Da che parte sta la Chiesa
Continuano le analisi di alcuni giornalai sulla stampa cattolica, frettolosamente bollati come l'opinione della "Chiesa" sullo schieramento politico. Evidentemente i cattolici non sono considerati pecorelle smarrite, ma pecoroni delobotomizzati dalla maggioranza della stampa italiana. Ecco invece cosa mi viene in mente riguardo a da che parte sta e deve stare la Chiesa, quella senza virgolette. Al di la' delle scelte del singolo nell'urna. Il testo e' una lettera di Don Milani del 1950, scritta a Pipetta, un giovane comunista di San Donato a Calenzano.
Caro Pipetta,
ogni volta che ci incontriamo tu mi dici che se tutti i preti fossero come me, allora...
Lo dici perche' tra noi due ci siamo sempre intesi anche se te della scomunica te ne freghi e se dei miei fratelli preti ne faresti volentieri polpette. Tu dici che ci siamo intesi perche' t'ho dato ragione mille volte in mille tue ragioni. Ma dimmi Pipetta, m'hai inteso davvero?
E' un caso, sai, che tu mi trovi a lottare con te contro i signori. San Paolo non faceva cosi'.
E quel caso e' stato quel 18 Aprile [data delle elezioni che dettero la maggioranza alla DC] che ha sconfitto insieme ai tuoi torti anche le tue ragioni. E' solo perche' ho avuto la disgrazia di vincere che...
Mi piego, Pipetta, a soffrire con te delle tue ingiustizie. Ma credi, mi piego con ripugnanza. Lascia che te lo dica a te solo. Che me ne sarebbe importato a me della tua miseria?
Se vincevi te, credimi Pipetta, io non sarei piu' stato dalla tua. Ti manca il pane? Che vuoi che me ne importasse a me, quando avevo la coscienza pulita di non averne piu' di te, che vuoi che me ne importasse a me che vorrei parlarti solo di quell'altro Pane che tu dal giorno che tornasti da prigioniero e venisti con la tua mamma a prenderlo non m'hai piu' chiesto.
Pipetta, tutto passa. Per chi muore piagato sull'uscio dei ricchi, di la' c'e' il pane di Dio.
E' solo questo che il mio Signore m'aveva detto di dirti. E' la storia che mi s'e' buttata contro, e' il 18 Aprile che ha guastato tutto, e' stato il vincere la mia grande sconfitta. Ora che il ricco t'ha vinto con il mio aiuto mi tocca dirti che hai ragione, mi tocca scendere accanto a te a combattere il ricco. Ma non me lo dire per questo, Pipetta, che sono l'unico prete a posto. Tu credi di farmi piacere, e invece strofini sale sulla mia ferita. E se la storia non mi si fosse buttata contro, se il 18... non m'avresti mai veduto scendere la' in basso, a combattere i ricchi.
Hai ragione, si', hai ragione, tra te e i ricchi sarai sempre te povero ad aver ragione. Anche quando avrai il torto di impugnare le armi ti daro' ragione. Ma come e' poca parola questa che mi hai fatto dire. Come e' poco capace di aprirti il Paradiso questa frase giusta che tu m'hai fatto dire. Pipetta, fratello, quando per ogni tua miseria io patiro' due miserie, quando per ogni tua sconfitta io patiro' due sconfitte., Pipetta quel giorno, lascia che te lo dica subito, io non ti diro' piu' come ti dico ora: "Hai ragione". Quel giorno finalmente potro' riaprire la bocca all'unico grido di vittoria degno di un sacerdote di Cristo: "Pipetta hai torto. Beati i poveri perche' il Regno dei cieli e' loro".
Ma il giorno che avremo sfondata insieme la cancellata di qualche parco, installata insieme la casa dei poveri nella reggia del ricco, ricordatene Pipetta, non ti fidar di me, quel giorno io ti tradiro'. Quel giorno io non restero' la' con te. Io tornero' tua casuccia piovosa e puzzolente a pregare per te davanti al mio Signore crocifisso. Quando tu non avrai piu' fame ne' sete, ricordatene Pipetta, quel giorno io ti tradiro'. Quel giorno finalmente potro' cantare l'unico grido di vittoria degno d'un sacerdote di Cristo: "Beati i ... fame e sete".
