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lunedì 12 aprile 2010

Scemo e piu' scemo


Ricevo dal Suro un'ottima sintesi delle imbarazzanti dichiarazioni a caldo sulla frana che ha travolto un treno presso Merano.

Tragedia di Merano, ennesima dimostrazione che i politici dovrebbere studiare prima di parlare, o in alternativa stare zitti...
On. Michaela Biancofiore, PdL, chiede «se le società di trasporto locale abbiano la necessaria esperienza per la gestione dei trasporti su rotaia e la relativa manutenzione». Figuriamoci, per vincere il bando di gara basta saper scrivere FS in stampatello.
On.
Michele Meta, PD, chiede di «approvare la nostra proposta di legge depositata in Parlamento che istituisce un'Authority indipendente sui trasporti, con funzioni di controllo e vigilanza, tali da spezzare quello strano meccanismo italiano dove il controllato è anche controllore». Solito ritornello, approva una legge quando non sai che fare.
Ing.
Helmuth Moroder, direttore di esercizio della linea: "l'impianto è munito di un sistema di sicurezza che provvede a un blocco automatico nel caso della caduta di una frana sulla massicciata. La fatalità ha voluto che la frana si sia staccata proprio mentre passava il treno, che così è stato investito in pieno"

E poi dice che gli italiani non si fidano dei politici...

martedì 30 giugno 2009

Informazione


Sempre piu' i media tradizionali cominciano a essere scavalcati dalla rete e dalle persone che la usano per scambiarsi informazioni. Se in Iran e una necessita', necessita' pagata da molti in queste ore con carcere, torture e con la stessa vita (segnalo l'ottimo blogging sull'Iran in italiano di Lorenzo Cairoli), anche da noi a volte puo' essere un modo per arrivare subito dove i fatti stanno avvenendo. E' il caso del videoblog di Raben, che da subito ha aggiornato gran parte della rete sulla tragedia che stava avvenendo alla stazione di Viareggio e nel quartiere circostante. E dato il legame affettivo e particolare che mi lega alla citta' versiliese, affacciata sul mare a ridosso delle splendide apuane, BeffaTotale e' vicino a tutta la citta' e non puo' che infastidirsi come non mai per la solita apparizione del Presidente del Consiglio in cerca di spot personali sul luogo del disastro, puntuale come un corvo sulle disgrazie manco fosse Jessica Fletcher. Apparizione anticipata dal suo "ci penso io a prendere in mano la situazione" - annuncio che agli sfollati abruzzesi ancora nelle tende suona sempre piu' tetro - e seguita dalla solita conferenza stampa di circostanza. Prima di tornare a una qualche cena con i giudici della Corte Costituzionale incaricati di decidere sul lodo Alfano e sulla sua impunita', ingnorati dai media nazionali sempre piu' pilotati da Palazzo Grazioli e rimasti saldamente al loro posto nell'indifferenza generale. E infatti stasera al Tg1, dopo abbondanti servizi abbondantemente splatter per soddisfare gli istinti piu' neri, ecco un intero reportage su Berlusconi a Viareggio e i suoi soddisfatti annunci gia' annunciati da altri in conferenza stampa. Reportage introdotto solo da alcuni secondi di lui che attraversa un acceso rumoreggiare, sapientemente tagliato per sembrare applauso e ignorati dal commento della giornalista. Ecco invece quello che e' successo davvero e che ha costretto Papi a fuggire per un'uscita secondaria dopo l'intervento delle forze dell'ordine:

mercoledì 25 marzo 2009

Guardare al lato positivo


Almeno potremo dire ai nostri nipoti che anche quando c'era lui i treni arrivavano in orario. Oddio, fuor di spot, quasi tutti: anche per i treni si allarga la forbice in Italia tra chi viaggia ad alta velocita' e chi sui carri bestiame.

martedì 10 luglio 2007

Maleferrovie


Dopo un weekend in Italia con il mio amico giapponese (che si e' ustionato la pancia al mare non uso al sole formato global-warming), dopo aver sgranato a piu' non posso per 2 giorni e aver messo su un altro paio di Kg, ci apprestiamo al rientro in Germania. Ovviamente il biglietto comprato sul sito Internet di Trenitalia e ritirato in stazione non corrisponde ai posti per cui abbiamo pagato. Abbiamo prenotato una cuccetta e invece i posti risultano a sedere.

Gia' sfibrati dalla scoperta, noto inutilmente che con le ferrovie tedesche, malgrado prenoti sempre su internet non mi era mai successo. Non paghi assistiamo poi a un'altra desolante macchietta italiana: lo scaricabarile.

Il cuccettista mi manda dal controllore, il controllore dalla capotreno, la quale dopo aver tentato di rimandarmi dal cuccettista, apre le braccia e dice che non puo' farci nulla. Al massimo posso fare ricorso. A chi? Come? Non si sa. In realta' lei poteva assegnarci comunque il posto con una firma, e' in suo potere, ma la cuccetta, che pure avevamo pagato, non ce l'ha data. Vietato assumersi responsabilita'.

Il giapponese mi consola: almeno arriviamo comunque a Monaco. Infatti arriviamo con 1h20' di ritardo e insonni, freschi per una nuova e esaltante giornata di lavoro con 3 riunioni a sorpresa.

Qualcosa mi dice che si tratta di un episodio esemplare.

PS. Per la Veltronata del giorno sul referendum (di cui parlai qualche tempo fa aggiungendo una vignetta, ahime', profetica), rimando a un bel commento di Francesco Costa