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mercoledì 10 febbraio 2010

Hope


Foto scattata da Augusto nella savana presso il villaggio di Bolibalabougou, Keniebaoule, nel Mali sud-occidentale.

mercoledì 18 marzo 2009

Aumentare i problemi


Via Don Zauker, le vere parole di Benny16 in Camerun. Qualche buontempone sosteneva che avesse in realta' affermato che "l'epidemia di Aids nel continente non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi aumentano i problemi". Una cosa di tale irresponsabilita' sarebbe infatti stata inconcepibile.

giovedì 13 novembre 2008

Congo (2): L'inferno sulla terra

Via Elena, segnalo queste bellissime foto su Stern.de.

lunedì 10 novembre 2008

Congo


Nonostante gli accordi di pace firmati a gennaio dello scorso anno, nonostante le lezioni politiche e presidenziali che avevano segnato un' effimera svolta politica, nonostante la presenza della più imponente ed impotente forza dell'ONU (17.000 soldati), il Congo ha riannodato il filo mai spezzato della sua drammatica storia fatta di violenze dall'epoca coloniale. Le risorse minerarie del Congo (uranio per l'energia nucleare, oro, diamanti ma soprattutto coltan cosi' indispensabile nella new economy dei telefonini, computer e componentistica aeronautica) e la sua strategica posizione nel cuore dell'Africa ne ha fatto l'insanguinato terreno di scontro della geopolitica del cinismo di stati vicini e di imprese e capitali stranieri. Interi pezzi di territorio nazionale sono sottratti all'autorità dello stato (volutamente indebolito) e lasciato alle feroci e voraci milizie pronte a tutto, alleate con l'uno o con l'altro dei manovratori occulti di questa strage. Stiamo lasciando popolazioni inermi a pagare piu' di chiunque altro il costo della globalizzazione impazzita che sconvolge i territori e disumanizza le comunita' in nome delle materie prime da sfruttare a qualunque costo. Dal reportage della Stampa:

Già, la più grande catastrofe umanitaria dell’Africa non è una possibilità: purtroppo è già avvenuta, siamo all’ultimo capitolo. Ci è semplicemente passata davanti agli occhi e per 14 anni: ha ucciso un milione di persone, tiene in ostaggio i superstiti, una generazione di bambini ad esempio che non ha mai avuto il diritto di sorridere. L’Onu, l’Occidente, le potenze, tutti non ce ne siamo accorti. E così oggi nella parte orientale del Congo si svolge la prima guerra in cui i profughi i rifugiati i fuggiaschi sono ormai ridotti alla condizione di arma, che entrambi i contendenti brandiscono con indifferenza, cinismo e ferocia.

Anche se c'e' chi sostiene che il tardivo interesse dei media sia in realta' pilotato da interessi precisi.

martedì 8 luglio 2008

Karibuni


Ritorno non facile quello dalla Tanzania. Dai tempi dilatati del "pole pole" (piano piano) africano alla frenesia del primo giorno fiorentino, con gli occhi e il cuore ancora pieni di tutte le cose e di tutte le persone incontrate. Dalla natura incontaminata dei parchi naturali, dove animali visti solo allo zoo vivono indisturbati come migliaia di anni fa, dalle spiagge da cartolina di Zanzibar; dalla dignita' e dalla serenita' di persone che vivono in pochi metri quadri senza luce e acqua, ma capaci di gesti per gli altri e di un'accoglienza che noi ci sognamo pur con tutti i nostri agi; dalle strade sconnesse e polverose ma brulicanti delle piu' disparate attivita' tutte rigorosamente a mano, dalla disarmente mancanza di infrastrutture e meccanizzazione; dal lavoro di centinaia di religiosi, volontari e locali in dispensari, ospedali, progetti, missioni, costretti a lottare contro una spirale di problemi che sembrano insormontabili e piu' grandi di chiunque, e a confrontarsi con un mondo e una cultura completamente diversa dalla propria in cui il futuro e la programmazione non esiste perche' non e' possibile permetterseli; da chi ha lasciato tutto per dedicare la propria vita ai suoi fratelli lontani, a chi parte per un'estate convinto di aver solo da insegnare. Da tutto questo, ripiombare nel vecchio mondo (in realta' ben piu' nuovo) non e' facile e ci vorra' un po' per assimilarlo: l'importante e' sapere che, quasi sempre, c'e' un'alternativa da qualche parte. Dove, nonostante tutto, la parola d'ordine non e' la diffidenza e la schedatura, ma Karibuni, benvenuti.