martedì 6 ottobre 2009

Fininvest e Giussano



Ecco, in un blog di un paese normale adesso saremmo tutti a ridere del filmone su Alberto da Giussano (anzi, sul Barbarossa), dei lumbard sceneggiati da comparse rumene, e di Bossi che ripete che e' un capolavoro nonostante tutti gli sfondoni di cui e' fatto. E invece ci tocca sottolineare l'incredibile: nonostante per la seconda volta sia stato riconosciuto colpevole di corruzione in una sentenza, Berlusconi resta al suo posto "per non tradire il mandato degli elettori". Il tutto mentre i suoi collaborat... ehm, dipendenti gridano al "progetto eversivo", convocano una manifestazione contro la sentenza di risarcimento danni al gruppo De Benedetti da parte di Fininvest nella vicenda del Lodo Mondadori, senza pero' spiegare ai comuni mortali per quale motivo mai intralcerebbe l'operato del Governo. E pensare che quattro ministri inglesi hanno lasciato il governo britannico alla vigilia delle Europee in seguito a uno scandalo dei rimborsi gonfiati che riguardava qualche taxi finto o una notte in hotel con la moglie. O al deputato tedesco dimessosi per una storia di utilizzo di miglia premio Lufthansa utilizzate per uso personale ma accumulate sul lavoro. In Italia si parla di una delle case editrici più grandi del paese acquistata grazie ad una gigantesca corruzione, ma il golpe e' dei giudici e dei giornali in mano alla sinistra. E avvocati vanno in televisione a dire che il loro assistito e' stato giudicato in sede penale completamente estraneo alla vicenda, quando si e' salvato solo per la prescrizione senza che nessuno osi smentirlo. Probabilmente ha ragione Ellekappa, Berlusconi ha lo stesso problema con le sentenze e con le donne: se non le paga non sono carine con lui.

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