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mercoledì 17 febbraio 2010

Tormentramvia


Un successo di passeggeri per la prima linea della tramvia fiorentina che collega Scandicci con la Stazione di Santa Maria Novella in (teorici) 23 minuti, con un treno, almeno inizialmente, ogni 8 minuti. Ieri sono stati 45000 i passeggeri. Ma l'inizio e' comunque tormentato. Dopo l'esordio di Domenica costellato di ritardi per le risse di curiosi intenzionati a testare i nuovi treni Sirio, lunedi' 40 minuti di stop per un freno di emergenza tirato da un passeggero. Ieri il primo incidente: un auto non si e' fermata al semaforo rosso. Pare che il sindaco Renzi stia pensando di collagare Scandicci anche con Lourdes.

martedì 19 febbraio 2008

Mucche, Kosovo (in)dipendente e i 12 punti


Torno rintronatissimo dall'Italia, reduce da una notte di semi-sonno in una cuccetta del nottetempo. Tre cose veloci e confuse per iniziare bene la mattinata.
Intanto la tramvia. A mio modo di vedere deludentissima l'affluenza alle urne, ferma a meno del 40%. Se la gente non e' interessata a cose come il trasporto pubblico mi domando da cosa sia interessata, e' piu' alta l'affluenza per i "nominati" del grande fratello. Quanto al risultato, la vittoria di misura del si' contrario al progetto e' stata letta da tutti in modo diverso a seconda di che acqua occorreva tirare al proprio mulino, sfruttando l'alta percentuale di astensione: "solo 2 fiorentini su 10 sono contro il progetto" per il comune, ma anche "solo 2 su 10 se la sono sentita di dirsi d'accordo" per i promotori. Comunque sia, inevitabilmente il comune a cantieri aperti e contratti siglati va avanti, a parole promettendo una discussione maggiore con la cittadinanza su gli aspetti ancora da definire. Niente mucca sui binari: un referendum che gia' si sapeva perfettamente inutile e che con la vittoria di Pirro dei si' non e' servito nenache a smorzare le polemiche, ma solo a sprecare soldi pubblici. E a fare (cattiva) pubblicita' al capogruppo UDC in comune Razzanelli, Don Chisciotte dell'opposizione al tram, e quanto piu' di superficiale e populista Firenze ha da offrire. Per fortuna dovrebbe arrivare presto una legge regionale che costringera' a un confronto molto piu' intenso con la cittadinanza in fase di progetto sui grandi lavori pubblici. Speriamo serva a non offrire alibi a chi e' troppo miope per pensare a qualche anno di distanza e che si e' accorto che la tramvia era una scocciatura per i propri affari solo quando hanno aperto i cantieri davanti alla sua vetrina.
Premetto che non ho ancora sentito il discorso integrale di Walter all'assemblea di sabato del PD, quello con i famosi 12 punti. Dal poco che ho ricavato dai giornali, mi e' sembrato notevole sia nei concetti sia nell'impostazione davvero nuova. Mi e' sembrato disegnare un progetto credibile e serio, e navigare un po' piu' a lunga distanza che l'usuale programma meno-tasse-piu-lavoro e tanti discorsi confusi sull'immediato. Qualche punto nebuloso e facilone, almeno da una lettura superficiale, tipo su dove peschi la copertura dei famosi 1000 euro e sulla ricerca (abbiamo bisogno solo di 100 campus??). Positivissimo l'accento messo sull'ambientalismo (del fare), uno dei problemi piu' grossi e urgenti di questo secolo, gli asili nido e il congedo di paternita', l'asse da spostare sulla meritocrazia e l'attenzione alle nuove tecnologie. Qualche altra cosa su cui non concordo, ma stasera vedo di guardarmelo tutto e capire meglio. Resto comunque sconcertato da come la destra e molti giornali possano dire che Veltroni dica le stesse cose di Berlusconi: meno tasse. Tutto il resto dove l'hanno messo? E poi, ma Berlusconi ha un programma? L'unica cosa che ho sentito e' una fantastica riproposizione della ricetta neo-liberista da due soldi: meno lotta all'evasione e meno tasse, dunque piu' consumi, dunque piu' ricchezza (per tutti??), dunque piu' lavoro e tanta felicita'. Qualcuno faccia scendere la Fenice e i suoi elettori dal pero. Resta il fatto che grazie alle rotture del centro-destra e alla nostra determinazione, le possibilita' di vincere aumentano ogni giorno di piu'. Gia' oggi se in Sicilia e in molte regioni del sud si continuasse a votare in massa per l'Udc, rischiano di regalare al PD il premio di maggioranza e di perdere il Senato. A proposito di Sicilia, un in bocca al lupo alla Finocchiaro: che sia la volta buona?
Last but not the least, l'indipendenza in Kosovo. Qui il live blogging da Pristina. Mi sembra che si sia andati troppo in fretta. Si e' creato insieme a un precedente assai scomodo un paese inventato grande come una provincia italiana, con un sacco di problemi interni fatti di minoranze e odi insopiti ben lontani dalla risoluzione, e che piu' che indipendente sara' dipendente dagli aiuti di quei paesi occidentantali che l'hanno fortissimamente voluto. Per farne un avamposto. Almeno gli albanesi si sono tolti qualche sassolino dalla scarpa...

