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lunedì 17 maggio 2010

Conflitti di interesse


Ci sono voluti addirittura tre mesi ma alla fine il presidente cileno Sebastián Piñera (destra) ha venduto, come promesso in campagna elettorale la sua televisioni, una delle più importanti del paese, Chilevision.
Non è noto il costo dell’operazione, a carico dell’acquirente il fondo Linzor Capital.
A 16 anni dalla sua “scesa in campo”, non è ancora noto quando Silvio Berlusconi venderà le sue televisioni.

PS Il conflitto d’interesse di Piñera non finisce con la vendita di Chilevision.

(da Giornalismo Partecipativo)

lunedì 30 novembre 2009

Our Hero


Finalmente riconosciuti a Beffatotale i meriti che gli spettano. Almeno dalla TV svedese. Qui lo spot che annuncia a tutti gli svedesi di chi si possono veramente fidare.

Come nota Marcello, in realtà gli eroi siamo noi che paghiamo il canone alla Rai, vista la qualità dei programmi. Almeno gli svedesi ti ringraziano con questo bello spot interattivo....

martedì 10 novembre 2009

Senza parole



Questo "editoriale" del direttore del TG1 Augusto Minzolini e' andato in onda ieri al telegiornale delle 20, in vista delle manovre di Berlusconi per scampare in qualche modo ai processi dopo la bocciatura del lodo Alfano. Senza parole, credo ormai che il limite piu' che essere stato passato e' stato del tutto abbattuto.

Senza parole anche per la volonta' del sottosegretario all'economia Nicola Cosentino, accusato da intercettazioni e pentiti di essere in buoni rapporti con il clan camorristico dei Casalesi e per il quale e' arrivata finalmente la richiesta di arresto alla Camera per concorso esterno in associazione mafiosa, di andare avanti nella campagna elettorale per la presidenza della regione Campania. Sostenuto dal centro-destra che subito ha cominciato a gridare senza vergogna e senso del decoro all'ennesima "persecuzione" giudiziaria.

Senza parole lasciano anche le dichiarazioni di Giovanardi sulla morte di Stefano Cucchi, che appare ormai dovuta al pestaggio selvaggio da parte delle guardie carcerarie. Qualche parola la trova Francesco Merlo su Repubblica:

Ma questo non è lo stesso Giovanardi che straparlava dell'aborto e del peccato di omosessualità? Non è quello che difendeva la vita dell'embrione? È proprio diverso il Dio di Giovanardi dal Cristo addolorato di cui si professa devoto. Con la mano sul mento, il gomito sul ginocchio e due occhi rassegnati, il Cristo degli italiani è ben più turbato dai Giovanardi che dai Cucchi

Cantava De Andre' "non mi uccise la morte / ma due guardie bigotte / mi cavarono l'anima / a forza di botte"...

domenica 4 ottobre 2009

Liberta' di stampa

Questa la liberta' di stampa secondo la sala congressi dell'Istituto Veneto di Scienza, Lettere e Arti di Venezia dove mi trovo per una riunione e da dove ho cercato di contattare il sito de L'Unita':


questa la liberta' di stampa secondo Minzolini al TG1, e questa quella di Saviano e dei tantissimi che ieri erano a Roma a dire che non ci stanno.

mercoledì 30 settembre 2009

Il troppo stroppia


...ma quel signore di nome Gianluigi Paragone che lunedì scriveva sulla prima pagina di un giornale che insegnava ai propri lettori come non pagare più il canone Rai, non è lo stesso Gianluigi Paragone nominato vicedirettore di Rai Due in quota partito di Berlusconi (occasionalmente proprietario di Mediaset) cinque giorni prima, DICO BENE?

