Maleferrovie
Dopo un weekend in Italia con il mio amico giapponese (che si e' ustionato la pancia al mare non uso al sole formato global-warming), dopo aver sgranato a piu' non posso per 2 giorni e aver messo su un altro paio di Kg, ci apprestiamo al rientro in Germania. Ovviamente il biglietto comprato sul sito Internet di Trenitalia e ritirato in stazione non corrisponde ai posti per cui abbiamo pagato. Abbiamo prenotato una cuccetta e invece i posti risultano a sedere.
Gia' sfibrati dalla scoperta, noto inutilmente che con le ferrovie tedesche, malgrado prenoti sempre su internet non mi era mai successo. Non paghi assistiamo poi a un'altra desolante macchietta italiana: lo scaricabarile.
Il cuccettista mi manda dal controllore, il controllore dalla capotreno, la quale dopo aver tentato di rimandarmi dal cuccettista, apre le braccia e dice che non puo' farci nulla. Al massimo posso fare ricorso. A chi? Come? Non si sa. In realta' lei poteva assegnarci comunque il posto con una firma, e' in suo potere, ma la cuccetta, che pure avevamo pagato, non ce l'ha data. Vietato assumersi responsabilita'.
Il giapponese mi consola: almeno arriviamo comunque a Monaco. Infatti arriviamo con 1h20' di ritardo e insonni, freschi per una nuova e esaltante giornata di lavoro con 3 riunioni a sorpresa.
Qualcosa mi dice che si tratta di un episodio esemplare.
PS. Per la Veltronata del giorno sul referendum (di cui parlai qualche tempo fa aggiungendo una vignetta, ahime', profetica), rimando a un bel commento di Francesco Costa
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