sabato 20 aprile 2013

Attonito

Chi grida al golpe in queste ore e' semplicemente irresponsabile, e non ha nessun appiglio ne' logico ne' politico. Oltretutto questo epilogo, o meglio questo incipit, e anche responsabilita' del M5S che prima sul governo e poi sul quirinale ha giocato al muro contro muro, per demolire invece che per costruire qualcosa, evidentemente fragilissimo. Ora non si lamenti che raccoglie solo i cocci. 
I rappresentanti di un PD indecorosamente diviso hanno dimostrato abbondantemente di anteporre i giochi di potere interni al bene del paese: non gli rimane piu' niente, e uno si domanda che l'hanno fatto a fare.  Una dirigenza totalmente in confusione e' riuscita a sbagliare ogni mossa, a parte le presidenze delle camere, dall'inizio della campagna elettorale a oggi. Siamo riusciti a rientrare nel vicolo cieco dove eravamo qualche settimana fa costretti a perder tempo. Per cosa? 
Ha ragione Mauro Biani: "Non cambia niente per non cambiare niente. Tomasi ci sopravvalutava".
E siamo nelle mani di Enrico Letta, ho detto tutto.

E il PD adesso? Quoto ogni rigo di nonunacosaseria:


In questi anni ho spesso inveito contro il Partito Democratico per la sua incapacità di trasmettere all’esterno un’immagine unitaria, una posizione definita, una procedura snella. Però ero anche orgoglioso di questa sua lacuna. In fondo era l’unico partito in Italia che, per manifesto costitutivo, univa due caratteristiche: non essere un partito basato sul potere carismatico di un singolo e cercare la sintesi tra riferimenti culturali diversi.
Non so cosa succederà ora. Se il PD si spaccherà in due tronconi, se farà la fine della Democrazia Cristiana, se continuerà a fare come ha fatto finora. Dico soltanto che, fuori dal PD, restano solamente partiti personali, che non discutono o fanno semplicemente finta di discutere e che hanno un tasso di demagogia programmatica molto più alto di quello della compagine piddina. Penso, quindi, che l’implosione del PD sia una notizia triste non soltanto per me, ma per tutti quelli che hanno a cuore le sorti della democrazia in Italia. Non posso rassegnarmi a votare un partito dove un tizio si alza la mattina, decide che si restituisce la tassa sugli immobili agli italiani e tutti gli vanno dietro acriticamente.