venerdì 14 dicembre 2007

Buone notizie con preoccupazione


Dopo estenuanti trattative e compromessi, l'Europa riparte con la firma del Trattato di Lisbona, che va ad emendare e ampliare il trattato costitutivo dell'Unione. Siamo ancora lontani da una costituzione come (o sperabilmente migliore) di quella bocciata con i referendum del 2005, ma lentamente si passa a un voto a maggioranza qualificata su molte questioni importanti, anziche' l'unanimita', si cerca di darsi un portavoce comune in politica estera, si includono nel trattato alcuni diritti fondamentali dei cittadini. Si va dunque verso un'Europa piu' trasparente e piu' efficiente, anche se la strada e' molto lunga. Per sicurezza, lunedi' saro' a Bruxelles al Parlamento Europeo, e vedro' di capirci di piu' su questa firma.
Intanto l'Europa e' subito chiamata a una prova di unita' nella gestione della bomba a orologeria del Kosovo. Un'eventuale dichiarazione unilaterale d'indipendenza sostenuta da USA e Europa potreppe portare a un effetto domino di secessioni in Kurdistan, Cipro e Repubblica Serba di Bosnia e in molte altre aree e minoranze. Solo una trattativa diplomatica nell'ambito dell'ingresso di Bosnia e Serbia nell'UE appare la strada ancora da percorrere per evitare il riacuttizzarsi di odi e separazioni fomentate ad arte negli anni 90 e mai sopite nei Balcani occidentali.
Un'altra buona notizia, anche in vista del voto del 18 all'ONU sulla moratorio proposta dall'Italia: il New Jersey ha abolito la pena di morte, facendo salire a 14 gli stati USa dove il boia e' stato messo al bando. Anche negli altri 37 stati che ancora la prevedono vige comunque da Settembre un regime di moratoria di fatto delle esecuzioni. La Corte Suprema ha certificato infatti l'incostituzionalità del sistema dell'iniezione letale, l'unico ormai in vigore ovunque tranne che in Nebraska. Segnali incoraggianti in vista del voto ONU.

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