Altre latitudini
Alla fine ce l'abbiamo fatta, con piu' fatica del previsto, ad organizzare l'incontro dei cittadini UE del campus e i candidati alle comunali di Garching in vista delle elezioni di domenica. E i candidati si sono presentati in massa:5 liste su 6 rappresentate, quase tutte con almeno 2 persone, e ben 3 degli aspiranti sindaci in persona. Meno nutrita la presenza di noi elettori, tra 20-30 persone, sebbene l'occasione di partecipare alla vita politica della cittadina che ci ospita - grazie al diritto di voto per i residenti UE - sia a mio modo di vedere un'occasione unica per capire meglio alcuni aspetti del paese e del popolo che ci ospita. E infatti le sorprese non sono mancate. Uno dei candidati ha intanto esordito dicendo che non ci avrebbe illustrato il programma della sua lista "perche' in quanto ospiti nel nostro paese dovete imparare la lingua e leggervelo sui volantini in tedesco". Peccato che lo scopo dell'incontro, in inglese, fosse facilitare la comprensione e la partecipazione anche a tutti gli stranieri che sono qua per breve periodo, e che rappresentantano una frazione importante della popolazione della cittadina, assai legata al polo scientifico di cui fa parte il mio istituto. Tranquillizzati da quest'esordio, la nostra sorpresa aumenta quando tutti i candidati si mettono sulla difensiva davanti alle nostre domande (riguardanti trasporti, burocrazia, piano regolatore, vita in citta', asili e integrazione), e anziche' promettere mari e monti hanno piuttosto gettato acqua sul fuoco, mettendo le mani avanti riguardo alle possibilita' di cambiare certe cose e alle loro competenze specifiche. Spettacolare la risposta di una delle candidate a una richiesta di un ausilio e una maggiore informazione per lo svolgimento di alcune pratiche fiscali, che sostanzialmente invitava ad andare privatamente dal commercialista invece di avere certe pretese! Insomma, come da prima sensazione, un altro mondo rispetto all'Italia, dove la promessa selvaggia e il fumo negli occhi sono le specialita' della campagna elettorale. Certo e' che la sensazione che hanno lasciato e' che non abbiano il potere di fare nulla una volta eletti, e la verita' deve pur stare nel mezzo da qualche parte. Il bilancio mi sembra comunque positivo, con l'SPD di gran lunga piu' convincente, disponibile, e vicino al nostro punto di vista, seppure il candidato sindaco e' apparso piu' impacciato rispetto ai suoi compagni di lista. Ci siamo lasciati anche con il positivo l'invito ad incontri periodici per tirare fuori anche in altre occasioni problemi e punti di vista degli stranieri del paese, ormai a quasi il 20% dei 15000 abitanti totali. Senza contare che siamo finiti sul prestigioso Sueddeutsche Zeitung, e potro' mostrare orgoglioso ai nipotini il mio nome su un giornale dalla lingua tuttora quasi incomprensibile.
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