venerdì 29 febbraio 2008

Cacca in mostra


Finalmente una mostra dedicata a uno degli elementi piu' bistrattati, con il quale pero' facciamo i conti ogni giorno della nostra vita. E se vi stupite la reazione e' strana, come cantava Benigni, perche' cacare soprattutto e' cosa umana. L'appuntamento e' al Museo di scienze naturali di Trento, fino al 28 Marzo. Da "Il Trentino", la presentazione della mostra, che sottolinea l'importanza, mai compresa fino in fondo, della cacca per lo sviluppo dell'umanita':

La nuova mostra al Museo di scienze naturali inizia con un percorso minato: su un tappeto che simula l'erba si devono evitare una serie di cacche (anche quelle finte), come in una prova di abilità. Ma per quanto tutti quotidianamente si abbia a che fare con la cacca, rimane per lo più una cosa innominabile e imbarazzante. Ora la mostra che apre oggi, alle ore 17 e che si intitola senza mezzi termini "La cacca: storia naturale dell'innominabile" svela i misteri su un mondo così nascosto, attraverso odori, forme, immagini. E propone attività e giochi, tutti a tema.
Ma cosa c'è di così istruttivo da imparare dalla materia tanto vituperata? Hanno risposto all'interrogativo, nel corso della presentazione, il direttore del Museo di Scienze Michele Lanzinger e lo zoologo Osvaldo Negra, chiarendo che la mostra si rivolge principalmente ad un pubblico di bambini (d'età tra i cinque e i dieci anni), ma è destinata ad accrescere informazioni e dati utili a comprendere aspetti ecologici, etologici e ambientali. E' innegabile che il fenomeno delle feci è alla base del processo vitale e che tutti gli organismi animali assumono energia assorbendo sostanze da altri e, espellendo ciò che non è digeribile, rimettano in circolo «il residuo di lavorazione». «Residuo che può essere a sua volta utilizzato - spiega Osvaldo Negra - come strumento per trasferire le cellule vegetali dagli erbivori ai carnivori, ma anche la flora batterica o costituire il cibo per specie di insetti coprofagi, come scarafaggi e scarabei».
E' da diecimila anni che l'uomo utilizza il letame per concimare la terra e tuttora ci sono popolazioni che usano lo sterco come materiale combustibile o da costruzione (pensiamo alla yurta, la tenda dei mongoli che viene isolata con lo sterco del cammello). «Il guano degli uccelli marini - aggiunge Negra - è inoltre indispensabile per la fertilizzazione di isole tropicali, che altrimenti sarebbero sterili. Ci sono anche animali che cibandosi di vegetali, come i pipistrelli frugivori, le cosiddette volpi volanti, espellono semi che germogliano solo nell'apparato digerente, contribuendo alla forestazione di aree delle Filippine e nel Borneo». Di tutto ciò parlano le sezioni della mostra, che è già stata esposta con successo all'Urban Center di Ravenna e al Festival della scienza di Genova, ed è ideata dall'Associazione didattica museale del Museo civico di Milano. Il percorso fornirà informazioni sulla correlazione tra ciò che si mangia e ciò che si espelle, ci sarà la cacca machine che materializza il processo di digestione e non mancherà la possibilità di «toccare con mano» la consistenza e di annusarne le puzze a seconda di chi la produce.


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