martedì 9 dicembre 2008

Potrebbe piovere


I recenti sondaggi sulle elezioni europe danno il PD in crollo verticale, come facilmente prevedibile per un partito che non ha ancora deciso da che parte stare.
A Firenze si passa dalle imbarazzanti intercettazioni (che hanno svelato gli oscuri magheggi degli attuali amministratori PD decisi a passare sul parco di Castello per dar ragione agli interessi dei Ligresti e ai Della Valle), al sindaco ridicolmente incatenato davanti alla sede di Repubblica rea di aver reso noti questi stralci. Risponde cosi' Repubblica Firenze, dovendo spiegare cio' che in altri paesi e' ovvio: "Gli uomini politici italiani dovrebbero capire che il livello penale non è l'unico rilevante nella sfera pubblica. Esistono comportamenti, metodi, sistemi di relazione da piccola oligarchia che quando fanno parte dell'accertamento materiale di un'inchiesta giudiziaria - e non riguardano la sfera esclusivamente personale - interessano comunque la pubblica opinione, e il suo giudizio". Che forse anche un pizzico di stile qualche volta non guasterebbe. Eppure tutto il polverone pare suscitare, anziche' una svolta decisa e positiva nel dibattito e nell'atteggiamento degli amministratori coinvolti e non, solamente un'irrigidimento e la sospensione delle primarie. Si attende un candidato pilotato da Roma, come sempre e' successo, e al massimo uno dei 4 gia' in lizza (scelto anche lui non si sa bene di chi) per partecipare a delle primarie non piu' di partito ma di coalizione. Devo dire proprio il massimo che si poteva escogitare per far ritrovare la fiducia ai cittadini e agli elettori disorientati da favoritismi, clientelismi e oscure manovre oligarchiche non meglio chiarite.
Non gode di migliore salute il PD nazionale, tumefatto dalla telenovele tra dirigenti, incapacita' cronica di decidere, assoluta mancanza sia di un'opposizione rumorosa alla Di Pietro sia di una qualsivoglia capacita' di formulare proposte alternative a quelle scellerate del governo, col fantomatico governo ombra che dimostra ogni giorno di piu' la sua totale inutilita'. Mentre l'esecutivo si attira la collera di tutto il paese, il PD invece di calciare a porta vuota tace (qualcuno ha mai sentito una dichiarazione del ministro ombra dell'Universita' tranne quando ha contestato il governo di non aver obbedito abbastanza velocemente al Vaticano sulle scuole private?), o al massimo insiste sulle battaglie piu' vicine alla gran parte dei cittadini come quella per la vigilanza RAI e le tasse di SKY. E dire che il 28% dopo tutto questo, dopo le firme incorciate su manifesti europei diversi di Ruttelli e Fassino, dopo le telenovele di Villari e i pizzini di Latorre, dopo la Binetti su moschee e omosessuali, e' pure troppo. Mentre c'e' chi si esalta per il nuovo Obama dei Nuraghe (che effettivamente nelle sue recenti apparizioni e dalla Bignardi e da Fazio (1 e 2) ha fatto un figurone parlando chiaramente di cose che dovrebbero essere ovvie, ma con la naturalezza della persona seria che ci crede davvero), qui si dubita che il cambio di leader possa portare a qualche soluzione dell'attuale stato di emasse e di lotte fratricide. Al massimo una scossetta di adrenalina, ma si otterrebbe solo di bruciare anche il prossimo piccione: c'e' chi non aspetta altro che riniziare il tiro a un bersaglio nuovo.

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