venerdì 15 febbraio 2008

Via la Tramvia?


Domenica si vota a Firenze, capitale mondiale dell'immobilismo e della resistenza al cambiamento, il referendum consultivo per l'abrogazione delle delibere comunali che danno il via ai lavori delle linee 1 e 3 della Tramvia Fiorentina. Il progetto, nell'aria da diversi anni, ha suscitato polemiche a non finire in citta'. Innescata dai negozianti preoccupatissimi di avere cantieri aperti per anni davanti alle proprie vetrine, l'obiettivo delle proteste si e' prima concentrato sugli alberi da tagliare per far posto al treno, con tanto di cittadini per giorni sui rami per protesta. L'amministrazione aveva pero' gia' promesso che alla fine saranno piu' i nuovi alberi piantati di quelli abbattuti, e a dire il vero ha gia' cominciato da tempo a ripiantare. La fobia successiva e' stata il presunto scempio del tram davanti al Duomo e in parte del centro storico. Peccato che in quel punto ci passino 10 autobus al minuto, tanto che quando finiscono i lavori di ripulitura dei marmi della Cattedrale su un lato bisogna gia' ricominciare dall'altro grazie alle esalazioni del traffico incessante da via Cavour. Tra le due cose, qualunque cosa dica Sgarbi, meglio senz'altro il tram. Ricevo poi e-mail terrorizzate, nelle quali si sostiene che il cordolo che protegge la carreggiata della tramvia sarebbe un ostacolo insormontabile per pedoni e auto, spaccando di fatto la citta' in spicchi non comunicanti tra loro con immensi disagi per gli automobilisti. Ovviamente pero' gli incroci e i passaggi pedionali saranno comunque accessibili alle auto e ai passanti, e chi sara; ancora costretto a usare la macchina non potra' che trarre giovamento dal calo delle auto. E comunque sia, dov'erano tutti quelli che ora si scagliano a gamba tesa sul progetto quando questo e' stato elaborato, presentato ai cittadini in tutte le salse e finanziato? Non ci si poteva pensare prima del via ai cantieri? Insomma, fermo restando alcune scelte discutibili dell'amministrazione nella scelta del tracciato, gia' corretto rispetto all'originale ma ancora non convincente in certe scelte, fermare adesso i lavori e il progetto sarebbe, oltre che uno sperpero di denaro allucinante, un suicidio per la mobilita' fiorentina. Firenze e la sua area soffrono infatti, come tante città italiane, di un deficit infrastrutturale che è uno dei motivi principale della congestione e dell’inquinamento ambientale che affliggono la città. Il sistema tranviario in costruzione, 35 km di cui 20 km per le tre linee già finanziate, punta a completare l’offerta di trasporto pubblico inserendosi in una serie di interventi per l'accesso viabile e su rotaia alla citta'. Dopo le tragiche esperienze con l'attuale servizio pubblico di trasporti fiorentino, in caos e ritardo perenne, grazie alle sue caratteristiche specifiche la tramvia dovrebbe finalmente portare il salto di qualita' nella mobilita' collettiva: grande capacità di trasporto; tempi certi di percorrenza e puntualità; massima accessibilità, anche per anziani e disabili; impatto atmosferico locale nullo e impatto vibro acustico che pare ridottissimo rispetto ai bus ordinari. Mi saro' perso qualcosa stando a Monaco, e anzi invito chiunque passi di qua a segnalarmi le eventuali lacune di questo quadro visto da troppo lontano, ma non vedo alcun motivo ragionevole per cui non dovrei votare NO allo stop dei lavori, anzi. Vedo cento motivi per preparare una citta' piu' vivibile e piu' sostenibile.