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martedì 15 settembre 2009

Cinegiornale a reti unificate

L'annullamento di Ballaro' e Matrix, per non offuscare lo speciale Porta a Porta di Vespa con solito show del Sultano in occasione della consegna delle prime case ai terremotati di Onna, e' cosi' incredibile che non ci saremmo mai aspettati potesse succedere davvero. Neppure quando il Sultano piazzava ai vertici RAI suoi dipendenti Mediaset, o quando allontanava chi gli era sgradito. E invece eccoci qua, a farci rivenire alla mente i bei tempi andati di altri cinegiornali dei nostri nonni, dove almeno la bonifica si faceva davvero.



E infatti il bello e' che le case consegnate non sono nemmeno quelle del piano C.A.S.A. presunto fiore all'occhiello del governo, ma sono pagate dalla Croce Rossa e progettate e costruite dalla provincia di Trento. E se le case promesse erano di muratura, queste che vedremo consegnate dal Sultano raggiante a reti unificate sono solamente prefabbricate: l'altra brutta notizia per Vespa e' che addirittura dopo il terremoto dell'Irpinia, nel 1981, 150 casette in legno vennero consegnate 122 giorni dopo il sisma, contro le 47 consegnate 162 giorni dopo dal Sultano ma pagate da altri. Neppure puo' dire a ragione "che non esistono altri paragoni al mondo".
La consegna del 4 settembre del primo nucleo di abitazioni del piano governativo e' invece slittato almeno a fine mese, per una discussione sugli espropri con terreni edificati comprati al prezzo di terreni agricoli, e pare per risparmiare molti terreni della Curia. Per nascondere il malumore degli Abruzzesi e l'arrivo dell'inverno, le tendopoli più vistose sono state evacuate e gli sfollati sistemati negli alberghi. Ma di 171 campi ne sono stati chiusi 59 e ci sono ancora 16mila persone nelle tende. Nonostante gli spot e i set cinematografici del Sultano. Ma questo Vespa probabilmente non ce lo dira', per quei pochi che lo vedranno: si sono dimenticati infatti di cancellare dalla programamzione l'ispettore Coliandro...

martedì 7 aprile 2009

Sciacallaggio


Mentre il TG1 riesce ad andare avanti per 2 minuti vantandosi dei dati degli ascolti grazie al terremoto (dopo aver praticamente ignorato, ad esempio, le 700 vittime migranti che nel solo mese di Marzo hanno perso la vita cercando di raggiungere la fortezza europa che evidentemente fanno meno share), piano piano si scopre che tra i veri sciacalli di questa tragedia la TV nazionale e' in buona compagnia.
In prima fila il gigante delle costruzioni italico del gruppo FIAT, Impregilo Spa, che ha costruito l'ospedale San Salvatore dell’Aquila. Una struttura sanitaria inaugurata nel 2000 in una zona notoriamente a elevato rischio sismico, ma danneggiata dal sisma al punto da essere dichiarata inagibile al 90 per cento. E si scopre anche che i problemi di agibilita' e di mancato rispetto delle norme antisismiche erano gia' venuti fuori nel 2005. L'Impregilo e' la stessa societa' pesantemente implicata nell'emergenza rifiuti in Campania, dato che gesdtiva dal 2000 lo smaltimento dei rifiuti a Napoli, che è riuscita a incrementare esponenazialmente le spese per i lavori della TAV con annessi danni ambientali, che ha recenetemente ottenuto una proroga di tre anni dei lavori sulla Salerno-Reggio Calabria con lo stanziamento di ulteriori fondi nonostante il fatto che i cantieri sono aperti dal 1997, che continua ad ottenere appalti dai governi italiani e all'estero, causando ovunque danni ambientali a non finire. Ed e' la stessa che ha ottenuto dal governo l'appalto per il Ponte di Messina e le nuovissime e fighissime centrali nucleari. Siamo in buone mani.
E a questo punto, sempre a proposito di sciacalli, non accorpare il referendum sarebbe criminale.

lunedì 6 aprile 2009

La terra trema


Mentre le cifre della tragedia in Abruzzo continuano a crescere, i giornalai speculano e il paese a rendersi conto di quello che e' successo, impazzano le polemiche per le "previsioni" basate su misure del Radon di Gioacchino Giampiero Giuliani, un tecnico dell’Istituto nazionale di astrofisica che lavora pero' come collaboratore presso i Laboratori del Gran Sasso dell’INFN, che sarebbero cadute inascoltate.
Dal momento che non sono un geologo, mi sono messo a cercare qualche informazione in piu'. Sono partito dal comunicato stampa dell INAF, ente che dovrebbe provvedere al mio sostentamento, e mi sono fermato al riassunto migliore che mette in ordine gli eventi, quello di Marco Cattaneo:

