Storia e leggenda del lanciatore
e ti imbrogliano le dita e non c'è memoria dei tiri precedenti
perché ogni volta è una scommessa infinita...
Se l'occhio non si esercita, non vede.
Se la pelle non tocca, non sa.
Se l'uomo non immagina, si spegne.
Giornata grigia qui a Garching, come sempre da qualche settimana. Una giornata che si consuma lentamente e pigramente, lavoricchiando a un articolo, leggendo Bobbio e ascoltando l'ultimo lavoro di Vecchioni. Che, per altro, funziona. Dopo la delusione di Rotary Club, il livello non e' alto come lo splendido Lanciatore di Coltelli, ma e' Vecchioni vero. Anche piuttosto incavolato: "Mandali a coltivare funghi in Val di Non o a scelta il riso di Canton, a fare gli orsi per turisti a Yellowstone, comunque fuori dai coglion". E scorrendo il libro di Bobbio leggo queste righe, e penso alla manifestazione di ieri a Roma:
[...] la rivoluzione silenziosa del nostro tempo, la prima rivoluzione non cruenta della storia, e' quella che conduce alla lenta ma inesorabile attenuazione, sino alla totale eliminazione, della discriminazione fra i sessi: la parificazione delle donne agli uomini, prima nella piu' piccola societa' familiare, poi nella piu' grande societa' civile attraverso l'eguaglianza in gran parte richiesta e in parte, seppure in piccola parte, gia' conquistata nei rapporti economici e politici, e' uno dei segni piu' certi e piu' incoraggianti della marcia della storia umana verso l'uguaglianza dei diseguali.(N. Bobbio, Eguaglianza e Liberta', 1978)