(via il Russo)

lunedì 28 settembre 2009

Riprenderselo


Questo weekend e' stato caratterizzato dalla corsa al riprenderselo: da Berlusconi che tenta di riprendersi il Papa all'aereoporto (Papa che poi gli ha pure stretto la mano...), passando per Franceschini che prova a riprendersi le sorgenti del Po mentre i leghisti fanno sapere che la sua presenza e' sgradita (perche', la loro no?). Dalla destra che alla festa nazionale del PDL cerca di riprendersi a suon di offese e spintoni la sua vera identita' fascista ormai da troppo malamente dissimulata (e lo sdoganamento del termine "antifascista" come offesa mortale), al tentativo di Mario Valducci di prendersi in esclusiva il senso del ridicolo con la sua inziativa di boicottaggio contro il canone RAI per la presenza di AnnoZero in palinsesto (e io che pagavo, stolto, per avere una tv completamente asservita mentre in realta' i comunisti agivano nell'ombra!). Non ultimo segnalo anche Brunetta che si riprende lo status quo con l'abbandono delle (incostituzionali) norme dette "anti-fannulloni".
L'unico tentativo di riprendersi qualcosa che e' fallito miseramente e' quello dei socialdemocratici tedeschi dell'SPD, che crollano perdendo 11.7% e pagano piu' di ogni altro l'aumento dell'astensione oltralpe: i proporzionalisti di Bersani e gli alleanzisti modello Dellai di Franceschini sapranno cogliere la pesantissima lezione del tracollo di una sinistra che tenta l'alleanza con i moderati stile Große Koalition? Dubito. Anche per questo, nell'ultimo weekend congressuale del PD, vale la frase del giorno dalla presentazione di Gino Berro della mozione Marino: “Io comprerei un’auto usata sia da Bersani sia da Franceschini. Però abbiamo bisogno di un’auto nuova”.

giovedì 24 settembre 2009

Follia infettiva


Un morbo si aggira per il governo. Altro che influenza, sono sempre piu' fuori di testa. Si parte dalle figure cacine rimediate all'ONU sia dal ministro degli esteri Frattini, che applaude da solo a scena aperta il dittatore libico mentre straparla dal podio, al Presidente del Consiglio che si contraddice da solo sempre a proposito di Libia (vedi figura) e sull'ambiente, dopo essersi lamentato che aveva gia' detto tutto Obama. E pensare che l'hanno anche candidato al nobel per la pace, chissa' che ne pensano le famiglie dei caduti di Kabul. A questo punto probabilmente anch'io posso aspirare al nobel per la fisica, mi manca solo la canzoncina... "il gas e la polvere che si incontrano, e il tuo telescopio e' quaaaa"...



Per fortuna arriva anche il nuovissimo generatore di premi meritati da Berlusconi, tante volte i suoi seguaci rimbambiti fossero a corto di idee.
Non male anche i vertici della RAI, che hanno comunicato oggi il bilancio 2009 della tv pubblica, in rosso di 50 milioni di euro definiti dal direttore generale "un risultato straordinario". Guarda caso che cinquanta milioni di euro è giusto quello che la Rai avrebbe preso (ogni anno) da Murdoch se non avesse rifiutato l’offerta per trasmettere nel pacchetto Sky i suoi canali satellitari, offerta respinta su pressione del governo che voleva incentivare il digitale terrestre e favorire Mediaset.
E perche' ignorare la manovra che ha portato i soldi della Robin Tax a coprire anziche' le social card (scariche) ad aumentare i finanziamenti ai giornali di partito? Marcello giustamente si domanda se Robin Hood legge La voce Repubblicana!
E termino con il mega condono di Tvemonti, travestito da scudo, che secondo il Sole24ore (non il Manifesto o simile stampa comunista):

Lo scudo fiscale ter inizialmente assicurava la copertura per due soli reati: omessa e infedele dichiarazione. La nuova formula comprende numerosi reati tributari, alcuni reati penali specifici e soprattutto copre adesso anche le false comunicazioni sociali: questo intervento rende lo scudo più alla portata dell’evasore pentito che è anche imprenditore e amministratore o socio di una azienda.
L’emendamento approvato in Commissione Finanze e Bilancio al Senato, sempre con l’ok del Governo, consente anche alle imprese estere controllate di aderire all’operazione di emersione dei capitali. Non da ultimo, è stata rafforzata la garanzia dell’anonimato allentando l’obbligo di segnalazione in base alle norme dell’antiriciclaggio.

