giovedì 28 gennaio 2010

Apologia di Razzismo


"La riduzione degli extracomunitari in Italia significa meno forze che vanno a ingrossare le schiere dei criminali"

Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio

"La popolazione straniera, nella condizione di migrante, è più esposta della popolazione residente alle attività criminali. Ciò è un dato confermato in tutti i Paesi europei. Parlare, però, di un’equazione tra immigrazione e aumento della criminalità è errato e fuorviante. Nonostante la percezione vada nella direzione opposta, infatti, non si può affermare che i flussi migratori hanno aumentato i pericoli per la popolazione italiana. È senz’altro vero che da quando l’immigrazione è divenuto un fenomeno allarmante, cioè dal 2001 al 2005 (anno in cui vi sono rilevazioni di Istat e Ministero dell’Interno), le denunce a carico di stranieri è aumentato del 45,9%, ma bisogna considerare che la popolazione straniera regolare è allo stesso tempo raddoppiata e che nel dato sulle denunce si tiene conto degli stranieri senza permesso di soggiorno. La quota di stranieri denunciati sul totale degli stranieri regolari in Italia si ferma al 2% circa. La tesi della corrispondenza tra consistenza numerica degli immigrati e reati da loro commessi è rigettata in una ricerca del 2008 della Banca d’Italia: il numero dei permessi di soggiorno nel periodo 1990-2003 si è quintuplicato, mentre la criminalità ha mostrato una lieve flessione. Il rapporto della Banca d’Italia conclude che «in linea teorica non c'è stato un aumento diretto della criminalità in seguito alle ondate di immigrazione in nessuno dei reati presi in considerazione (reati contro la persona, contro il patrimonio e traffico di droga)». Non vi è un parallelismo tra la presenza di stranieri e il numero dei reati commessi. Ad esempio, abbiamo visto che circa un terzo della popolazione straniera senza permesso di soggiorno ha provenienza asiatica; i dati del Ministero dell’Interno segnalano anche che gli arrestati e denunciati di queste etnie è ridotta. Gli stessi dati del Viminale lo evidenziano che un’equivalenza fra criminalità ed irregolarità è semplicistica e non rappresentativa del fenomeno criminale."

da Mandiamoli a casa, utilissimo manualetto contro i luoghi comuni e i pregiudizi razzisti a cura di Andrea Civati.

Il piano del governo contro la mafia e' quindi quello di limitare, non si sa come, il numero di clandestini. Mi pare che non faccia una piega. Probabilmente liberarsi di Berlusconi vorrebbe dire un ben piu' significativo colpo alle forze che vanno a ingrossare le file della criminalita'.
Peccato che su questi stessi temi mi cade anche Enrico Rossi, candidato alla Presidenza dela Regione Toscana che in visita a Prato cerca di fare contenti i locali stanchi della massiccia presenza di asiatici promettendo il primo CIE/CPT toscano. Se questa cosa resta nel programma, dubito che potrei votarlo...

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