Dovevo fare del cinema
Oggi ho provato a lavorare, ma non ho avuto modo. La TV mi ha reclamato per fare di me una star: 5 ore di riprese in un laboratorio dell'istituto adattato a studios. Da domani vendero' foto autografate sul blog. In realta' non erano la' per me, ma per un'intervista al grande capo. Hanno poi voluto filmare delle scene del gruppo al lavoro, in cui spiegare un po' di piu' i risultati della survey a cui lavoriamo e spiegare il meccanismo della selezione delle galassie piu' promettenti da osservare. Le riprese ovviamente sono fintissime, con ritrovati geniali e quasi artigianali per migliorare la luce, i colori e gli effetti dei fondali. Mi hanno incastrato promettendomi che non ci sarebbero volute piu' di un'ora, e ci abbiamo messo 5 ore. Filmando la stessa scena 15 volte da angoli, altezze e inquadrature diverse. Una noia mortale: qualcuno lo faccia sapere ai ragazzini che sognano solo di fare gli attori. Al confronto il portiere di notte e' un'eccitazione unica, anche se trovarsi per una volta dall'altra parte della macchina da presa e' stato senz'altro interessante. Il risultato immagino che sia un capolavoro della comicita' involontaria, soprattutto quando compaio in scena con i presunti risultati appena arrivati dal telescopio in formato cartaceo (!?). Non perdetevelo, a febbraio su 3sat. Preparo i popcorn.
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