Non male per uno che aveva giurato "mai piu' condoni", e che invece e' arrivato alla terza amnistia del genere nei confronti dei ladri peggiori del paese attuata da un governo Berlusconi!

martedì 15 settembre 2009

Cinegiornale a reti unificate

L'annullamento di Ballaro' e Matrix, per non offuscare lo speciale Porta a Porta di Vespa con solito show del Sultano in occasione della consegna delle prime case ai terremotati di Onna, e' cosi' incredibile che non ci saremmo mai aspettati potesse succedere davvero. Neppure quando il Sultano piazzava ai vertici RAI suoi dipendenti Mediaset, o quando allontanava chi gli era sgradito. E invece eccoci qua, a farci rivenire alla mente i bei tempi andati di altri cinegiornali dei nostri nonni, dove almeno la bonifica si faceva davvero.



E infatti il bello e' che le case consegnate non sono nemmeno quelle del piano C.A.S.A. presunto fiore all'occhiello del governo, ma sono pagate dalla Croce Rossa e progettate e costruite dalla provincia di Trento. E se le case promesse erano di muratura, queste che vedremo consegnate dal Sultano raggiante a reti unificate sono solamente prefabbricate: l'altra brutta notizia per Vespa e' che addirittura dopo il terremoto dell'Irpinia, nel 1981, 150 casette in legno vennero consegnate 122 giorni dopo il sisma, contro le 47 consegnate 162 giorni dopo dal Sultano ma pagate da altri. Neppure puo' dire a ragione "che non esistono altri paragoni al mondo".
La consegna del 4 settembre del primo nucleo di abitazioni del piano governativo e' invece slittato almeno a fine mese, per una discussione sugli espropri con terreni edificati comprati al prezzo di terreni agricoli, e pare per risparmiare molti terreni della Curia. Per nascondere il malumore degli Abruzzesi e l'arrivo dell'inverno, le tendopoli più vistose sono state evacuate e gli sfollati sistemati negli alberghi. Ma di 171 campi ne sono stati chiusi 59 e ci sono ancora 16mila persone nelle tende. Nonostante gli spot e i set cinematografici del Sultano. Ma questo Vespa probabilmente non ce lo dira', per quei pochi che lo vedranno: si sono dimenticati infatti di cancellare dalla programamzione l'ispettore Coliandro...

mercoledì 9 settembre 2009

Santo subito?



... e pensare che, anche se quello che promette fa, neppure sa essere riconoscente. Solo qualche lacrima di coccodrillo...

lunedì 31 agosto 2009

Svolte

"L'Italia ha il dovere di guardare a quanti vogliono venire in Italia con una totale apertura di cuore e di dare a coloro che vengono in Italia la possibilità di un lavoro, di una casa, di una scuola per i figli, la possibilità di un benessere che significa anche la salute e l'apertura di tutti i nostri ospedali alle loro necessità e questa è la politica del mio Governo"


Lo ha detto (dal minuto 3:25 nel video sotto) il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Ness Nessma, programma della televisione satellitare tunisina Nessma TV durante la sua visita nel paese. La TV e' stata acquisita lo scorso anno per il 50 per cento da Mediaset: infatti a un certo punto la conduttrice chiede se “crede che Nessma TV sarà capace di cambiare il volto del Maghreb così come le sue televisioni già hanno fatto con quello dell’Italia?”. Chissa' che ne pensa la Lega della nuova politica del governo sull'immigrazione: perche' nessuno pensa che Silvio stia solo cercando di ingraziarsi i suoi nuovi telespettatori, vero?



