mercoledì 14 ottobre 2009

Aggravanti


Andrea Sarubbi spiega molto bene cosa sia successo ieri alla Camera, con il PD che fa pasticci anche quando batte la maggioranza, la Binetti che vota con la destra ancora una volta e UDC, PDL e Lega che assicurano ai bastonatori di omossessuali nella penisola di scampare qualunque aggravante, come accade ad esempio per i casi di razzismo. I sepolcri imbiancati dell'UDC e del PDL (tranne 9 deputati finiani dissidenti) esultano per il successo, sostenendo che con questa legge si sarebbe concesso un intollerabile privilegio agli omosessuali (ma anche, ci dicono, a pedofili, zoofili e quant'altro), violando l'articolo 3 della Costituzione. Strano che fino a ieri, quando si trattava di commentare il parere della consulta sul Lodo Alfano, nessuno da quelle parti sapesse neppure che esistesse un tale articolo. Strano anche che, nonostante l'"ovvio" contrasto con la Costituzione, esista gia' nel nostro ordinamento l'aggravante per razzismo (Legge n. 205 del 25-6-1993): qualcuno avverta la Consulta, possibilmente senza soffermarsi a pensare che l'aggravante per un procedimento penale non c'entra nulla con l'essere uguali di fronte alla legge, ma piuttosto si trova in perfetta armonia con lo stesso Articolo 3 visto che serve proprio a disencentivare una discriminazione, a "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
E quindi largo al moltiplicarsi degli episodi di intolleranza verso gli omossessuali, largo a chi fa della paura del "diverso" uno strumento di governo. Peccato pero' che dai giornali e' impossibile capire bene cosa sia successo ieri, visto che l'unico risalto nel merito e' quello dato all'ennesimo caso Binetti: "Per come era formulata la legge, le mie opinioni sull'omosessualità, e quelle di tante altre persone, potevano essere individuate come un reato". Di sicuro le sue opinioni sull'omosessualita' come una malattia possono essere individuate come non compatibili con il manifesto dei valori del PD, che la Binetti ha ratificato senz che il dottore glielo ordinasse, e qualcuno lassu' finalmente se n'e' accorto...
Ecco per completezza l'allucinante testo votato ieri dalla Camera a sostegno dei manganellatori di diversi, e in contrasto con il Trattato europeo di Lisbona ratificato anche dall'Italia:

Seduta n. 231 di martedì 13 ottobre 2009
TESTO UNIFICATO DELLE PROPOSTE DI LEGGE: CONCIA ED ALTRI; DI PIETRO E PALOMBA: MODIFICA ALL'ARTICOLO 61 DEL CODICE PENALE, CONCERNENTE L'INTRODUZIONE DELLA CIRCOSTANZA AGGRAVANTE RELATIVA ALL'ORIENTAMENTO O ALLA DISCRIMINAZIONE SESSUALE (A.C. 1658-1882-A)

A.C. 1658-1882-A - Questione pregiudiziale
QUESTIONE PREGIUDIZIALE DI COSTITUZIONALITÀ