[...] In ordine cronologico, a quel che ho potuto ricostruire , il primo tra i recenti interventi di Gioacchino Giuliani è stato questo, su Donne Democratiche, il 24 marzo. Qui Giuliani dice: “Mi sento di poter tranquillizzare i miei concittadini, in quanto lo sciame sismico andrà scemando con la fine di marzo.”
Eppure pochi giorni dopo, domenica 29 marzo, lo stesso Giuliani (secondo la ricostruzione del “Corriere”), annuncia al sindaco di Sulmona che di lì a poche ore la città sarà colpita da un sisma devastante. Il sindaco, dal Congresso del PDL, è comprensibilmente turbato. Nella città abruzzese, raccontano i cronisti, la gente è in strada con coperte e materassi. E in effetti la notte di domenica 29 marzo un sisma c’è, ma è di magnitudo 4, e si inserisce normalmente nel contesto dello sciame sismico di bassa intensità che sta colpendo la regione ormai da mesi.
Pochi giorni dopo Guido Bertolaso denuncia l’accaduto, con parole forti, e Giuliani viene denunciato per “procurato allarme”.
Ieri notte, alle 3.32 ora italiana, il sisma di magnitudo 6,3 che sconvolge la parte appenninica dell’Abruzzo. E, nel giro di poche ore, la polemica in cui Bertolaso viene messo sotto accusa anche da alcune autorità (alle 14.26 la presidente della provincia dell’Aquila dichiarava: “Era una tragedia annunciata. L’allarme dei giorni scorsi è stato sottovalutato”).
E il diretto interessato, Giuliani, chiede le scuse di Bertolaso e immediatamente viene indicato da mezzo web come una specie di eroe nazionale inascoltato.
Io, che geologo non sono e fino a ieri ero convinto che non si potessero prevedere i terremoti, mi pongo un sacco di domande.
Come si spiega che il terremoto devastante previsto per domenica 29 marzo non sia avvenuto? Come si spiega che per il terremoto violento di questa notte non sia stato lanciato l’allarme dallo stesso Giuliani o dai suoi collaboratori? Giuliani spiega nelle interviste di oggi che il sisma era prevedibile, e che ieri sera lo vedeva anche dai sismografi. Perché non ha nuovamente lanciato l’allarme?
Si può dire “prevedere i terremoti”, se lo annuncio una settimana prima in un posto e invece succede una settimana dopo in un altro? Intendo dire: se si fosse dato retta al primo allarme si sarebbe evacuata Sulmona per un paio di giorni, immagino. Poi, tutti a casa. Il terremoto invece ha colpito più a nord, e una settimana dopo. Come si fa a dire che era una tragedia annunciata?
Lo sciame sismico in corso in Abruzzo è lì da mesi. Ma un episodio violento avrebbe potuto esserci oppure non esserci. Il 24 marzo, secondo lo stesso Giuliani, tutto si sarebbe esaurito entro pochi giorni…
Dalla cronaca, francamente, mi pare di capire che hanno ragione i geologi: non si possono prevedere i terremoti. Non con quel grado di certezza che permette di dire quanto saranno violenti e quando accadranno entro un ragionevole margine di approssimazione.
Peraltro le misure del radon, considerato un importante precursore sismico, sono allo studio da decenni. Su google scholar, il primo articolo che parla anche di radon tra i precursori sismici si intitola così: Earthquake prediction: a physical basis. Ha 270 citazioni, ed è uscito su “Science” nel 1973. Dunque non è che i geologi di tutto il mondo sono degli sprovveduti. Piuttosto non ritengono di avere ancora abbastanza informazioni dai precursori sismici per dire di poter prevedere i terremoti.
Davanti al disastro che ha colpito l’Abruzzo, però, a uno come me sono venute in mente anche altre domande, che invece non mi sembrano emergere con chiarezza. Come si è detto, il sisma abruzzese è stato di magnitudo 6,3. Lo scorso anno, a metà giugno, un forte sisma in Giappone ha provocato 13 morti, più di 350 feriti e circa 2000 persone hanno perso la casa. Ma era di magnitudo 7,2. Un confronto con i più recenti sismi italiani può dare un’idea: in Friuli, nel 1976, un sisma di magnitudo 6,4 ha provocato 989 morti; il terremoto dell’Irpinia del 1980, di magnitudo 6,9, ha provocato 2735 morti, 9000 feriti e 280.000 sfollati.
Paragonato al sisma dell’Abruzzo, quello di Iwate-Miyagi dello scorso anno ha liberato 30 volte più energia: com’è possibile che un terremoto molto più debole in Italia provochi molte più vittime e molti più senzatetto?
Credo che ce ne sia abbastanza per porsi domande serie sullo stato del patrimonio abitativo nazionale, sul grado di sicurezza dell’edilizia residenziale anche in zone notoriamente sismiche, quale è tutta la dorsale appenninica. E per chiedersi se non sia il caso di avviare un imponente intervento strutturale sul patrimonio edilizio del paese, prima di pensare a concedere l’ampliamento delle villette “fai-da-te”. Ho il dubbio, però, che queste domande non se le farà nessuno.
N.B. È peraltro singolare che in un paese a rischio sismico come l’Italia l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sia nella situazione denunciata da Leonardo Coen nel suo blog o dallo stesso presidente dell’INGV, Enzo Boschi, in questa lettera al Governo del 1° ottobre scorso.

Aggiungo io che e' anche singolare che la Protezione Civile e Bertolaso fossero piu' impegnati nell'organizzazione del G8 alla Maddalena (sebbene le decisioni prese in queste sedi forse richiedano davvero interventi di protezione civile) e a vedersela con i tagli del governo che a monitorare le scosse. Si tagliasse meno il ramo su cui si e' seduti probabilmente in Italia le cose andrebbero meglio.
Ma lasciamo per un momento le polemiche da parte per farsi vicino alle famiglie private delle loro case e dei loro cari.

martedì 16 dicembre 2008

Dal tramonto all'Alba


Le elezioni ragionali in Abruzzo per rimpiazzare Del Turco, presidente PD dimesso si dopo essere stato arrestato a seguito di un’indagine di tangenti, sono andate secondo il copione previsto da tutti, nonostante il rumore suscitato per il voto di scambio alla luce del sole. Affluenza che crolla del 15%, segno evidente di sfiducia assoluta nella possibilita' di riscatto di una politica sempre piu' distante e sempre piu' impegnata a curare i propri interessi: come se fossero mancati i motivi, anche Luciano D’Alfonso, segretario regionale del PD e sindaco di Pescara, è stato arrestato poche ore fa accusato di concussione, mentre a Roma si continua a negare che esista una questione morale nel PD. Netto il verdetto del 53% che e' andati a votare: il PD perde 13 punti, Di Pietro ne prende 8 e va al 15%: eppure qualcuno nel PD giura che la colpa sia della mancata alleanza con l'UDC (fermo al 5%) per andare con l'Italia dei Valori. In realta', come spiega Costa su Giornalettismo, "la cosa è andata bene a tutti, naturalmente: dato che si deve perdere, meglio perdere tutti piuttosto che rischiare che qualcuno vada benino e gli altri quindi vadano ancora peggio. Fossero andati da soli, Di Pietro, Veltroni e la sinistra, avrebbero avuto ognuno la responsabilità del proprio risultato. Oggi, invece, Di Pietro può dare la colpa a Veltroni, Veltroni può dare la colpa a Di Pietro, Ferrero può dare la colpa a Veltroni e Di Pietro. Che è quello che volevano tutti, il motivo per cui erano andati tutti insieme: poterla buttare in caciara un minuto dopo la chiusura delle urne".
Le cose non vanno meglio nell'avvicinamento alle primarie per le amministrative nel resto d'Italia: tra quello che accade a Suzzara (MN) e quello che continua a succedere a Firenze pare proprio che a parecchi nel PD e limitrofi le primarie vadano bene solo se a vincere e chi e' stato prescelto vicino ai caminetti di Roma, piuttosto che dai cittadini.
Per fortuna che in tanto grigiore, dopo il tramonto arriva l'Alba: la Parietti pronta a scendere in campo per la segreteria. Chissa' se anche in quel caso si parlera' di primarie truccate per raggiungere definitivamente il fondo...

martedì 25 novembre 2008

Sdoganamenti


Finalmente sdoganato ufficialmente il voto di scambio. Il candidato della PdL alla presidenza della Regione Abruzzo Gianni Chiodi manda alle tv locali e su YouTube uno spot in cui annuncia colloqui di lavoro ("selezione" e "avviamento all'imprenditorialità") entro il 31 Gennaio per chiunque si registri presso i gazebo "Tutti i Giovani del Presidente". Qui lo spot integrale da non perdere.
Come sempre accade, la difesa di Chiodi suona ancora piu' patetica dello scivolone lapalissiano dello spot:

Il messaggio del video rischiava di essere strumentalizzato rispetto alle reali intenzioni del progetto e per questo motivo ho deciso di non farlo trasmettere. Lo spot è stato inserito in maniera inopportuna nel sito Internet, ma è rimasto on line soltanto per poche ore.
Subito dopo le elezioni inizierò il censimento per far partire il mio progetto di imprenditorializzazione dei giovani abruzzesi, attraverso una formazione che sarà quella di cui si avverte realmente il bisogno nella nostra regione. Una formazione professionale che verrà fatta in funzione dei giovani abruzzesi, e non per i formatori come accaduto con il Governo regionale di centrosinistra. E’ urgente che la politica la smetta di parlare dei giovani ma faccia cose concrete per loro.

Gianni Chiodi

Cose concrete come scambiare con la vaga promessa di un colloquio di lavoro la certezza della propria facolta' di scegliere. Viva il clientelismo finalmente alla luce del sole. Roba da Chiodi.