Si puo' fare
E' una bellissima Domenica, qui a Monaco. E anche a Spello il sole splende: ho appena finito di vedere dal bellissimo nuovo sito del PD, il discorso di Veltroni che inaugura la campagna elettorale. Ha spiegato perche' il PD andra' da solo, quali sono i problemi piu' grossi che cerchera' di affrontare, quali sono i punti fermi su cui ricominciare a costruire. Ma soprattutto ha spiegato che il futuro e' avere il coraggio di cambiare. E che noi siamo quelli che vogliamo cambiare davvero. Cambiare la politica non per vincere o per battere l'avversario, ma per cambiare il paese. "Noi ci presentiamo agli italiani con una chiara proposta di governo: un programma, una leadership, una squadra coesa e affiatata. Lo state vedendo. Dopo la nostra scelta tutto si è messo in movimento. Anche nell’altro campo. Ma guardate bene quel che succede nelle loro file: sono preoccupati di “come” vincere, non del “perché” vincere. Di come organizzarsi meglio, non di cosa offrire di nuovo all’Italia, di cosa fare di nuovo per gli italiani. D’altra parte hanno già governato l’Italia per sette anni, e propongono solo di tornare a farlo, esattamente come prima. Noi vogliamo voltare pagina. Noi diciamo: non cambiate un governo, cambiate l’Italia. Cominciamo. Cominciamo a farlo insieme. Trasformiamo l’Italia."
Parole tanto piu' vere tanto piu' si confronta l'immagine del discorso di Veltroni a Spello con l'immagine di Berlusconi alla "convenscion" a San Babila. E non potrebbe esserci differenza più grande tra il sole e lo splendido panorama dell'Italia vera di Spello, viva e della quale essere orgogliosi, e quello della Fenice, con quel suo cielo azzurro di plastica e gli argomenti sempre uguali a se stessi da tre lustri a questa parte. Se i giovani che circondano Walter sono pieni di entusiasmo e di speranza veri, la signora che nel servizio della Stampa dice di credere "nel Presidente Berlusconi" che ha "governato bene e fatto fede al suo impegno con gli italiani" fa solo pena e un po' tenerezza. La stessa che fa chi si dimostra di non essere in grado di distinguere quando lo stanno ingannando e utilizzando.
Il sole e le parole di Veltroni suscitano invece un entusiasmo nuovo, una consapevolezza di essere finalmente motere del cambiamento, di rottura e di evoluzione in positivo della palude della politica italiana. E in questo entusiasmo conta tantissimo, come sottolinea Gianni Cuperlo, la consapevolezza che ce la possiamo giocare: "Insomma, bando alle ciance: possiamo vincere. E questa consapevolezza (persino al di là delle concrete possibilità di realizzarsi il 14 di aprile) è già un successo e una svolta semplicemente provvidenziali". E' vero, non sono e non saranno tutte rose e fiori. Si e' titubanti di fronte alle primarie per la scelta dei candidati, si e' bloccati dietro alle vecchie logiche e alle vecchie spartizioni. Certe cose sono dure a morire. L'istinto di sopravvivenza e l'amore per la poltrona sono spesso piu' forti del coraggio e dei sogni. Cantava De Andre' in una splendida canzone: "...recitando un rosario di ambizioni meschine di millenarie paure di inesauribili astuzie coltivando tranquilla l'orribile varietà delle proprie superbie la maggioranza sta...". Ma credo che proprio gli incerti, quelli che credono che il PD sia in fondo solo un partito moderato, magari in mano a un manipolo di baciapile vaticani, quelli che hanno il terrore che in fondo non cambiera' mai nulla, proprio loro devono in questi mesi alzarsi e prendere il PD per mano. Per fare maggioranza della minoranza: con loro possiamo vincere davvero, e cambiare davvero. Mi scrive a questo proposito Lucia, dopo le assemblee per le elezioni dei circoli e dei rappresentati provinciali del PD fiorentino:
Dopo un'attenta riflessione, spinta da stravolgimenti e decisoni di politici nazionali e stranieri, decido che forse merita coinvolgersi nel Pd: stamani dopo aver preso il certificato di socio fondatore vado a votare alle elezioni dei rappresentanti circoscrizionali, aspettandomi un'assemblea dove i candidati si sarebbero presentati un minimo e poi si sarebbe votato. Nella più completa disorganizzazione e ritardo, vengono letti i nomi dei candidati e niente più. Io e una mia amica facciamo presente più volte che ci sarebbe bisogno di una presentazione per chi non è del giro e ci viene risposto che non c'è tempo perchè c'è di meglio da fare, che si sarebbe dovuto partecipare attivamente alla vita del quartire per conoscere qualcuno, e infine che se non sappiamo chi votare ce ne possiamo anche andare. Al che io furiosa prendo la porta e me ne vado, ma vengo fermata dal mio babbo e da tre candidati che iniziano a presentarsi, dicendo tra le altre cose che proprio perchè sono nuovi nessuno ha ascoltato le richieste di potersi presentare ai votanti. Sono rimasta pero' veramente allucinata dal comportamento delle altre persone, attaccate alle poltrone seppure ad un livello così basso e sopratutto legate a schemi nemmeno DS contro Margherita, ma PCI contro DC. In più eravamo le uniche persone sotto i 35 anni e ci hanno ignorate e praticamente cacciate. Eppure in altre circoscrizioni sono state fatte ore di assemble a prima di votare... quanta pazienza ci vuole.
Troviamo come Lucia questa pazienza e questo coraggio, troviamo la voglia di chiedere, pretendere, sbattere le porte. Prendiamoci qualche batosta, qualche bastonata, molte delusioni. Troviamo il coraggio di prenderci e non lasciarci scippare dai dinosauri questa enorme possibilita' e torniamo a sperare. Per quello che ci sta a cuore. Si puo' fare.
Nessun commento:
Posta un commento