giovedì 30 luglio 2009

Boicottaggio


Francesco Costa per Internazionale ci spiega come la rivolta in Iran sia entrata in una fase "ingegnosa", direi piuttosto simile nei metodi a quella che qualcuno dalle parti di Monaco auspicherebbe anche contro l'asso pigliatutto che governa in Italia. Per fortuna da noi il buon Papi si puo' combattere anche con armi diverse e fin dentro la cabina elettorale, mentre al popolo Iraniano resta solo questa forma di lotta. Coraggio.

Per quanto a uno sguardo superficiale verrebbe da dire il contrario, le proteste contro il regime in Iran non si sono affatto fermate. Secondo Robin Wright, su Time, hanno soltanto cambiato forma. “È iniziata la fase due. Sei settimane dopo le rivolte che hanno visto milioni di iraniani invadere le strade, oggi la protesta si è trasformata, diventando più ingegnosa e potenzialmente più duratura”.
“La seconda fase è cominciata col boicottaggio dei prodotti che si fanno pubblicità sulla tv di stato. Ho cercato di acquistare un prodotto di un certo marchio e un attivista iraniano dietro di me mi ha sussurrato: ‘Non comprarlo, è di un inserzionista’. Si prosegue poi con l’accensione di tutti gli elettrodomestici della propria casa poco prima dei telegiornali del regime, così da far saltare l’energia elettrica in interi quartieri. Senza contare le manifestazioni lampo: dei blitz lunghi abbastanza da poter gridare ‘Morte al dittatore!’ ma non da permettere alle forze speciali di localizzare e arrestare i dimostranti”.
“Si tratta di una strategia poco organizzata e senza leader, che sta muovendo i suoi primi passi. Per quanto il suo impatto sia ancora variabile, però, la fase due sta iniziando a mietere risultati. Fatemeh Haghighatjoo, un ex membro del parlamento, mi ha detto che alcune aziende hanno tagliato i loro spot sulle tv governative, e alcuni negozi hanno smesso di vendere i prodotti degli inserzionisti. Un nuovo boicottaggio degli sms potrebbe costare alla compagnia telefonica di stato un milione di dollari per ogni giorno. Le informazioni sulle tecniche di rivolta vengono diffuse via email o col passaparola, ma il loro ingegno e i risultati ottenuti mostrano come le recenti rivolte in Iran non sono destinate a passare come le proteste del 1999. Stavolta gli iraniani stanno vincendo le loro paure”.

6 commenti:

Der Pilger ha detto...

Che in italia la lotta politica si svolga principalmente (per alcuni unicamente) nella cabina elettorale e' una fandonia che e' stata inculcata con successo.
Se cosi' fosse il berlusco sarebbe sparito da un pezzo.
Gli italiani sono principalmente consumatori e spettatori, solo marginalmente sono cittadini ed elettori, per questo le tradizionali forme di lotta non funzionano.
La differenza fra gli iraniani e gli italiani e' che gli iraniani sanno di non contare nulla e non gli sta bene, per questo agiscono. Gli italiani magari lo sanno ma non gli importa, per questo non agiscono (strillare o far teatro non la considero un'azione).
Non c'e' nessun giudizio in quanto dico, e' solo questione di scelte, trovo solo irritante la continua lamentazione italica per qualcosa che in fondo non da' fastidio.

Comunque giu' il cappello per gli iraniani, gente disposta a morire per un principio non morira' mai.

beffatotale ha detto...

Se leggi non ho detto "principalmente" ma "anche nella cabina elettorale". Mentre agli iraniani questo non e' possibile. Sono d'accordo con te che quest'illusione ha fatto si' che ormai il papi non ce lo togliamo piu' di torno...

Der Pilger ha detto...

Stavo pensando all'italia in genere.
"anche" presuppone un'alternativa e in italia non ne vedo.
Nell'immaginario italico dove si svolgerebbe la lotta politica se non nella cabina? Ad "amici" forse o nelle finte zuffe di annozero e ballaro'.
non dirmi negli scioperi e nelle manifestazioni, sai gia' come la penso.

probabilmente gli iraniani hanno ben presente dove sta il potere e come contrastarlo.
Agli italiani e' chiaro dove sta il potere? Pensano che sia equidiviso tra montecitorio, palazzo chigi e palazzo madama?

Papi non ce lo toglieremo piu' di torno unicamente perche' morto un Papi se ne fa un altro.

beffatotale ha detto...

morto un Papi se ne fa un altro, ahinoi...

Anonimo ha detto...

Non credo che dopo Papi ce ne sara' un altro.
Ho la sensazione che moriremo tutti democristiani... ahinoi!

Astrocat

Der Pilger ha detto...

a sto punto...magari!