Esserci per testimoniare
Ricevo e volentieri diffondo. Sperando di contribuire un briciolo ad abbattere il muro di imbarazzo ben saldo nella nostra società, e soprattutto nelle nostre chiese.
Nelle scorse settimane è stato lanciato un appello affinché i cristiani veglino insieme con i gruppi di credenti omosessuali, per ricordare le vittime della violenza del pregiudizio e lanciare un segno concreto di speranza cristiana. Le veglie avranno luogo in numerose città italiane e estere dal 2 al 6 Aprile, e credenti provenienti da diverse confessioni religiose (Battisti, Cattolici, Metodisti, Valdesi, Veterocattolici, etc…) saranno in veglia insieme per ricordare le vittime dell’omofobia e per lanciare un segno forte alle loro “chiese”, rifiutando di “rimanere in silenzio” quando milioni di uomini e donne soffrono (minacciati, torturati e anche uccisi in alcuni Paesi) solo perché esistono, perché vogliono vivere l'affettività che il Signore ha dato loro.
La città di Firenze ha risposto con forza a questo appello. La comunità Valdese e Battista fiorentina, la comunità vetero cattolica, il movimento "Noi siamo chiesa", il gruppo di formazione cristiana "Villa Guicciardini" hanno fatto proprio questo appello e domani 4 Aprile, alle ore 21, pregheranno insieme ai credenti omosessuali della REFO (Rete Evangelica fede e Omosessualità) e del gruppo di cristiani omosessuali Kairos di Firenze sotto le volte neogotiche della chiesa valdese di via Micheli (angolo via Lamarmora). Ma l'appello lanciato dai credenti fiorentini è stato anche raccolto da numerose comunità cristiane e da tanti gruppi di credenti omosessuali in tutta Italia ed in alcune parti del mondo (Spagna, Cile, Argentina, Irlanda, ecc), che organizzeranno, in comunione con Firenze, tante veglie di preghiera nelle loro città, e faranno memoria del messaggio di Martin Luther King, protagonista e ispiratore delle lotte non violente per i diritti civili di tutte le minoranze, che venne assassinato in questo giorno (4 aprile 1968), esattamente 40 anni fa.
Domenica 6 Aprile numerose comunità cristiane inseriranno nei loro culti domenicali una riflessione sull’omofobia, e si terrà a Roma la veglia ecumenica che concluderà questa iniziativa, che vuole infrangere il muro di silenzio e d’imbarazzo che spesso permane nella nostra società, e soprattutto nelle nostre chiese, su questo tema. Perche', come diceva Bonhoeffer, “viene il giorno in cui sarà forse impossibile parlare apertamente, ma noi pregheremo, faremo ciò che è giusto”. A ognuno di noi il compito di decidere se far finta di nulla o se portare la nostra silenziosa testimonianza.
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