venerdì 15 gennaio 2010

Aminatou sestese


Il Consiglio comunale di Sesto Fiorentino ha deciso all’unanimità di conferire la cittadinanza onoraria ad Aminatou Haidar, attivista per i diritti umani del popolo Saharawi. “Non è un’onorificenza abituale per noi – ha detto il sindaco Gianni Gianassi, che ha proposto all’assemblea il riconoscimento – ma in questo caso ci sembrava assai opportuna per testimoniare la grande solidarietà di Sesto Fiorentino nei confronti di una donna che si sta battendo in modo nonviolento per la libertà e i diritti umani del suo popolo”. Già candidata al premio Sakharov dal Parlamento europeo per il suo impegno come ambasciatrice di pace, Haidar è da tempo vittima della repressione operata dal governo marocchino - che l’ha ripetutamente arrestata, incarcerata e torturata - ed è reduce da un clamoroso sciopero della fame durato 32 giorni e concluso circa un mese fa. Durante la conferenza stampa tenuta oggi nel palazzo comunale sestese insieme ad Abdellahi Mohamed Salem, nuovo rappresentante toscano della Repubblica Saharawi in esilio, il sindaco Gianassi ha ricostruito la vicenda di Aminatou, che è stata deportata all’aeroporto di Lanzarote, alle Canarie, mentre si trovava sulla via del ritorno dagli Stati Uniti, dov’era stata a ritirare il premio “Coraggio Civile” della Train Foundation. Il suo crimine, secondo le autorità marocchine, era quello di aver indicato il Sahara occidentale come sua nazionalità sui documenti di sbarco. “Se sarà possibile e non ci saranno rischi per la sua incolumità – ha concluso Gianassi – saremo lieti di poter accogliere, in primavera, questa nostra concittadina divenuta simbolo della lotta di un popolo che da più di trent’anni è costretto a vivere nei campi profughi del Sahara occidentale”.

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