dell'Epifania consumata negli anni '90 a Sant'Onofrio. Michienzi disse che tutti i "picciotti" che vengono "battezzati" durante l'anno, "fanno la loro prima apparizione pubblica in occasione dell'Affruntata portando sulle spalle la statua di San Giovanni, segno di forza e di comando". Gli altri, intesi come il potere economico e militare del clan, prendono posto sotto le altre statue. Negli anni i posti sotto le statue, che evidentemente sono in numero contenuto, venivano messi all'asta "del cerino". Venivano cioè assegnati a chi faceva l'offerta più alta prima che un cerino si spegnesse. Una pratica sostituita poi, con le "offerte in busta chiusa". In un caso o nell'altro i clan si aggiudicavano buona parte dei posti disponibili. Successivamente, con l'arrivo del vescovo Renzi, anche questa pratica venne messa da parte, per andare ad un sorteggio. Tuttavia, pure in questo caso, tra rinunce "volontarie" e "fortunate" combinazioni, boss e picciotti facevano man bassa tra i portatori delle "vare". Quest'anno non è stato così. E i clan hanno fatto sapere di non gradire l'estromissione.

Che Sant'Onofrio sia un paese dove la 'ndrangheta ha il suo peso lo dimostra anche il fatto che nell'aprile scorso il comune è stato sciolto per presunti condizionamenti mafiosi. Da allora l'amministrazione è retta da una commissione straordinaria che, domenica mattina, è stata informata di quanto accaduto e della sospensione della manifestazione. Nella zona, una delle cosche più potenti è quella dei Bonavota, a cui dopo una serie di arresti, un mese fa, la Guardia di Finanza ha sequestrato beni per 4,5 milioni di euro.