lunedì 24 dicembre 2007

Bariona


Auguri di un felice Natale a tutti. Un altro mondo e' possibile. Sperando oltre ogni speranza.

E' venuto a dirti: lascia nascere il tuo bambino, soffrira', e' vero. Ma cio' non ti riguarda. Non avere pieta' delle sue sofferenze, non ne hai il diritto. Lui solo avra' da fare con esse e ne fara' proprio quello che vorra', poiche' e' libero. Anche se e' zoppo, anche se deve andare alla guerra e perdervi le sue gambe le sue braccia, anche se quella che ama lo tradira' sette volte, e' libero, libero di rallegrarsi eternamente della sua esistenza. Mi dicevi poco fa che Dio non puo' nulla contro la liberta' dell'uomo, ed e' vero. E allora dunque? Una liberta' nuova sta per innalzarsi verso il cielo come una grande pila di bronzo e tu avresti a cuore di impedire cio'? Il Cristo e' nato per tutti i bambini del mondo, Bariona, ed ogni volti che un bambino sta per nascere, il Cristo nascera' in lui e per lui, eternamente per farsi schernire con lui da tutti i dolori e per sfuggire in lui e per lui da tutti i dolori eterni. Viene a dire ai ciechi, ai disoccupati, ai mutilati e ai prigionieri di guerra: non dovete astenervi dal far nascere dei bambini. Poiche' persino per i ciechi e i disoccupati e per i prigionieri di guerra e per i mutilati c'e' della gioia.

J.P. Sartre, da Bariona o il figlio del tuono,
racconto di Natale per Cristiani e non credenti
sceneggiato per i compagni del campo di prigionia di Treviri,
dove era prigioniero di guerra, nel Natale 1940

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