Intanto Calderoli si consola ricevendo un premio da una (sedicente) organizzazione cattolica promossa da un consigliere comunale IdV "per aver nella sua azione politica tutelato e promosso la sacralità della vita in armonia con i principi cristiani e con i valori ereditati dalla dottrina sociale della Chiesa Cattolica". Evviva!

mercoledì 15 luglio 2009

Quattro Gatti



Inutile sottolineare come la battuta del servizio del TG3 abbia scatenato una polemica niente male e abbia causato la rimozione del vaticanista del TG3 Roberto Balducci. Scherza coi fanti ma lascia stare i santi...

martedì 30 giugno 2009

Informazione


Sempre piu' i media tradizionali cominciano a essere scavalcati dalla rete e dalle persone che la usano per scambiarsi informazioni. Se in Iran e una necessita', necessita' pagata da molti in queste ore con carcere, torture e con la stessa vita (segnalo l'ottimo blogging sull'Iran in italiano di Lorenzo Cairoli), anche da noi a volte puo' essere un modo per arrivare subito dove i fatti stanno avvenendo. E' il caso del videoblog di Raben, che da subito ha aggiornato gran parte della rete sulla tragedia che stava avvenendo alla stazione di Viareggio e nel quartiere circostante. E dato il legame affettivo e particolare che mi lega alla citta' versiliese, affacciata sul mare a ridosso delle splendide apuane, BeffaTotale e' vicino a tutta la citta' e non puo' che infastidirsi come non mai per la solita apparizione del Presidente del Consiglio in cerca di spot personali sul luogo del disastro, puntuale come un corvo sulle disgrazie manco fosse Jessica Fletcher. Apparizione anticipata dal suo "ci penso io a prendere in mano la situazione" - annuncio che agli sfollati abruzzesi ancora nelle tende suona sempre piu' tetro - e seguita dalla solita conferenza stampa di circostanza. Prima di tornare a una qualche cena con i giudici della Corte Costituzionale incaricati di decidere sul lodo Alfano e sulla sua impunita', ingnorati dai media nazionali sempre piu' pilotati da Palazzo Grazioli e rimasti saldamente al loro posto nell'indifferenza generale. E infatti stasera al Tg1, dopo abbondanti servizi abbondantemente splatter per soddisfare gli istinti piu' neri, ecco un intero reportage su Berlusconi a Viareggio e i suoi soddisfatti annunci gia' annunciati da altri in conferenza stampa. Reportage introdotto solo da alcuni secondi di lui che attraversa un acceso rumoreggiare, sapientemente tagliato per sembrare applauso e ignorati dal commento della giornalista. Ecco invece quello che e' successo davvero e che ha costretto Papi a fuggire per un'uscita secondaria dopo l'intervento delle forze dell'ordine:

sabato 18 aprile 2009

Bacchette e Raiset

Mentre il Presidente del Consiglio fa le nomine della televisione di stato a casa sua, praticamente spostando un po' di suoi dipendenti e leccaculi vari da Mediaset a Raiset, ricomincia a soffiare nell'azienda di Viale Mazzini un vento Bulgaro. Un vento sospinto da chi ormai neppure si vergogna di minacciare pubblicamente i giornalisti come il suo amico Putin.



E le conseguenze sono tanto drammatiche quanto grottesche. Se il capo d'Italia dice ai terremotati "non ho la bacchetta magica", nessuno si scandalizza per la battuta. Se un mago col senso dello stato gliela fornisce, le lingue felpate delle vallette si srotolano come tappeti dopo una fase breve ma intensa di panico autentico. La misura e' colma: se tolgono Silvan dalla TV abbiamo un esercito di fans pronti a marciare sulla Rai per far sparire i leccaculo al grido di "Sim Sala Bim"