La Camera, premesso che:
il testo unificato delle proposte di legge n. 1658 e 1882, recante l'introduzione nel codice penale della circostanza aggravante inerente all'orientamento o alla discriminazione sessuale, presenta profili di violazione della Carta costituzionale;
1. (violazione dell'articolo 3 della Costituzione) - la disposizione viola il principio di uguaglianza sancito dall'articolo 3 della Costituzione con riferimento al canone della ragionevolezza in quanto:
l'inserimento tra le circostanze aggravanti comuni previste dall'articolo 61 del codice penale della circostanza di aver commesso il fatto per finalità inerenti all'orientamento sessuale ricomprende qualunque orientamento ivi compresi incesto, pedofilia, zoofilia, sadismo, necrofilia, masochismo eccetera;
non essendo possibile accertare nell'interiorità dell'animo l'autentico movente che spinge alla violenza, ne conseguirebbe che chi subisce violenza, presumibilmente per ragioni di orientamento sessuale, riceverebbe una protezione privilegiata rispetto a chi subisce violenza tout court. Si introdurrebbe quindi un trattamento diverso nella commissione di delitti non colposi senza alcuna ragionevole giustificazione;
2. (violazione dell'articolo 25 della Costituzione) - la norma si pone in contrasto con l'articolo 25 della Costituzione in quanto, in assenza di una nozione di orientamento sessuale, la circostanza aggravante, nella parte in cui dà rilevanza all'orientamento sessuale, viola il principio di tassatività della fattispecie penale, a tal fine si evidenzia come dell'espressione «orientamento sessuale» non sia data una definizione, né sia rinvenibile nell'ordinamento penale. L'espressione è estremamente generica in quanto può indicare fenomeni specifici come l'omosessualità oppure, più in generale, ogni «tendenza sessuale» comprendendo anche incesto, pedofilia, zoofilia, sadismo, masochismo e qualsiasi altro genere di scelta sessuale, che nulla ha a che vedere con l'omosessualità;
inoltre l'indeterminatezza concettuale dell'espressione orientamento sessuale non consente di individuare le fattispecie meritorie di una particolare tutela. Nel caso di specie la norma prevede come circostanza aggravante di reato una posizione soggettiva della persona offesa che non sempre appare meritevole di una tutela differenziata. Per comprendere appieno la censura di costituzionalità si osservi che ad oggi con riferimento alle particolari condizioni delle persone offese sono previste aggravanti unicamente per fatti commessi contro pubblici ufficiali, persone incaricate di pubblico servizio, persone rivestite della qualità di ministro del culto cattolico o di un culto ammesso nello Stato, ovvero contro un agente diplomatico o consolare di uno Stato estero nell'atto o a causa dell'adempimento delle funzioni o del servizio. Orbene, è di tutta evidenza che a differenza della disposizione in esame nei casi citati si tratta sempre di posizioni oggettive: la particolare qualità della persona offesa giustifica ictu oculi un aggravio di tutela in relazione alla particolarità delle funzioni svolte. Anche nelle ipotesi, pur presenti nell'ordinamento e derivanti dall'adempimento di obblighi internazionali, di aggravanti che si applicano quando il fatto è commesso per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso, si fa sempre riferimento a circostanze oggettive circa le condizioni della persona offesa,

delibera

di non procedere all'esame del testo unificato delle proposte di legge n. 1658-1882-A.
n. 1. Vietti, Buttiglione, Rao, Capitanio Santolini, Volontè, Ciccanti, Compagnon, Naro.

5 commenti:

Der Pilger ha detto...

si diceva dell'errare humanum?

beffatotale ha detto...

beh, qui piu' che il pd ha cagato fuor dal vaso la paolina...

Der Pilger ha detto...

Certo, e' sempre colpa di qualcuno. Qualcun'altro intendo.

Il punto pero' e' sempre quello: come mai il PD riesce sempre a fare figure di merda?
Come mai quella coalizione risulta essere meno credibile di un manipolo di padani?

beffatotale ha detto...

Perche' lo sport preferito di tutti i giornali e' il tiro al piccione PD. Mica ti spiegano che e' successo, fa notizia solo la Binetti, che in questo modo e' incentivata (lei o chi per lei) a fare una cagata la prossima volta etyc etc etc. Ma che quelli dell'UDC e del PDL/Lega hanno votato quella follia non te lo dice nessuno.

Der Pilger ha detto...

Certo che se il PD va continuamente in giro vestito da piccione non ci si deve stupire se prende le fucilate.

Parlo per me ovviamente, ma da un partito di centro-sinistra, mi aspetto molto piu' rigore e disciplina e molti piu' "attributi" perche' il momento e' grave e, diciamocelo, dall'altra parte ci sono dei fantocci che si potrebbero buttare giu' in due settimane se si volesse veramente, altro che 72% degli italiani...

Dai, hai voglia a fare i distinguo, ma il PD e' ancora troppo pieno o di manigoldi o, purtroppo, di (B)inetti.