mercoledì 24 febbraio 2010

Riconoscenza


Il senatore Nicola Di Girolamo rivela: “Le accuse contro di me? Pura fantascienza”. Era gia' salito agli onori della cronaca per avere ottenuto un seggio nella circoscrizione estero (grazie ai voti dell'ndrangheta), pur essendo di fatto residente nella sua Calabria e non in Belgio. Nonostante poi che il fatto sia subito emerso, i colleghi senatori avevano mostrato tanta solidarieta' da negare l'autorizzazione a procedere per 9 reati (attentato ai diritti politici del cittadino, falsa dichiarazione d’identità, falso ideologico, abuso d’ufficio) e lasciandolo tranquillo al suo posto.
Oggi si legge che lo stesso Di Girolamo ha ricambiato il piacere ai suoi amici di malaffare: e' coinvolto insieme ai vertici Fastweb e Telecom Sparkle in una mega operazione di riciclaggio da 400 milioni di euro, attraverso sofisticate operazioni di riciclaggio e truffaldini rimborsi dell'Iva con società off-shore. Tanta riconoscenza da parte del Senatore della Repubblica non e' proprio spontanea. Cosi' infatti si legge nelle intercettazioni dell'imprenditore romano Gennaro Mokbel, legato prima alla banda della Magliana e oggi all'ndrangheta:

"Nicò puoi diventà pure presidente della Repubblica, per me sei sempre il portiere mio, cioè nel mio cranio sei sempre il portiere, non nel senso che tu sei uno schiavo mio, per me conti come il portiere, capito Nicò? [...] Mò ricordati che devi pagà tutte le cambiali che so state aperte e in più devi pagà lo scotto sulla tua vita, Nicò perché tu una vita non ce l'avrai più.. ricordati che dovrai fare tutte le tue segreterie tutta la gente sul territorio, chi te segue le Commissioni, il porta borse, l'addetto stampa, il cazzo che se ne frega... ma come ti funziona sto cervello Nicò?"

Ma siamo sicuri che ti sia convenuto, caro Nico'?

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