mercoledì 10 febbraio 2010

Per spirito di servizio


Dopo la scoperta dell'acqua calda, Ciancimino Jr. continua con le sue verita' su Stato, mafia e Forza Italia. Quello che emerge e' che Berlusconi e il suo partito di plastica sono il risultato di un enorme pizzo, che un uomo disperato decide di pagare per assicurarsi l'impunita'. Cosi' Tommaso Caldarelli sul suo blog:

Più ascolto le deposizioni di Massimo Ciancimino, più mi vengono domande. Probabilmente perchè non sono molto informato sulla situazione, ma ciò servirebbe solo a fare di me “l’utente medio”, e quindi le mie domande varrebbero doppio. Chi è questo? Da dove salta fuori? Perchè parla solo adesso? E’ pilotato? E se si, da chi?

Ma a parte ciò, sentendo quel che ha da dire, mi viene sempre più da pensare che Berlusconi, se Ciancimino ha ragione, fa la figura del povero cretino, e provoca una certa compassione. Perchè il racconto ci mostra come il mitico Presidente del Consiglio, rinnovatore dell’Italia e monopolista del dibattito pubblico degli ultimi vent’anni, sia stato un piccolo uomo totalmente alla mercè e sotto il ricatto della mafia, fin dagli inizi. Uno strumento inventato da altrui fini.

Il bello e' che anche il fido Dell'Utri lo ammette, candidamente, al Fatto: "A me della politica non frega niente, mi sono candidato per non finire in galera". Qui ci permettiamo di dubitare che invece il suo capo sia "sceso in campo" per spirito di servizio, ma prima o poi la verita' arrivera' a galla: perfino gli stronzi galleggiano.

1 commento:

Cosimo ha detto...

Non ci rimane che confidare in ISMAIL