Visualizzazione post con etichetta rodari. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta rodari. Mostra tutti i post

lunedì 4 gennaio 2010

Filastrocche in cielo e in terra


Un bellissimo regalo nella calza della Befana di "A Day in the life", il blog di Francesco Locane. E pensare che Leonardo aveva gia' ricevuto e apprezzato il libro di carta per i suoi primi sei mesi...

Se fosse vivo, in questo 2010 appena iniziato Gianni Rodari avrebbe compiuto 90 anni. Mi sembra strano non avere mai parlato di Rodari in questo blog, che pur spesso si occupa delle (ed è occupato dalle) mie parole: a lui, infatti, è strettamente legato al mio amore per i libri, la lettura e la scrittura, ma non solo. Grazie alle letture di Rodari sono, nel bene e nel male, quello che sono oggi. Come molti, anche io sono stato educato da Gianni Rodari, nonostante sia scomparso quando io non avevo neanche due anni. Ho molti dei suoi libri, che mi sono fatto leggere e rileggere, prima, e che poi ho consumato da solo.
Ma non si tratta solo dei libri. A metà degli anni '70, infatti, Antonio Virgilio Savona iniziò a lavorare su Filastrocche in cielo e in terra, uno dei libri più famosi di Rodari, uscito nel 1960. Voleva musicarlo, e farne un disco per la sua etichetta "I Dischi dello Zodiaco" (che, per dire, pubblicava all'epoca i dischi degli Inti Illimani). Per questo si fece aiutare, reclutandola come cantante, da sua moglie, Lucia Mannucci. I due erano... metà del Quartetto Cetra, nientepocodimenoché.
Il disco è uscito nel 1976: qualche anno dopo io ne ho avuto la cassetta, che ho ascoltato centinaia di volte, per fortuna senza consumarla. Perché qualche giorno fa l'ho riversata in digitale e ve la regalo, in comodo archivio contentente file mp3 taggati e con tanto di copertine (scansionate dalla cassetta originale). Pare che in rete non ve ne sia traccia, e la cosa mi rende decisamente orgoglioso, perché... Be', perché. Perché le parole di Rodari sono quanto di più alto la nostra letteratura abbia mai espresso, e le musiche di Savona funzionano al punto tale che pare che le Filastrocche, in realtà, fossero testi di canzoni. Perché se avete dei bambini piccoli li farete felici (e, quando gli fate ascoltare la cassetta, pardon, il cd, direte loro che è un cd di ADayintheLife (cit.)). Perché se siete stati piccoli e avete amato Rodari, non riuscirete a smettere di ridere e di piangere. Perché è bene iniziare l'anno con qualcosa di bello e puro come queste Filastrocche in cielo e in terra.
Per una volta, fidatevi e scaricate, quindi diffondete e, soprattutto, fatemi sapere. Sarà bello ritrovarsi a canticchiare, sparsi in luoghi e tempi diversi.

Buon anno a tutti, di cuore.

Scarica Filastrocche in cielo e in terra.

martedì 15 dicembre 2009

La Galleria


La galleria e' una notte per gioco,
e' corta corta e dura poco.
Che piccola notte scura scura!

Non si fa in tempo ad avere paura.


Gianni Rodari

giovedì 24 luglio 2008

Sotto i Portici


Intendo per passione la capacita' di resistenza e di rivolta; l'intransigenza nel rifiuto del fariseismo, comunque mascherato; la volonta' di azione e di dedizione, il coraggio di sognare in grande; la coscienza del dovere che abbiamo, come uomini, di cambiare il mondo in meglio, senza accontentarci di mediocri cambiamenti di scena che lasciano tutto com'era prima: il coraggio di dire no quand'e' necessario, anche se dire si' e' piu' comodo, anche se per questo bisogna pagare un prezzo

Gianni Rodari, da Pensieri per genitori

Sto leggendo uno splendido libricino di Franco Vaccari, Portici - Politica vecchia e nuova passione, segnalatomi dal Suro. Un bignami di quello che significa buona politica, passione e volonta' di cambiamento. Per chi sa che chi non immagina il proprio domani e la strada per raggiungerlo ha poche speranze di conquistarlo, e nel migliore dei casi vivra' in quello costruito da qualcun'altro. Per chi, nell'Italia del "si salvi chi puo'", dove ognuno pensa solo al suo orticello per accumulare altra solitudine, vuole invece scendere a passeggiare sotto i portici, a rischiare di costruire insieme la casa comune, forse un po' diversa da come desidera ma sicuramente migliore. Portici e' anche un blog...

lunedì 31 marzo 2008

Speranza


Se non sperassimo, a dispetto di tutto, in un mondo migliore, chi ce lo farebbe fare di andare dal dentista?

Gianni Rodari, da Grammatica della Fantasia

venerdì 8 giugno 2007

Re Federico a Roma

C'era un re di nome Federico
che andò in guerra e cercava il nemico.
Ma il nemico era andato
a comprare il gelato
infischiandosene del re Federico

- Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto !
- Adesso no, finisco il sorbetto
- Vieni fuori che ti aspetto con la spada e con la lancia
- Adesso no, perché ho il mal di pancia

Re Federico per la disperazione
buttò la corona e andò in pensione.

(Gianni Rodari, da "Le filastrocche del cavallo parlante")


E mentre Bush non andra' piu' a Trastevere per prendere il gelato con Buttiglione, finalmente anche Berlusconi si vergogna. Alleluia, non sono piu' solo. Anche se forse, a pensarci bene, non si vergogna degli scandalosi brogli di Palermo e dello spettacolo indecente al Senato. Pare invece che si dispiaccia che la visita di Re Federico non potra' piu' paralizzare la capitale. Ognuno ha il senso del pudore che ha. E chi non e' d'accordo e' illiberale. Tie'.

Mi domando poi perche', come mi spiega Fini "
e' paradossale e grave che soltanto in Italia possa accadere che mentre Bush viene ricevuto, chi sostiene la maggioranza vada in piazza a contestarlo duramente. E' uno dei tanti paradossi che rendono ridicolo il governo Prodi". Forse che solo in Italia abbiamo spirito critico? Cosa c'e' di ridicolo nello spiegare a qualcuno che sta sbagliando?