martedì 7 aprile 2009

Sciacallaggio


Mentre il TG1 riesce ad andare avanti per 2 minuti vantandosi dei dati degli ascolti grazie al terremoto (dopo aver praticamente ignorato, ad esempio, le 700 vittime migranti che nel solo mese di Marzo hanno perso la vita cercando di raggiungere la fortezza europa che evidentemente fanno meno share), piano piano si scopre che tra i veri sciacalli di questa tragedia la TV nazionale e' in buona compagnia.
In prima fila il gigante delle costruzioni italico del gruppo FIAT, Impregilo Spa, che ha costruito l'ospedale San Salvatore dell’Aquila. Una struttura sanitaria inaugurata nel 2000 in una zona notoriamente a elevato rischio sismico, ma danneggiata dal sisma al punto da essere dichiarata inagibile al 90 per cento. E si scopre anche che i problemi di agibilita' e di mancato rispetto delle norme antisismiche erano gia' venuti fuori nel 2005. L'Impregilo e' la stessa societa' pesantemente implicata nell'emergenza rifiuti in Campania, dato che gesdtiva dal 2000 lo smaltimento dei rifiuti a Napoli, che è riuscita a incrementare esponenazialmente le spese per i lavori della TAV con annessi danni ambientali, che ha recenetemente ottenuto una proroga di tre anni dei lavori sulla Salerno-Reggio Calabria con lo stanziamento di ulteriori fondi nonostante il fatto che i cantieri sono aperti dal 1997, che continua ad ottenere appalti dai governi italiani e all'estero, causando ovunque danni ambientali a non finire. Ed e' la stessa che ha ottenuto dal governo l'appalto per il Ponte di Messina e le nuovissime e fighissime centrali nucleari. Siamo in buone mani.
E a questo punto, sempre a proposito di sciacalli, non accorpare il referendum sarebbe criminale.

giovedì 8 gennaio 2009

Fiducia e slogan


La Camera approva la fiducia posta come ormai consuetudine anche sul decreto "Gelmini" sull'Universita'. Dello specifico del decreto si parlava gia' qua in gran dettaglio, come pure dell'inconsistenza dell'opposizione che si e' concentrata solo su aspetti marginali tralasciando le cose gravi.

Devo dire che piu' in generale sono abbastanza stufo del modo caciarone di fare "politica" di casa nostra. In queste vacanze passate tra Roma e Firenze mi hanno, come sempre, colpito due cose: i manifesti in strada, soprattutto a Roma, fatti di slogan assolutamente inutili o di cui ci si dovrebbe solo vergognare (e di cui parlano gia' molti altri in rete), e i telegiornali, fatti solo di commenti insulsi di politici a delle notizie, anche dall'estero, che non vengono neppure date e rimangono misteriose. Tutto si riduce a un battibecco di frase fatte e slogan vuoti in cui l'unica cosa importante e' criticare l'altro, spesso su aspetti inconsistenti o del tutto privi di interesse. E dal poco che ho visto prima di tornarmene in Germania, anche su Gaza le televisioni e le radio tricolori non e' che stessero facendo grandi sforzi per farci capire un minimo piu' in profondita' che cosa stia succedendo. Nel dubbio, tra le altre buone letture che si possono fare e le molte letture ideologiche di una specie o dell'altra, mi sto leggendo attentamente Distanti Saluti, specialmente qua e qua.

mercoledì 3 dicembre 2008

Misure anticrisi: pay-ecology


Dice che il governo ha riportato al 19% l'aliquota IVA alle pay-tv, che era al 10% da quanto il governo Dini volle fare un favore alla TelePiu' di Berlusconi, con voto decisivo di Bertinotti. Oggi Berlusconi non ha piu' pay-tv, quindi pensa bene di alzare l'aliquota al suo piu' pericoloso concorrente che lo sta facendo innervosire non poco. Sky tuona con spot contro il governo, il quale si vede inondata la casella postale di email di protesta (dimostrazione che i media l'opinione pubblica la smuovono eccome: solo una manciata di firme per l'appello contro l'emendamento della lega che vuol togliere le cure agli stranieri non in regola). La sinistra si straccia le vesti per una nuova e fondamentale bataglia dopo la commissione di vigilanza RAI, Berlusconi dice che e' una vergogna che la sinistra protesti per le imposte ai ricchi 4 milioni di cittadini possessori di abbonamenti Sky. Peccato che fatta da lui una cosa simile e' sbagliata comunque, ma ormai il conflitto di interessi e' una roba per stranieri e secchioni.
Quello che invece non dice ne' Berlusconi ne', ancor piu' gravemente, quasi nessuno a sinistra, e' che ristrutturare la propria casa secondo criteri ecologici per diminuire gli sprechi e usare energie rinnovabili e' oggi ancora piu' di ieri una cosa da ricchi, di quelli veri.
Come mi segnala Paolo, andatevi a leggere l'Art. 29 del decreto 28 novembre 2008 "recante misure urgenti per il SOSTEGNO a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anticrisi il quadro strategico nazionale" (mi è sembrato il caso di evidenziare la parola SOSTEGNO), e leggetevi bene almeno un paio di volte il comma 11, per finire in bellezza:

Art. 29
6. Le detrazioni di cui all’articolo 1, commi da 344 a 347, della legge 27 dicembre 2006, n.296, come prorogate dall’articolo 1, comma 20, della legge 28 dicembre 2007, n. 244, sono confermate, fermi restando i requisiti e le condizioni previste nelle norme sopra richiamate nonché nel decreto del Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico 19 febbraio 2007, secondo le disposizioni del presente articolo.

7. Per le spese sostenute nei tre periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2007, i contribuenti inviano alla Agenzia delle entrate, esclusivamente in via telematica, anche mediante i soggetti di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, e successive modificazioni, apposita istanza per consentire il monitoraggio della spesa e la verifica del rispetto dei limiti di spesa complessivi pari a 82,7
milioni di euro per l’anno 2009, a 185,9 milioni di euro per l’anno 2010, e 314,8 milioni di euro per l’anno 2011. L’Agenzia delle entrate esamina le istanze secondo l’ordine cronologico di invio delle stesse e comunica, esclusivamente in via telematica, entro 30 giorni dalla ricezione dell’istanza, l’esito della verifica stessa agli interessati. La fruizione della detrazione è subordinata alla ricezione dell’assenso da parte della medesima Agenzia. L’assenso si intende non fornito decorsi 30 giorni dalla presentazione dell'istanza senza esplicita comunicazione di accoglimento da parte dell’Agenzia delle entrate.
8. Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto e da pubblicare sul sito Internet dell’Agenzia delle entrate è approvato il modello da utilizzare per presentare l’istanza di cui al comma 7, contenente tutti i dati necessari alla verifica dello stanziamento di cui al medesimo comma 7, ivi inclusa l’indicazione del numero di rate annuali in cui il contribuente sceglie di
ripartire la detrazione spettante.
9. Per le spese sostenute nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007, l’istanza di cui al comma 7 è presentata a decorrere dal 15 gennaio 2009 e fino al 27 febbraio 2009. Per le spese sostenute nei due periodi d’imposta successivi, l’istanza è presentata a decorrere dal 1° giugno e fino al 31 dicembre di ciascun anno.

10. I contribuenti persone fisiche che, per le spese sostenute nell’anno 2008 per gli interventi di cui all’articolo 1, commi da 344 a 347, della citata legge n. 296 del 2006, non presentano l’istanza di cui al comma 7 o ricevono la comunicazione di diniego da parte dell’Agenzia delle entrate in ordine alla spettanza delle detrazioni di cui al comma 6, beneficiano di una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, pari al 36% delle spese sostenute, sino ad un importo massimo delle stesse pari a 48.000 euro per ciascun immobile,
da ripartire in 10 rate annuali di pari importo.
11. Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, da pubblicare sul sito Internet della medesima Agenzia è comunicato l’esaurimento degli stanziamenti di cui al comma 6.

