Il Cile e' moooolto lontano
Qualche appunto preso durante il viaggio fino in Cile:
Sabato
Sono all'aeroporto di Zurigo, bellissimo e, manco a dirlo, pulitissimo, dopo un volo tranquillo da Monaco. Ho comprato la Repubblica, che bello un vero giornale italiano, senza www e .it, di carta da sfogliare, piegare e portarsi appresso. Viaggiare mi piace anche perche' mi da la possibilita' di leggere in tranquillita', e di rifletterci, mi da' tempo di fare quelle cose che mi piacciono e nella vita di tutti i giorni hanno solo ritagli di tempo.
Mi ha colpito molto un articolo su la "rivolta" dei Cinesi a Milano. Dopo un analisi molto misurata sui fatti, l'autore termina dicendo che promuovere iniziative di cultura cinese (film, scrittori etc: "mica penseranno solo ai soldi da noi, quando in patria fanno film, romanzi, saggi") e lo studio dei giovani e' il
modo migliore per "milanesizzare" la comunita' cinese.
Ma perche' dovremmo milanesizzare i cinesi? Perche' non cinesizzare un poco i milanesi (cosa tra l'altro piu' ovvia da ottenere da iniziative di cultura cinese...)? Non e' forse dallo scambio e dalla commistione che nascono le cose migliori, compresi i bambini, guarda un po'?
E infatti... vado avanti, giro un po' di pagine, e mi imbatto nell'"Amaca" di Michele Serra. Commenta un episodio buffo: la macchina tedesca rubata in Spagna all'inglese Backham e' finita non si sa come in Macedonia, come vettura di rappresentanza per un ministro del posto. Miracoli della globalizzazione!
Serra commenta che sperava che sia Backham sia la ministra Macedone abbiano lasciato un CD nel lettore, cosi' che tra musica Balcanica e Spice girls i generi si confrontino e si allarghino, perche' anche e speriamo specialmente questo e' la globalizzazione. E allora perche' non vale per i Cinesi di Milano?
Ora 2 ore di attesa e poi film trash sull'aereo.
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