lunedì 14 marzo 2011

New York 2018: parchi e piste

Ricevo e volentieri pubblico questo esclusivo materiale intercettato da Mark Surace, detto Suro, tra gli ambienti democratici Newyorkesi. Ogni riferimento a persone o eventi toscani e' del tutto casuale...



New York 2018, primarie per il candidato sindaco democratico. Il giovane Mick Randy si sta recando ad un comizio
  • Ehi Jack!
  • Dimmi capo…
  • Quando abbiamo l’incontro con tutti gli industriali della East Coast?
  • Venerdì, Sala Grande del Carnegie Hall, sulla Settima, fra tre giorni.
  • Bene, ho l’idea giusta. Comincerò a parlare della situazione economica stagnante, del rischio recessione, della necessità di rilanciare lo sviluppo della Grande Mela, et voilà: se mi eleggono sindaco prometto che costruirò un aeroporto a Central Park, una bella pista da 4000 m al centro del parco.
  • Ma capo…
  • Ascolta, non ti pago per parlare. Ora vai, chiedi il parere degli ingegneri, dei piloti, degli architetti, dei geologi, di chi ti pare e portami il resoconto venerdì mattina.
Dopo tre giorni
  • Ehi Jack!
  • Dimmi capo…
  • Forza spara, sono tutt’orecchi!
  • Non vorrei deluderti capo, ma secondo me…
  • Non ti pago per darmi le tue opinioni, riferisci!
  • Ok capo, come vuoi. Per fare una pista a Central Park è necessario rinforzare per 5 km l’argine sud dell’Hudson, rialzare tutta la Fifth Avenue di 3 m, ripensare il sistema fognario di Manhattan a causa del mancato drenaggio delle piogge da parte del parco (e lo sai che dopo la storia dei coccodrilli degli anni ‘90 nessuno vuole più lavorare lì sotto), infine tagliare il frontone del Metropolitan. Ci vorrebbe un fantastiliardo, per non parlare delle proteste popolari e del permesso del Governatore dello Stato, che è un democratico vecchio stampo e quindi non te lo darà mai. Insomma, sono tutti concordi che è impossibile. Mi dispiace…
  • Ma come ti dispiace, è perfetto! Non capirai mai niente di politica tu... Era proprio quello che speravo: è una follia pazzesca asfaltare Central Park, solo un idiota può pensarlo sul serio, mi serviva solo la certezza che fosse anche tecnicamente impossibile! Ti spiego: ora io vado dagli industriali e propongo questa storia del CPA, Central Park Airport, con la prospettiva di un grande investimento per lo sviluppo etc etc etc
  • Ma se non ci cascano?
  • Sanno benissimo che non serve per quello, ma per muovere una quantità enorme di quattrini di lavori pubblici, che in qualche modo sperano di farsi dare dal loro amico presidente. Solo che non hanno fatto bene i conti.
  • Non capisco…
  • Meglio, ascolta. Lunedì fissami una cena con i commercianti di Manhattan. A loro spieghiamo che una nuova pista permetterà ai turisti di scendere dall’aereo e dopo 5 minuti passeggiare liberamente tra i loro negozi, raccontiamogli che i mariti californiani atterreranno, correranno da Tiffany a comprare un gioiello alle mogli e torneranno a casa in 3 ore e altre storielle simili, fai preparare qualche slide e luci strobo.
  • Ok, come vuoi
  • Mercoledì voglio parlare con i lavoratori edili, quelli che si spaccano la schiena 10 ore al giorno col caschetto giallo in testa
  • E a loro cosa gli dici?
  • Che Central Park è un posto da avvocati fighetti che fanno jogging, che chi lavora sul serio non ha tempo di saltellare vestito da spider-man con le scarpette bianche, e che una nuova pista equivale a nuovi cantieri e più soldi per tutti. (questa l’ho già sentita, ma dove?)
  • Sei un genio, ho capito.
  • Bravo, ci sei arrivato anche tu. Facciamo contenti tutti promettendo una roba infattibile e irrazionale, vendiamo un sogno e non spendiamo nemmeno un cent! Portiamo dalla nostra parte i conservatori ricchi, i democratici poveri, gli industriali, quelli che non ne possono più degli ambientalisti del no… Quanto mi piace questo XXI secolo!

Miami 2021, Mick Randy è sindaco di New York da 2 anni
  • Capo, scusa se ti disturbo sul cellulare...
  • Si, mi disturbi Jack, tra 4 minuti salgo sul palco a Miami Beach, ci sono 5000 ragazzi e ragazze - in bikini tra l’altro – venute ad ascoltare me che presento il nuovo libro. E ovviamente la CNN, AOL, ABC, Sky, ecc. Che vuoi? Svelto!
  • C’è un problema capo. Ti passo il Governatore del New Jersey.

