mercoledì 18 luglio 2007

Perche' non firmo per il referendum


Sono gli ultimi giorni validi per la raccolta delle firme per il referendum abrogativo di alcuni stralci della legge elettorale approvata durante la scorsa legislatura. Ne avevo gia' parlato tempo fa, e l'opinione in merito non e' cambiata. Ma visto che qualcuno, per qualche oscuro motivo, me l'ha chiesto, ribadisco che valuto l'attuale legge elettorale una "porcata", come d'altronde l'ha definita lo stesso promotore. Ma tuttavia le modifiche proposte nel referendum andrebbero a mio giudizio a cambiare qualcosa di pessimo in qualcosa che resta ancora irrimediabilmente inaccettabile.

Sul terzo quesito, quello delle candidature multiple in piu' collegi, nulla da dire. E' l'unico a cui voterei Si' se si raggiungesse la quota di firme. Si abolisce la possibilita' di candidarsi in piu' collegi, in modo da evitare di blindare la propria presenza in parlamento e di poter disporre del destino altrui scegliendo dove rinunciare per liberare il seggio, cosi' da decidere chi va in Parlamento e chi no fra i primi esclusi.

Per quanto riguarda gli altri due quesiti, ritengo uno sbarramento all'8% in Senato davvero troppo elevato. E' giusto garantire la governabilita', ma non a scapito della rappresentativita'. Il premio di maggioranza alle lista e non alla coalizione, come ben chiarito anche da Skeight in un suo post, rischia poi di creare alleanze farlocche che si disintegrano appena dopo le elezioni, o di consegnare a una lista col 25% dei voti il 55% dei seggi, che mi sembra davvero inaccettabile.

Oltretutto, la maggiore porcata della legge attuale, ovvero le liste bloccate che tanto abbiamo contestato anche per le primarie del PD, non possono essere toccate dal referendum. Quindi i benefici direi che sono pochi, e le modifiche sono in alcuni casi ancora peggiori. Speriamo piuttosto nel varo di una legge completamente nuova da parte del Parlamento il piu' presto possibile, anche se accontentare il desiderio di sopravvivenza e di acquisire vantaggi delle diverse parti politiche sembra sempre piu' difficile.

Nessun commento: