martedì 14 luglio 2009

Oggi sciopero


Oggi, 14 Luglio, questo blog aderisce all’appello di Diritto alla Rete contro il Ddl Alfano che tenta di imbavagliare la rete Internet italiana introducendo il cavilloso obbligo di rettifica entro 48 ore a pena di una sostanziosa sazione pecuniaria per tutti i titolari di “siti informatici”, blog inclusi.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Non mi sembra molto furbo rispondere con il silenzio ad una legge che vuole imbavagliare.

Io avrei reagito scrivendo n-mila mail di protesta o qualcosa del genere. Anche se non serve a nulla, stando zitti si fa solo il loro gioco.

Astrocat

Der Pilger ha detto...

astrocat e' sempre gentile.
io avrei detto che queste iniziative, come tutte le altre, dalle manifestazioni agli scioperi non servono ad una beata fava.
Me lo vedo io l'alfano che si strappa i capelli perche' i bloggers non bloggano.

Sarebbe stato interessante fare qualcosa nel reale, qualcosa di futurista magari, visto che si celebra il centenario del manifeso futurista.
Qualcosa tipo camminare tutti all'indietro per un giorno o evitare di mangiare latticini o (scandalo) evitare di utilizzare qualsiasi apparecchio elettronico per un giorno o qualsiasi meccanismo contenente cromo.
Insomma, voi che siete giovani, riuscite ad escogitare qualcosa che rompa i coglioni almeno per un giorno?!

"Non v'è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro."

(dal Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti)

beffatotale ha detto...

Non servira' a una mazza ma tutte le altre leggi ammazza internet di tutti i colori politici sono saltate fino ad ora con il tam tam in rete e la protesta di bloggers e siti vari. Non serviranno a una mazza pero' funzionano. E scrivere email direi che ha la stessa utlita' (del del del) e meno visibilita': ieri lo "sciopero" era su tutti i giornali.

Der Pilger ha detto...

Le proteste sono efficaci quando sono accompagnate da azioni (o dalla minaccia di azioni).
Le precedenti leggi antiinternet sono state rintuzzate perche' si offrivano scenari reali, che andavano dall'inondazione di materiale illegale (diventato tale con la nuova legge) alla minaccia di fuga da quegli ISP che si sarebbero piegati alle leggi o dai siti blog (con perdita di pubblicita' per alcuni).
Non sono contrario alle iniziative virtuali, ma solo se hanno un impatto sul reale.
Il silenzio dei bloggers in un paese poco informatizzato come l'italia e non associato ad un azione concreta, anche se finisce al telegiornale, rimane la solita piazzata.
Meno piazzata sarebbe stata se si fosse pubblicizzata, sempre al telegiornale magari, la perdita in termini di collegamento telefonico o di pubblicita' dopo un azione del genere.

Der Pilger ha detto...

Dimenticavo una cosa importante.
Parecchie leggi antiinternet svaniscono nel nulla semplicemente perche' il legislatore non ha idea di cosa sia internet.
Limitare la liberta' di espressione della rete senza adottare sistemi "alla cinese" significa fare un buco nell'acqua.

beffatotale ha detto...

ti correggo: falliscono perche' sono idiote dal momento che il legislatore non ha idea di cosa sia internet e chi lo usa lo fa notare, altrimenti quelli andrebber dritti no?

Der Pilger ha detto...

si' e' quello che intendevo.
Pe esempio, la proposta di legge che equiparava i blog alla carta stampata e' svanita sia perche' e' stato trovato il cavillo (i blog non sono dei periodici) sia perche' era gia' stata fornita la minaccia: fatelo e noi ci trasferiamo su server dell'isola di tuva, vanificando cosi' l'azione e anzi creando problemi alle autorita'.

Non conosco i dettagli della legge bavaglio, ma a sto punto mi chiedo se sia possibile pubblicare sui blog le informazioni che la carta stampata non potra' piu' pubblicare sui giornali. Questa potrebbe essere una minaccia che se realizzata avrebbe l'interessante effetto di aumentare la diffusione della rete in italia...o la sua totale sparizione.