domenica 1 marzo 2009

Il Porcello ai tempi della crisi


La decisione del Governo di non associare il referendum all’election-day di giugno, che pare ormai praticamente certa, appare ancora piu' inaccettabile data l'assoluta mancanza di argomenti ragionevoli a sostegno. L'unica, purtroppo irragionevole, e' l'intenzione di far fallire il referendum per garantire lunga vita al porcello, non curanti del costo che viene come sempre scaricato sui cittadini.
Una decisione dunque che produce danni gravi al Paese: butta dalla finestra 400 milioni di Euro, il doppio della social card; punta a tenere in vita il Porcellum, l’attuale delirante legge elettorale, e assesta un altro colpo all’istituto del referendum, sempre piu' bistrattato e sminuito. Quest'ultima e' infatti solo la conferma dell'insofferenza del governo per questo istituto cosi' come per tutti i vincoli e contrappesi i contrappesi costituzionali, in piena sintonia col concezione illiberale, ma travestita da libertaria, del berlusconismo nostrano.

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