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domenica 16 marzo 2008

Tregua olimpica


Esplode nuovamente in varie parti del mondo la violenza e la repressione di chi chiede pace, democrazia, autodeterminazione. Mentre gia' si spara in Kosovo, dopo la Birmania (questa la situzione dopo che il paese e' uscito dalle cronache), e' la volta del Tibet. Una questione e un'occupazione da troppo tempo irrisolta. Ancora una volta, dove la non-violenza e la resistenza passiva non servono a sbloccare la situazione e a mobilitare il mondo (a proposito, che ne e' dei Sarawi?), si torna alla violenza e alle armi. Il tutto nell'ipocrisa dell'occidente, che a parole condanna la violenza e la repressione, ma che per difendere i propri interessi non prende neppure in considerazione l'idea di mandare un messaggio forte disertando i giochi olimpici di Pechino. Giochi che francamente appaiono quantomeno grotteschi in quel paese e in questo momento. Se i governi non fanno niente, qualcosa lo possiamo fare noi. Turn off Pechino.

martedì 19 febbraio 2008

Mucche, Kosovo (in)dipendente e i 12 punti


Torno rintronatissimo dall'Italia, reduce da una notte di semi-sonno in una cuccetta del nottetempo. Tre cose veloci e confuse per iniziare bene la mattinata.
Intanto la tramvia. A mio modo di vedere deludentissima l'affluenza alle urne, ferma a meno del 40%. Se la gente non e' interessata a cose come il trasporto pubblico mi domando da cosa sia interessata, e' piu' alta l'affluenza per i "nominati" del grande fratello. Quanto al risultato, la vittoria di misura del si' contrario al progetto e' stata letta da tutti in modo diverso a seconda di che acqua occorreva tirare al proprio mulino, sfruttando l'alta percentuale di astensione: "solo 2 fiorentini su 10 sono contro il progetto" per il comune, ma anche "solo 2 su 10 se la sono sentita di dirsi d'accordo" per i promotori. Comunque sia, inevitabilmente il comune a cantieri aperti e contratti siglati va avanti, a parole promettendo una discussione maggiore con la cittadinanza su gli aspetti ancora da definire. Niente mucca sui binari: un referendum che gia' si sapeva perfettamente inutile e che con la vittoria di Pirro dei si' non e' servito nenache a smorzare le polemiche, ma solo a sprecare soldi pubblici. E a fare (cattiva) pubblicita' al capogruppo UDC in comune Razzanelli, Don Chisciotte dell'opposizione al tram, e quanto piu' di superficiale e populista Firenze ha da offrire. Per fortuna dovrebbe arrivare presto una legge regionale che costringera' a un confronto molto piu' intenso con la cittadinanza in fase di progetto sui grandi lavori pubblici. Speriamo serva a non offrire alibi a chi e' troppo miope per pensare a qualche anno di distanza e che si e' accorto che la tramvia era una scocciatura per i propri affari solo quando hanno aperto i cantieri davanti alla sua vetrina.
Premetto che non ho ancora sentito il discorso integrale di Walter all'assemblea di sabato del PD, quello con i famosi 12 punti. Dal poco che ho ricavato dai giornali, mi e' sembrato notevole sia nei concetti sia nell'impostazione davvero nuova. Mi e' sembrato disegnare un progetto credibile e serio, e navigare un po' piu' a lunga distanza che l'usuale programma meno-tasse-piu-lavoro e tanti discorsi confusi sull'immediato. Qualche punto nebuloso e facilone, almeno da una lettura superficiale, tipo su dove peschi la copertura dei famosi 1000 euro e sulla ricerca (abbiamo bisogno solo di 100 campus??). Positivissimo l'accento messo sull'ambientalismo (del fare), uno dei problemi piu' grossi e urgenti di questo secolo, gli asili nido e il congedo di paternita', l'asse da spostare sulla meritocrazia e l'attenzione alle nuove tecnologie. Qualche altra cosa su cui non concordo, ma stasera vedo di guardarmelo tutto e capire meglio. Resto comunque sconcertato da come la destra e molti giornali possano dire che Veltroni dica le stesse cose di Berlusconi: meno tasse. Tutto il resto dove l'hanno messo? E poi, ma Berlusconi ha un programma? L'unica cosa che ho sentito e' una fantastica riproposizione della ricetta neo-liberista da due soldi: meno lotta all'evasione e meno tasse, dunque piu' consumi, dunque piu' ricchezza (per tutti??), dunque piu' lavoro e tanta felicita'. Qualcuno faccia scendere la Fenice e i suoi elettori dal pero. Resta il fatto che grazie alle rotture del centro-destra e alla nostra determinazione, le possibilita' di vincere aumentano ogni giorno di piu'. Gia' oggi se in Sicilia e in molte regioni del sud si continuasse a votare in massa per l'Udc, rischiano di regalare al PD il premio di maggioranza e di perdere il Senato. A proposito di Sicilia, un in bocca al lupo alla Finocchiaro: che sia la volta buona?
Last but not the least, l'indipendenza in Kosovo. Qui il live blogging da Pristina. Mi sembra che si sia andati troppo in fretta. Si e' creato insieme a un precedente assai scomodo un paese inventato grande come una provincia italiana, con un sacco di problemi interni fatti di minoranze e odi insopiti ben lontani dalla risoluzione, e che piu' che indipendente sara' dipendente dagli aiuti di quei paesi occidentantali che l'hanno fortissimamente voluto. Per farne un avamposto. Almeno gli albanesi si sono tolti qualche sassolino dalla scarpa...

venerdì 14 dicembre 2007

Buone notizie con preoccupazione


Dopo estenuanti trattative e compromessi, l'Europa riparte con la firma del Trattato di Lisbona, che va ad emendare e ampliare il trattato costitutivo dell'Unione. Siamo ancora lontani da una costituzione come (o sperabilmente migliore) di quella bocciata con i referendum del 2005, ma lentamente si passa a un voto a maggioranza qualificata su molte questioni importanti, anziche' l'unanimita', si cerca di darsi un portavoce comune in politica estera, si includono nel trattato alcuni diritti fondamentali dei cittadini. Si va dunque verso un'Europa piu' trasparente e piu' efficiente, anche se la strada e' molto lunga. Per sicurezza, lunedi' saro' a Bruxelles al Parlamento Europeo, e vedro' di capirci di piu' su questa firma.
Intanto l'Europa e' subito chiamata a una prova di unita' nella gestione della bomba a orologeria del Kosovo. Un'eventuale dichiarazione unilaterale d'indipendenza sostenuta da USA e Europa potreppe portare a un effetto domino di secessioni in Kurdistan, Cipro e Repubblica Serba di Bosnia e in molte altre aree e minoranze. Solo una trattativa diplomatica nell'ambito dell'ingresso di Bosnia e Serbia nell'UE appare la strada ancora da percorrere per evitare il riacuttizzarsi di odi e separazioni fomentate ad arte negli anni 90 e mai sopite nei Balcani occidentali.
Un'altra buona notizia, anche in vista del voto del 18 all'ONU sulla moratorio proposta dall'Italia: il New Jersey ha abolito la pena di morte, facendo salire a 14 gli stati USa dove il boia e' stato messo al bando. Anche negli altri 37 stati che ancora la prevedono vige comunque da Settembre un regime di moratoria di fatto delle esecuzioni. La Corte Suprema ha certificato infatti l'incostituzionalità del sistema dell'iniezione letale, l'unico ormai in vigore ovunque tranne che in Nebraska. Segnali incoraggianti in vista del voto ONU.