venerdì 11 dicembre 2009

Uno con le palle


Il Sultano va all'assemblea del PPE a snocciolare anche in Europa le sue fantasiose statistiche sul suo consenso personale e sui complotti della sinistra. All'indomani del parere della sesta commissione del Csm che ha riscontrato "elementi di incostituzionalità" anche nel ddl sul processo breve, il premier se la prende con la Consulta, a suo avviso "non più un organo di garanzia, ma un organo politico, composto per 11 membri su 15 da esponenti di sinistra. I 5 componenti di nomina presidenziale sono tutti di sinistra in quanto abbiamo avuto, purtroppo, tre presidenti consecutivi tutti di sinistra". Poi la spara ancora piu' grossa:

la "sovranità" secondo la "Costituzione italiana appartiene al popolo ed è il Parlamento che riceve dal popolo la sovranità. Il Parlamento fa le leggi, ma se queste leggi non piacciono al partito dei giudici, della sinistra, si rivolge alla corte Costituzionale " e "la sovranita, oggi, in Italia, non credo di dire una cosa eccessiva, è passata dal Parlamento al "partito dei giudici".
Stavolta esagera, dice proprio una cosa eccessiva e grida senza mezzi termini al colpo di stato, senza che nessuno nell'assemblea che lo ascolta si preoccupi piu' di tanto. Anzi, ha ricevuto l'apprezzamento di Peter Hintze, vicepresidente del partito ed esponente di punta dei cristiano democratici di Angela Merkel: un discorso "splendido, davvero splendido", da vero "combattente" che "lotta contro la sinistra europea". Un "ottimo discorso" sui temi del clima e dell'economia, "molto ascoltato e apprezzato dal partito", ha sottolineato il capogruppo del Ppe al Parlamento europeo, Joseph Daul, il quale per quanto riguarda l'attacco al "partito dei giudici" lanciato dal premier ha spiegato di comprendere che Berlusconi dica che i magistrati "non possono determinare la vita e la morte dei politici". Il processo della giustizia "va rispettato", ma i magistrati "devono rimanere nel loro ambito". L'unico che si preoccupa pare Napolitano, uno dei tre comunisti presidenti della Repubblica, che prova a ricordare al Sultano cosa sia il populismo, e che il potere appartiene si' al popolo, ma che lo esercita nelle forme e nei limiti previste dalla Costituzione.
Ma loro tirano dritto, che tanto hanno il mandato del popolo, e surgelano Cosentino dal processo per Mafia.

2 commenti:

Gino Cerutti ha detto...

Fini e Casini, anche loro membri del PPE (su Fini a dire il vero non sono sicurissimo: con la nascita del PdL gli ex-AN sono entrati nel PPE?), hanno criticato il discorso di Berlusconi e i leader stranieri non hanno avuto da replicare. Pensano che Berlusconi sia eterno? Vogliono imitarlo? O se lo tengono buono fregandosene di quello che dice? Mah!

Der Pilger ha detto...

Tralascio le solite sbertucciate nei confronti del PD che ormai il gioco non e' piu' divertente.

L'uomo si sa chi e' (da 15 anni, mica da adesso) e si sa anche che non sta troppo bene. Quindi e' normale che un maniaco sia in fase maniacale. Quello che mi ha perplesso sono stati gli applausi che si sono levati dalla platea.
Opportunismo politico, giochi di fazione o questi in fondo un po' ci credono che l'italia sia ostaggio dei giudici comunisti?

L'unica consolazione e' stata la faccia mesta della Merkel, ma ormai quella e' sempre mesta.