In pratica, quanti anche nel 2008 appena trascorso abbiano deciso di ristrutturare casa, magari puntando un pò in alto delle proprie possibilita' ma certi di recuperare le spese per il risparmio energetico per una percentuale del 55% (in 10 anni), e che magari hanno basato il bilancio familiare proprio su questo, si ritrovano questa percentuale sicuramente calata al 36%. E questo finchè ci sono i fondi per coprire il rimborso. Le conseguenze sono ovvie: portafogli personale, famiglie incasinate, crisi nel settore dell'impiantistica, perdita di posti di lavoro, lavoro nero, nessun rispetto per l'ambiente. Mi sembranno ottimi sostegni, veramente ottimi. Questa poi della retroattività e' la cosa piu' grave. Da quando in qua si cambiano le regole nel corso di una partita?

martedì 25 novembre 2008

La grande paura e' finita


Possiamo finalmente togliere i sacchi di sabbia dalle finestre. Come ci spiega il rapporto Demos in collaborazione con l'Osservatorio di Pavia per Unipolis sulla rappresentazione della sicurezza, nell'ultimo anno si è ridotta sensibilmente la percezione della minaccia prodotta dalla criminalità a livello nazionale e soprattutto nel contesto locale. Dai sondaggi emerge che oggi il problema più urgente per il 31% degli italiani è la criminalità comune. Un anno fa era piu' del 40%. Il 21% indica l’immigrazione, 5 punti meno di un anno fa. Gli immigrati stessi sono considerati “un pericolo per la sicurezza” dal 36% degli italiani: quasi 15 punti percentuali meno di un anno fa e 8 rispetto allo scorso maggio. Il legame fra criminalità comune, sicurezza e immigrazione che, negli ultimi anni, è apparso inscindibile, agli occhi dei cittadini, oggi sembra essere se non sparito drasticamente calato.
Merito del Governo e della sua Emergenza? Tutt'altro: gli sbarchi dei clandestini, ad esempio, sono raddoppiati nel 2008 rispetto all'anno precedente, e i reati erano gia' in calo prima di Berlusconi. Come sempre piu' spesso avviene,
non sono i fatti ad aver cambiato le opinioni ma al contrario le opinioni si sono separate definitivamente dai fatti. Se infatti da un lato la paura dei cittadini si e' spostata sulla crisi economica (e invece dei campi Rom si bruciano i poveracci per esorcizzarla), dall'altro la ricerca spiega dati alla mano come sulla programmazione dei telegiornali di prima serata ci sia stata una forte crescita di notizie sulla criminalità comune nell'autunno di un anno fa e un successivo declino, particolarmente rapido dopo maggio. Il peso delle notizie "ansiogene" è risultato, udite udite, nettamente più elevato sulle reti Mediaset. Oggi semplicemente spaventare la gente non paga piu', se non si e' capaci con poche migliaia di soldati per strada di fronteggiare i veri problemi. Cosi' Michele Serra sull'Amaca di Repubblica:

Ci sono cose che già si sanno, o perlomeno si intuiscono. Ma vederle nero su bianco, confermate e dimostrate, lascia ugualmente di stucco. Ieri questo giornale ha dato giustamente largo spazio a uno studio realizzato dall’istituto Demos in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia. Lo studio dice questo: la paura del crimine, che tanta parte ha avuto nell’ultimo esito elettorale, non si fonda su dati reali. I crimini sono in calo. In aumento esponenziale, invece, è stata la quantità di cronaca nera diffusa dalla televisione: i telegiornali Mediaset al primo posto, il Tg3 il meno zelante in questo mercato dello spavento. L’overdose di notizie ansiogene riguarda l’intero 2007 e il primo semestre del 2008. Negli ultimi mesi (dopo le elezioni) la cronaca nera nei telegiornali è drasticamente scemata. Lo studio aggiunge, ed è quasi pleonastico, che paura e insicurezza sono sentimenti direttamente proporzionali al numero di ore che si trascorrono davanti alla televisione. Chi ne vede molta è spaventatissimo. Chi ne vede poca lo è assai meno, probabilmente anche perché esce più spesso di casa e ha dunque modo di farsi un’idea reale, empirica e personale, di quello che accade. Che la paura fosse un’arma politica già lo si sapeva. Che la sua diffusione fosse così sapientemente pilotata lo si poteva solo sospettare. Ora è una certezza.

giovedì 16 ottobre 2008

Viva l'Europa (7)