  • Ciao Mick, come va? Bella vita in Florida eh, my friend? Che stai facendo?
  • Ciao Ed, sono qui per la presentazione del mio nuovo libro, Out.
  • Ma come Mick, un giovane moderno come te non lo sa che nessuno legge più libri?
  • (ma guarda te se mi tocca prendere lezioni di comunicazione da questo rincoglionito…) Lo so Ed, infatti non voglio che lo leggano, tra l’altro non è niente di che e non l’ho scritto io. Solo che tutte le TV del pianeta seguono l’evento del sindaco che presenta libri sulla spiaggia, e la TV la guardano tutti…
  • Grande Mick, sei sempre un passo avanti tu. Senti ti chiamo per darti una grande notizia… sei pronto?
  • Sono in costume e infradito, fai tu.
  • Tieniti forte…facciamo la pista a Central Park!
  • Come???
  • Da non crederci, vero? Abbiamo approvato una variante urbanistica nel piano delle infrastrutture dello Stato di New York, tempo due mesi lo approviamo e poi si decolla dalla fifth avenue! Una tua idea grandiosa trova applicazione grazie alla nostra volontà politica. E solo 40 ettari su 320 saranno occupati dalla pista, il resto bosco. Allora, che ne dici?
  • Sei rimasto senza parole, lo sapevo! Contento, eh?
  • Certo.
  • Ovviamente darò risalto a te che hai lanciato questa suggestione 3 anni fa!
  • Ok. Passami Jack. Ciao
  • JACK!!!
  • Dimmi... capo
  • JACK!!! Ma che cazzo combinano? Ma sono pazzi? Mi asfaltano Central Park, spaccano tutta Manhattan per far decollare gli aero-modelli davanti al Guggheneim? Ma io non lo so, che cosa c’hanno in testa? Avevamo fatto tutte le verifiche di infattibilità, potevo mai pensare che proprio un democratico che viene dalla sinistra… Tu quoque, diceva quello, e aveva ragione! Ma guarda te, uno lancia una boiata pazzesca e gira gira trovi uno così pazzo da volerla mettere in pratica! Jack, Jack, senti, dimmi una cosa.
  • Si, capo.
  • Lo ricattano, hanno delle foto compromettenti?
  • No, capo.
  • Lo hanno corrotto, gli hanno regalato un appartamento a San Francisco, un jet privato?
  • No, capo.
  • Ma allora è proprio un #^$##
  • Come?
  • Niente. Ma dico io, proprio da questi nostalgici del comunismo mi dovevo far fregare? E ora chi li sente i cittadini, gli ambientalisti, gli industriali che non hanno i soldi per investire, il Presidente. Ma Jack, possibile che nessuno gli dia contro? Ma scusa, il Capo-quartiere di Manhattan, Jimmy Jennis? Quello è preparato, un democratico d’altri tempi, c’ha tutte le carte, gli studi degli interventi idraulici, le mappe di volo, sono cresciuti insieme con Ed, lui lo convincerà a ripensarci, no?
  • No, ci ha provato ma non c’è niente da fare, tutti si sono innamorati della tua idea e non sentono ragioni. Al cuor non si comanda.
  • Senti ora devo andare sul palco sulla spiaggia, porca paletta, ci vediamo domattina alle 8 da me.

New York, la mattina dopo, ufficio del sindaco
  • Jack
  • Si, capo
  • Sono depresso, ho bisogno di stimoli nuovi.
  • Io penso…
  • Non ti pago per pensare Jack, ascolta. Quanto manca alle presidenziali?
  • Due anni
  • Bene, vendi tutte le mie proprietà a New York e comprami una casa a Washington, io voglio andare via da questa città.
  • Ma sei il sindaco.
  • Non per molto. Metti su lo staff per la campagna delle presidenziali, riprendi gli appunti del 2018 e rifacciamo tutto uguale ma più in grande, chiama i finanziatori, ecc. ecc. Tu sai.
  • E cosa promettiamo?
  • Qualcosa di incredibile, per lo sviluppo, il lavoro, il futuro, per garantire un sogno… Un ponte tra Cuba e la Florida!
  • Già proposto 5 anni fa, un flop colossale, sono il 52esimo stato ma non li vuole nessuno i cubani.
  • Ok, più in grande allora… Ho trovato, un Tunnel sottomarino tra Shangai e Los Angeles, 10000 km, Treno superveloce a levitazione magnetica, in 12 ore sposti merci e persone da un continente all’altro che nemmeno 1000 aerei…
  • Ok, capo ma a Shangai ci sono i comunisti veri, ti fidi?
  • Certo, meglio quelli veri. Lo diceva anche la TV, diffida delle imitazioni…

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