venerdì 11 luglio 2008

Piu' uguali degli altri


Ieri e' stato approvato alla Camera il lodo Alfano, una norma sulla sospensione dei processi a carico delle quattro più alte cariche dello Stato. Contemporaneamente e' stato congelato l'iter della norma "blocca-processi", inserita di soppiatto nel pacchetto sicurezza per fermare il processo Mills a carico della Fenice, ma al costo di fermare 100000 altri processi (secondo l'Anm) per reati quali estorsione, rapina e furto in appartamento, stupro e violenza privata, bancarotta fraudolenta, sfruttamento della prostituzione, ricettazione, detenzione di materiale pedo-pornografico, maltrattamenti in famiglia e molestie, traffico di rifiuti, incendio e incendio boschivo, e via andare fino al reato di omicidio colposo per inosservanza delle norme sulla sicurezza stradale (per il quale un altro articolo del decreto prevede un inasprimento delle sanzioni salvo poi negare, nello stesso provvedimento, la priorità nel trattamento di quel reato).
Non tocca certo a me mettere in relazione il congelamento di un provvedimento e l'accelerata sull'altro. L'aveva del resto gia' fatto la stessa Fenice in una lettera a Schifani. E senz'altro il lodo Alfano e' il male minore. La maggioranza invece di pensare alle priorita' del paese e dei cittadini pensa a quelle del proprio capo supremo, ma perlomeno limita i danni al resto dell'assetto giudiziario del paese, pur introducendo un'orwelliana differenza di trattamento dei cittadini davanti alla legge, odiosa e inaccettabile dal punto di vista Costituzionale. Qui le parole, ieri in aula, di Gianni Cuperlo durante la discussione sul provvedimento. Buona lettura.

1 commento:

BC. Bruno Carioli ha detto...

Ho seguito il dibattito parlamentare, ho colto anch'io lo spessore dell'ntervento di Cuperlo.
Benfatto linkarlo.