giovedì 17 luglio 2008

C'e' chi dice no


Mentre il governo insiste sulla schedatura su base razziale dei nomadi, nonostante le proteste internazionali e il monito del Parlamento Europeo, mentre si cerca di inserire nel codice penale l'aggravante - invece che l'attenuante - di poverta' per i reati commessi inasprendo le pene per i clandestini, a Firenze c'e' chi non ci sta.
Da ieri l'attore fiorentino Saverio Tommasi e' chiuso in una gabbia di metallo e filo spinato, sistemata sul tetto di un furgoncino sotto il sole rovente di piazzale Michelangelo. Protesta contro l'intenzione del governo di aprire un Centro di Permanenza "Temporaneo" (Cpt) sul territorio toscano. Ci restera' tre giorni, recitando ogni sera alle 19 dalla sua gabbia insieme al giornalista Domenico Guarino un "Dialogo tra uomo e rom" ("cioè tra uomo e uomo - spiega - perché è questo il significato della parola rom in lingua romané"), che racconta la conversazione tra un pescatore e un rom sul tema del razzismo e dei luoghi comuni.
E martedi' 22 la Comunita' delle Piagge organizza una Marcia della Convivenza per una cultura altra: la cultura dell'apertura e dell'accoglienza, contro la non-cultura della paura e dell'egoismo. Qua tutti i dettagli.
[...] Dobbiamo sentirci custodi e non guardiani degli altri, e se siamo fratelli non possiamo far altro che aprire a tutti le mani e le porte, spezzare il tanto o il poco che abbiamo e condividerlo, altrimenti… non siamo cristiani, non siamo uomini.
In nome della sicurezza, della tranquillità e del benessere individuali le persone si piegano di fronte alla paura, condannano a priori, condannano per sentito dire, condannano . Condotto dalla paura l’egoismo viene innalzato a prassi politica: le azioni politiche dovrebbero cercare il bene comune, per uscire insieme dalle difficoltà, invece inseguono solo il bene privato ed individuale, “insieme” non esiste! E in nome dell’individuo, solo e chiuso in se stesso, ogni giudizio diventa equidistante, si annega nel qualunquismo, appagati e rabboniti in una sonnolenza politica, religiosa e sociale, che toglie la voglia e il coraggio di pensare. [...]
“…se adempite il più importante dei comandamenti secondo la Scrittura: amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene; ma se fate distinzione di persone, commettete un peccato e siete accusati dalla legge come trasgressori.” (Giacomo 2,8-9)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello il riferimento alla lettera di Giacomo. Peccato che i nostri teocon, (troppo occupati a promuovere le proprie cause di beatificazione, nel rumoroso silenzio delle gerarchie ) certe cose le dimentichino facilmente

beffatotale ha detto...

IN CONTINUITA’ CON L’INIZIATIVA DI SAVERIO TOMMASI,l’attore
fiorentino che si è chiuso in una gabbia per tre giorni al piazzale
Michelangelo per dire NO AI CPT,
oggi 18 luglio dalle ore 18.30 fino a domenica 20 alle ore 19.00 si chiuderà
nella stessa gabbia Gigi Ontanetti nato a Firenze, cittadino del mondo, membro
del movimento nonviolento educatore scout ed ex consigliere comunale fiorentino
per affermare con forza il SI ALL’ACCOGLIENZA IL NO AI CPT.

……RAZZISMO CPT E ALTRO???????????????????

All’inizio dell’incontro, cin ciun cià mi chiede se avevo fatto la
doccia,dopo la mia risposta affermativa,midice: quando mi innamorerò sul serio
di un bianco devo ricordarmi che avete un odore diverso dal nostro:……
E’ una lezione che potremmo insegnare nelle scuole i luoghi di incontro, di
lavoro, quelli della politica tutta e che la comunità cristiana potrebbe
scrivere sui muri dei luoghi di culto lasciando che il potere vaticano marcisca
nelle sue contraddizioni.
Il razzismo è solo una forma di dominio che garantisce il mantenimento del
potere economico culturale politico e religioso, niente più.
Al tempo di stalin furono ammazzati o messi nei campi di concentramento quasi
600.000 Rom parola che significa “uomo”. Motivo? Non erano affidabili
perchè chi costituisce il popolo Rom non aveva e non ha il concetto di
“nazione”inteso comunemente da noi, quindi inaffidabile e
ingestibile……
Così è accaduto con il nazismo. Tutto ciò che si presentava inaffidabile e
ingestibile veniva soppresso nei modi più cruenti. Prima i ghetti poi i lagher
e le camere a gas…..
Qualche storico si arrabbierà e dirà che questi passaggi sono superficiali e
incompleti. Sta di fatto che ciò che affermo è ciò che è accaduto nella
storia di ieri e non di ieri l’altro ancora. Chi vuole intendere
intenda…..
Io Gigi Ontanetti, cittadino del mondo,amico della nonviolenza, lavoratore
edile, educatore scout,dichiaro che sono illegittime tutte quelle leggi pur
” democratiche” che limitano la libertà di movimento e permanenza di
persone, uomini e donne non residenti in questo paese.
Assecondare scelte discriminatorie di questo tipo, significa avviare un
processo tra l’altro già in corso, che porterà a ritenere illegale la
presenza di uomini e donne non più in grado di garantire la propria
sussistenza economica.
Siamo davanti a un quadro sociale che già presenta fenomeni diffusi di
miseria, cioè, uomini e donne che oltre a non avere più la forza e la
possibilità di poter garantire la propria sussistenza economica, ha anche
perso la propria dignità, situazione che porta le persone a oltrepassare il
limite.
Il sottoproletariato non è morto, ha solo cambiato volto ed aumenta ogni
giorno le proprie file
Come amico della nonviolenza, affermo che solo i processi decisionali maturati
e condivisi, possono aiutare la società a scegliere un’economia e una
giustizia che abbia come fine il rispetto del diritto.
Nel pensare e sentire come educatore e formatore, affermo che due sono gli
obiettivi culturali che una società democratica dovrebbe avere come
riferimento; quello di educare alla dimensione della fraternità e alla
rsponsabilità individuale e collettiva perchè NESSUNO E’ PADRONE MA TUTTI
SIAMO CUSTODI DELLA “TERRA” IN CUI VIVIAMO.
piccolo uomo
Pierluigi Ontanetti