Per salvarci dall'emergenza che monta, prova almeno a tenderci una mano l'Unione Europea, che boccia senza appello il succo dello strombazzato piano del governo su sicurezza e immigrazione. Da L'Unita':

Ora è costretto ad ammettere l’errore. E a fare retromarcia. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni, in audizione davanti al Comitato Schengen, non può più continuare a dire che le sue politiche in materia di immigrazione sono «del tutto conformi alle direttive Ue», come ha fatto negli ultimi mesi. Ora è costretto ad ammettere che la norma contenuta nel pacchetto sicurezza che prevede l'allontanamento dei cittadini comunitari senza casa e reddito è «eccessiva». Punto. Ed è anche costretto a fare retromarcia sull’idea di mandare in carcere chi è senza permesso di soggiorno. Il reato di immigrazione clandestina resta, ma sarà punito con una sanzione pecuniaria e non, come prevedeva il pacchetto sicurezza, con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Punto (continua)

Sempre a proposito di Europa(7), la vergognosa manovra del governo per salvare Retequattro. Resta da capire se il Consiglio di Stato, il cui verdetto definitivo sulla vicenda è atteso per il 16 dicembre prossimo, accetterà la proposta del ministero. Da L'Unita':

Pur di non rischiare di perdere Retequattro, anche se ormai era praticamente impossibile, il governo ha trovato le frequenze per Europa7. Ma, sia chiaro, Mediaset non ci rimetterà nulla, le frequenze Berlusconi le toglie a RaiUno. In realtà, nemmeno l’ammiraglia Rai perderà spazio, semplicemente la una riorganizzazione dello spettro di frequenze finora occupate dal primo canale, renderà disponibile un nuovo spazio che il ministero assegnerà a Europa7. Giusto per risolvere anche questa grana. (continua)

sabato 23 agosto 2008

Insicurezza percepita


«Un mio amico siciliano d'un piccolo paese della campagna agrigentina dove ancora risiede sua madre ottantenne, mi ha raccontato un suo colloquio telefonico con la mamma. "Era più tranquilla, mi ha detto, perché stavano per arrivare i militari. Quali militari?, gli ho chiesto. I soldati, quelli dell'esercito. Ma chi te l'ha detto? La televisione. Ma non arriveranno mai nel nostro paese. Invece sì, la televisione l'ha detto. E perché sei più tranquilla? Perché cacceranno gli zingari che rubano i soldi e anche i bambini. Ma non ci sono mai stati zingari da noi. No, ma sono pericolosi e rubano tutto. Mamma, hai mai visto uno zingaro nella tua vita? No, però la televisione dice che sono pericolosi, ma adesso che arrivano i militari mi sento rassicurata. Da noi però c'è la mafia, le ho detto io. Sì, mi ha risposto, ma quelli li conosciamo, sono del paese"».

Eugenio Scalfari, L´Espresso




A proposito di propaganda, qualche sera fa mi sono visto 300, lasciando ahime' momentaneamente da parte ogni mia resistenza dopo molteplici "non fare lo spocchioso e' solo un fumetto su un fatto storico": mai vista simile concentrazione di propaganda filo-imperialista infarcita di razzismo concentrata in un'ora e mezzo di film. Rimando in merito all'ottima lezione di Wu Ming 1.

lunedì 4 agosto 2008

Marketing


Grillo finalmente ammette ai suoi seguaci che le firme del V-Day (come previsto) non servivano a nulla. Anzi, secondo il famoso teorema dell'utensile, a qualcosa secondo lui si': a contarsi. Peccato avesse promesso mirabolanti referendum per sconfiggeri quelli che promettono e non mantengono. Da che pulpito. "Molti mi dicono che i Vday sono stati come una botta e via. I Vday sono serviti a vederci, toccarci, sorridere e affermare il nostro diritto a gridare che siamo vivi, siamo ancora vivi. Non ci hanno battuto e non ci batteranno mai". E io che credevo fossero serviti a vendere DVD... beata innocenza!