Qui qualcuno ha pero' tradito prima del tempo, prima di sfondare la cancellata. E comunque, quando Famiglia Cristiana attacca il PD, Uolterueltroni porge l'altra guancia...
12 commenti:
Eh, il caro buon vecchio Milani... se lo leggessero di piu` o al posto di Giussani....
A dire il vero basterebbe aprire un Vangelo, non e' che Don Lorenzo inventa nulla...
No, ma lo rilegge in chiave attuale/sociale e lo rimanda alla gente, quel che dovrebbero fare i sacerdoti insomma...
A dire il vero fa un po' di piu', visto che son passati 50 anni e sembrano cose scritte ieri!
o anche il nostro bel paese non ha fatto grandi passi negli ultimi 50 anni, sarebbe bello fossero cose ormai assodate e superate ;)
E' che il nostro bel paese i passi negli ultimi anni li ha fatti all'indietro!
Il problema poi, è che oltre a leggerlo bisogna anche capirlo..
Volendo anche Giussani scrive a volte cose importanti, ma poi lo si interpreta come si vuole...
Don Milani, abilmente occultato dalle gerarchie.
Si fanno beati i preti franchisti, ma del prete di Barbiana...
Potremmo regalare al Prof: Ratzinger "lettere ad una professoressa" ?
Fatemi sapere chi raccoglie i soldi... anche se consiglio piu' la raccolta di lettere
La chiesa delle istituzioni sta dal dalla parte dei forti, dei pre-potenti, lo ha quasi sempre fatto, vedi Pinochet, Franco e compagniabella...quindi non c'è da meravigliarsi se Ruini si candida...con Ferrara.
La Chiesa, quella che mi piace a me la vedo tutti i giorni, ci parlo, l'ascolto, è fatta di uomini e donne pieni di limiti, controsensi e passioni.
Spero che questa lettera a Pipetta tu la citi tutte le volte che il Pd si schiera su posizioni che non hanno niente a che vedere con la religione cristiana quale il rifinanziamento delle missioni in Afghanistan, i processi del G8 di Genova, le spese militari...
Questi sono 3 temi che mi stanno purtroppo convincendo a non votare Pd.
DA il corriere...PEZZULO - L'intervento di Veltroni è però cominciato con un omaggio a Giovanni Pezzulo, il militare ucciso in Afghanistan il 13 febbraio, e con un capitolo dedicato alla politica estera. «Pezzulo stava distribuento giocattoli ai bambini, non era lì per fare la guerra». Un'occasione per allargare il discorso alle missioni estere. «L'Italia non può restare indifferente rispetto al contesto internazionale. Agiamo con un vincolo preciso: la pace. Confermiamo dunque gli impegni in Afghanistan, in Libano e nei Balcani e diciamo no alle missioni unilaterali. Lavorare per una soluzione politica in quei Paesi non vuol dire ritirarsi come ha sostenuto la Sinistra Arcobaleno». Veltroni ha anche parlato dei fondi destinati alle attività di cooperazione, annunciando di volerle aumentare: «Troppo poco lo 0,2% del Pil».
Possibile che ancora oggi, non si voglia fare una vera scelta politica in cui la risoluzione dei conflitti e della gestione di situazioni internazionali delicate siano affidate a Corpi Civili di Pace.
Il discorso è lungo vedrò di continuarlo sul blog...
Ciao Cosimo, il discorso sarebbe lungo ma giusto. Il punto del programma sulla politica estera lascia infatti parecchio scettico anche me. Almeno si parla anche di sforzi "contemporanei" per fermare la corsa al riarmo, ma prima o poi bisognera' capire che la corsa al riarmo non si ferma con i soldati.
Carissimo...il precedente governo irorato da forze pseudocomuniste-pacifiste-ecologiste-sciampiste-femministe...ha votato l'aumento della spesa pubblica alla difesa...
www.disarmo.org e www.peacelink.it
I pacifisti ultimamente mi stanno sui coglioni...
good start
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