domenica 2 marzo 2008

Altro che porcellum


Sono appena di ritorno dal seggio elettorale per le amministrative tedesche. A parte le fatastiche urne in plastica superesistenti, all'apperenza tutto uguale all'Italia. All'apparenza: tutto cambia quando si apre la scheda. Il sistema elettorale Bavarese e' quanto di piu' lontano dal "porcellum" si possa immaginare, mettendo in mano all'elettore un potere immenso di scelta sui singoli candidati. Prendiamo ad esempio il consiglio comunale di Garching, con 24 posti a disposizione. Bene, sulla scheda ci sono per ognuna delle 6 liste 24 candidati, con riportato anche la professione. L'elettore ha a disposizione 24 preferenze, che puo' distribuire tra i candidati a suo piacimento, anche in liste diverse, dando ad ognuno fino a tre voti. Se non si utilizzano tutte e 24 le crocette a disposizione, si puo' barrare una lista, e i voti rimanenti andranno a i primi di quella lista in ordine di posizionamento. Ma non finisce qua: e' possibile anche barrare via il nome dei candidati a cui non si vuole dare la propria preferenza anche se si sceglie la loro lista! In Italia sarebbe una soddisfazione unica poter cancellare il nome di qualcuno... Qui un esempio di scheda elettorale con le diverse combinazioni possibili, tanto per farsi un'idea provando a votare per il comune di Monaco. Nei comuni piccoli, o dove si presenta una sola lista, e' anche possibile aggiungere nomi a piacere, anche non ufficialmente candidati. Altro che porcellum: ovviamente per i risultati bisogna aspettare qualche giorno, essendo lo spoglio complicatissimo. Anche per il voto mi son dovuto portare uno schemino, con i nomi scelti per le preferenze e quelli da barrare. Per la scheda lenzuolo del consiglio provinciale, 70 posti, ho avuto bisogno solo di due minuti per aprirla in tutto il suo 120x80 cm.


Ieri invece prima riunione del circolo PD Monaco. Eravamo circa 35, e come dai racconti giuntami dai circoli in madrepatria e' apparso subito evidente l'entusiasmo di tutti per questa nuova possibilita' data alla politica italiana di cambiare finalmente le cose in profondita', di far partire dalla base invece che dalle segreterie di partito idee e spinte per fare l'Italia piu' simile a come la sognamo. Cercando di abbattere finalmente il "muro di gomma" che resiste con la sua inerzia al tentativo di cambiamento e superamento degli interessi particolare di categorie e gruppi. La discussione si e' incentrata sulle perplessita' di molti, me compreso, su alcuni punti del programma (su cui tornero' appena ho tempo), e sugli obiettivi individuati da Walter per gli italiani all'estero. A dopo le elezioni l'elezione delle strutture e la partenza vera del circolo.
In attesa delle dimissioni di Bassolino, tra un'ora e mezza LA Partita, con la P maiuscola. Dopo le parole di Berlusconi ai giocatori gobbentini, un motivo in piu' per l'impresa.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

L'idea del voto multiplo mi piace moltissimo, e poi penso che sia la forma più democratica in assoluto. Purtroppo temo che non sia applicabile in luoghi dove ci siano forti clientele e controlli del voto (come in Italia, soprattutto al sud): la grandissima varietà di combinazioni renderebbe molto più facile controllare il voto, senza i sistemi farraginosi usati oggi (tipo segni sulle schede, foto e via dicendo).
Come sempre... peccato!

beffatotale ha detto...

Giustissimo: praticamente puoi firmare la scheda con combinazioni strane a piacere. Senza contare il numero sterminato di schede nulle che si avrebbero da noi...

Anonimo ha detto...

Mah, non sono così sicuro che sia più facile controllare il voto. Essendo molto alto il numero di combinazioni, diventa anche + lungo e complicato il "controllo" delle schede stesse, per non parlare dell'interpretazione del voto totale, o sbaglio?

beffatotale ha detto...

Non ho capito che vuoi dire.
Per "firmare" una scheda e dimostrare il voto di scambio basta usare una certa combinazione di preferenze e barre. Esempio: basta dare tre preferenze all'ultimo in lista dei pensionati. E' vero che poi diventa un casino prevedere il risultato finale, ma "controllare" che i voti comprati in qualche modo arrivino davvero e' piu' facile che con le leggi elettorali italiane.

Anonimo ha detto...

Non so, mi sembra che essendo tante le combinazioni possibili sia anche più difficile poterle controllare, perlomeno ci vorrebbe una organizzazione molto efficace... Forse sto solo sottovalutando l'organizzazione del controllo del voto.